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C.A.M.P.O.: CANÙ, LA CANNUCCIA DI PASTA BIOLOGICA GLUTEN FREE

 

 

Società benefit: no
Start up:  PMI innovativa
Sito web:  www.coopcampo.it
Città: Isola Del Piano (PU)
Settore: alimentare
Età rappresentante legale: 71
Progettista: Pietro Lagreca
Tema: Ecodesign
 
 
Descrizione
 
Come C.A.M.P.O. ci adoperiamo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica dal 1978; oltre alla lotta ai veleni, che è ciò che facciamo da sempre occupandoci di alimenti biologici di base (pasta, pomodoro, legumi), lavoriamo alla messa a punto di prodotti innovativi per promuovere scelte e comportamenti sostenibili nel rispetto dell’ambiente e della società, che sappiano arricchire il nostro catalogo e al contempo anticipare il tempo che verrà. Ed in tal senso Canù mostra a pieno l’essenza della nostra cooperativa: si tratta della prima cannuccia di pasta biologica, in versione gluten free, senza OGM. Un immediato regalo al pianeta, una risposta all'urlo che viene dai pescatori, dai gabbiani e dagli abitanti del mare; un piccolo contributo per la campagna mondiale promossa per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'emergenza ambientale causata dall'impiego delle plastiche monouso. Canù è una piccola cosa che porta con sé una soluzione. Al momento costituisce l’unica vera alternativa alla plastica: Canù può ridurre significativamente la quantità di plastica scaricata nelle acque; è infatti completamente biodegradabile e, se gettata in mare, può diventare ottimo cibo per i pesci! Ha la capacità di rimanere integra dopo un prolungato utilizzo (circa un'ora) in bevande fredde e/o a temperatura ambiente e soprattutto non ne altera il sapore ed il colore perché non utilizziamo coloranti ma farine di lenticchie, piselli e di riso della varietà Nerone per conferire i colori rosso, verde, nero, oltre alla classica Canù gialla realizzata semplicemente con farina di mais giallo. Canù è sostenibile a 360°: viene infatti venduta in imballi (primario e secondario) di carta certificata FSC e trasportata su bancali INKA di legno pressato, riciclabili e biodegradabili. Crediamo che oggi occorra spostare lo sguardo dal semplicemente biologico al sostenibile, di cui il biologico è solo una parte; vogliamo contribuire alla diffusione di buone pratiche orientate alla sostenibilità ambientale e aiutare i nostri clienti ad evolversi, offrendo loro prodotti che siano d’aiuto concreto e d’apertura verso il cambiamento, nel perseguimento di un futuro più efficiente e sicuro nella gestione delle risorse. Canù è nata da un desiderio di cambiamento e da un foglio di carta pieno di appunti; ne abbiamo compreso la possibilità di utilizzo pratico e reale, ne abbiamo tracciato il mercato potenziale, ne abbiamo studiato i requisiti normativi: è così che l’idea si è trasformata prima in progetto e poi in prodotto commercializzato; processi che si sono susseguiti e che sono mutati a partire dall’idea di base. È in questo che consideriamo Canù una sorta di start up in cui, come C.A.M.P.O., abbiamo investito tempo e risorse.
 
 
Impatto ambientale
 
Ci siamo chiesti quante cannucce si consumano nel mondo ogni anno. Chi si occupa di ambiente dice 500 milioni al giorno negli Stati Uniti, 9 miliardi all'anno nel Regno Unito. È dunque credibile parlare di 500 miliardi di cannucce consumate ogni anno nel mondo. E questo solo per quel che riguarda le cannucce date in omaggio nei bar insieme a cocktail ed aperitivi, insieme a bibite e frappè; a queste vanno aggiunte le cannucce comperate nei negozi e le cannucce che viaggiano insieme ai brick dei succhi di frutta o dei tè. Le cannucce, pur se prodotte in plastica riciclabile, non sono classificate come imballaggi e pertanto non sono destinate al riciclaggio perché forma e leggerezza ne rendono difficile la raccolta sui nastri degli impianti, non idonei alla selezione di oggetti di così piccole dimensioni. Ne consegue che le cannucce finiscono nell’indifferenziato da smaltire nelle discariche o negli inceneritori. In questo Canù può avere un impatto ambientale straordinario. Tonnellate di plastica sostituite da un prodotto totalmente compostabile e biodegradabile, con grande beneficio per le nostre terre e i nostri mari. Sono 134 le specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini che solo nel mar Mediterraneo sono vittime dell’ingestione di plastica: gli effetti di un tale accumulo di plastica nell’apparato digerente sono, purtroppo, quasi sempre mortali. Grazie a Canù è possibile porre fine alla dispersione della plastica nelle terre e nei mari.
 
 
Innovatività e replicabilità
 
Canù è la prima cannuccia di pasta biologica. Quando parliamo di Canù parliamo di un prodotto pensato e realizzato solamente in versione biologica perché vuole essere uno strumento per la campagna contro tutti i veleni scaricati in mare: di questi la plastica è solo la cosa più appariscente; i diserbanti che arrivano in mare tramite i fiumi sono la cosa meno evidente ma non meno dannosa.
Canù è la prima cannuccia di pasta biologica gluten free. Un cocktail deve essere accessibile a tutti e per far ciò è necessario che la cannuccia di pasta impiegata sia priva di glutine, così da consentirne l’utilizzo anche a persone intolleranti o allergiche al glutine. Il modulo produttivo è replicabile e trasferibile come tecnologia e come sapere produttivo. Immaginiamo un domani di portare i moduli produttivi vicino ai luoghi di consumo, evitando di far viaggiare le cannucce e limitando il trasporto alla sola materia prima.
 
 
Impatto dell’innovazione
 
Stimiamo che da quando la nostra cannuccia è in commercio non meno di due milioni di persone hanno usato Canù in modo consapevole. In un pianeta così provato dall’utilizzo sfrenato delle cannucce di plastica, che inquinano e sono di difficile smaltimento, ogni nostro cliente ed ogni consumatore di Canù ha operato una scelta forse piccola, ma talmente importante da aprire la strada verso un consumo responsabile. Canù è un segno, un passo avanti che sa offrire ad un consumatore sensibile la possibilità di aggiungere un po' di riguardo in quel che fa.
 
 
Fattori specifici
 
Canù è realizzata con farina di mais. L’intento alla base della scelta relativa alla materia prima è stato quello di valorizzare il cereale più diffuso e meno costoso che, tra l’altro, ha il pregio d’essere senza glutine. Un miliardo di tonnellate è la produzione annuale di mais; ipotizzando che le cannucce vendute ogni anno possano esser fatte tutte di materia prima agricola si genera un’ opportunità non da poco: ogni cannuccia pesa circa 7 grammi, che significa almeno 10 grammi di materia prima, corrispondenti a 500 milioni di tonnellate di materia prima. Il bello della materia prima agricola è che è sostenibile e rinnovabile ogni anno ed anche incrementabile. A ciò si aggiunge il fatto che sul fronte della sostenibilità e del così detto “spreco alimentare”, la Canù di mais è cosa più logica della Canù di grano: il mais si coltiva generalmente per nutrire gli animali, il grano per nutrire le persone; una cannuccia di mais può esser riutilizzata come mangime per animali e, quindi, volendo semplificare, il mais coltivato per essere impiegato come mangime grazie a Canù fa una tappa in più: prima diventa cannuccia e poi diventa mangime. L’ipotesi sulla quale stiamo lavorando è avviare un sistema di raccolta delle cannucce usate come viene fatto per gli oli esausti.
 
 
 
Modello di business
 
Ci definiamo una cooperativa di comunità d’intenti, capace di aggregare sensibilità e conoscenza. Facciamo incontrare più imprenditori intorno al tavolo per generare nuove idee, creare opportunità, inventare nuovi prodotti, attrezzarsi per andare incontro ad un mercato che cambia: è l’inizio di un cambiamento culturale dove i significati reali che qualificano ciò che si fa diventano la sola garanzia per assicurare futuro alle imprese. I nuovi prodotti come Canù nascono da progetti di partenariato con aziende innovative di vari settori; ci rendiamo sempre più conto che esistono imprese e imprenditori con meravigliosi sogni nei cassetti: ci sono giacimenti che attendono solo d’essere esplorati e perché tutto questo sia possibile serve che le imprese sappiano pensarsi in modo diverso rispetto a quanto accaduto sino ad ora. La nostra capacità di proporre e praticare quotidianamente quello che in sintesi chiamiamo “concetto di impresa-rete” è la nostra chiave d’accesso al futuro prossimo.
 
 
Fattibilità tecnica e team di sviluppo
 
Canù è frutto del “saper fare” del pastaio che ha adattato il macchinario per la produzione di pasta all’esigenza specifica di ottenere una cannuccia di pasta. La scelta di una cannuccia, rigata e dunque diversa dalle classiche cannucce lisce, è una questione estetica: a noi sembra bellissima così!
 
 
Politiche di comunicazione
 
In passato abbiamo raccontato sottovoce la nostra “straordinaria normalità”; fare poca propaganda è infatti in linea col carattere che ci contraddistingue: essere molto, apparire poco; nascondersi un po', farsi scoprire. I cambiamenti ambientali e sociali ci hanno tuttavia fatto capire che, nel nostro piccolo, abbiamo la responsabilità di fornire ai nostri clienti, fornitori e in generale a tutti i nostri sostenitori una corretta informazione sui temi della sostenibilità e dell’innovazione e sensibilizzarli ad una maggior attenzione in questi ambiti.
Da piccole cose derivano grandi rivoluzioni; ed è così che abbiamo individuato innanzitutto dove possiamo incidere:
- in tema di trasporti, dove possibile, privilegiamo il traffico di merci su rotaia rispetto a quello su gomma, liberando le strade e sfruttando la ferrovia;
- in tema di imballaggi collaboriamo con i nostri fornitori per la progressiva sostituzione della plastica con packaging di carta e cartone da fonti sostenibili e proponiamo, là dove possibile, lo sfuso usando contenitori facilmente riciclabili (vetro, lattine, carta);
- in tema energetico ci siamo dotati di impianti moderni di illuminazione, riscaldamento e raffrescamento estivo, e come primo contributo individuale alla sostenibilità, invitiamo tutti in cooperativa a consumare meno limitando l’uso della carta, fornendo materiali di lavoro durevoli, ecc;
- in tema di prodotti, come già detto, studiamo per anticipare il tempo che verrà anche in termini di sostenibilità: lavoriamo su prodotti di minor peso specifico (soffiati o crioessicati) per ridurre il costo dei trasporti senza perdere valori e sapori; su cibi pronti e di facile uso (pasti istantanei) per evolvere verso l’accesso semplificato a piatti completi ed espressione della miglior tradizione culinaria del nostro Paese, fatti non solo di ingredienti coltivati in modo biologico ma anche cucinati secondo tecniche sostenibili (in sottovuoto e a bagnomaria cioè a bassa temperatura) e senza uso di veleni; su alimenti essenzialmente più ricchi di proteine vegetali, per poter favorire concretamente la riduzione del peso delle produzioni animali nell’ecosistema. In secondo luogo abbiamo cercato di attirare l’attenzione sul tema ambiente sfruttando i nostri canali social ed elaborando un video di presentazione di Canù, rilasciando interviste a varie emittenti radio e su quotidiani locali e nazionali, raccogliendo poi tutto il materiale sul sito Canù per metterlo a disposizione di tutti gli utenti. Fin qui quello che possiamo fare e che stiamo facendo come C.A.M.P.O.; il resto è nelle mani dei nostri sostenitori!
 
 
Attori coinvolti
 
Canù è rivolta al mercato Ho.re.ca. e coinvolge dunque baristi di locali, hotel, servizi catering. Il successo del prodotto è straordinario perché nel risolvere un problema al barista (quello di eliminare la plastica) gli permette di porsi nei confronti del proprio cliente ad un livello superiore rispetto alla concorrenza. Le Canù ad oggi in catalogo (corte, lunghe, colorate) sono frutto della piena collaborazione con i baristi: è grazie ai loro suggerimenti che il prodotto è stato via via sviluppato, modificato e adattato alle esigenze di ciascun cliente di riferimento. Primo cliente italiano a credere fortemente in Canù è stato Caffè Pascucci Torrefazione (40 shop in Italia, di cui 10 a gestione diretta, e 650 shop nel mondo) che a partire da gennaio 2019 ha proposto la nostra cannuccia in abbinamento ai propri prodotti come frappè e milk-shake. Ad oggi è in fase di sviluppo il progetto Canù in ambito retail: stiamo lavorando ad una lattina in banda stagnata contenente circa 20 cannucce, destinata alla vendita nei bar e nei negozi per tutte quelle persone che intenderanno acquistare ed utilizzare a casa Canù. Il sogno è poi quello di ampliare la diffusione dell’uso di Canù anche ad altre categorie diverse dai semplici consumatori di cocktail; ci piacerebbe che Canù potesse essere un ausilio per bere per anziani, disabili o persone allettate così come vorremmo arrivare un giorno in tutti i luoghi di aggregazione per bambini e ragazzi come asili, scuole, associazioni Scout.
 
 
Certificazioni
 
Canù rientra nell'elenco dei prodotti conformi ai requisiti del Reg. CE 834/07 e del Reg. CE 889/08 ed ha dunque la qualifica di Biologico, come certificato dall'organismo di controllo Suolo e Salute.
Canù è un prodotto definibile Gluten free (glutine ≤ 20 ppm) ai fini della normativa vigente. Inoltre il sito produttivo è certificato BRC, standard internazionalmente riconosciuto nel settore della sicurezza alimentare.