Ambiti tematici e categorie del Premio

Da sempre il Premio all'Innovazione fa emergere le positività del tessuto economico e sociale. Nell’edizione di quest'anno, vogliamo porre al centro dell’attenzione le start up e gli spin off, universitari o aziendali, e le PMI innovative al fine di incentivare tutte quelle realtà che maggiormente faticano ad inserirsi e ad affermarsi nel mercato.

Il bando 2021 vuole intercettare iniziative, interventi, piani, progetti che si muovano verso questo paradigma nei seguenti ambiti, facendo riferimento al rispettivo Sustainable Development Goal in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

  • Agricoltura e Filiere Agro-alimentari (SDG 2,12,14,15) = Valorizzazione dei territori, sistemi di tracciabilità, integrazione innovativa di sistemi agricoli e della filiera agroalimentare, capacità di fare sistema, impegno nella ricerca di tecnologie agricole innovative e nella diffusione di pratiche sostenibili nella produzione di alimenti. Garanzie nella sicurezza alimentare, migliorando la nutrizione e promuovendo una filiera sostenibile con impatti positivi a livello locale;

  • Mobilità sostenibile (SDG 9,11,13) = Le modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) che sono in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici . Ad esempio: l'inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, l'inquinamento acustico, la congestione stradale, l'incidentalità, il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni), il consumo di territorio (causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture), i costi degli spostamenti (sia a carico della comunità sia del singolo);

  • Digital: green: comunità in rete, dai piccoli Comuni alle Smart Cities (SDG 8,9,11,13) = Riqualificazione ambientale, energetica e sociale del patrimonio costruito, anche sulla base delle indicazioni europee sulla sostenibilità dei materiali, della durabilità degli edifici, riutilizzo e riciclabilità dei materiali dopo le demolizioni. Rigenerazione di interi spazi urbani, ecoquartieri, nuove tecnologie e interconnessione dei vari aspetti della vita quotidiana nelle abitazioni, negli uffici, nei luoghi produttivi e ricreativi; valorizzazione dei piccoli centri al fine di renderli inclusivi, sostenibili e forti di un nuovo modo di pensare attraverso reti strategiche con la finalità di promuovere la sostenibilità ambientale, il contesto territoriale, il tessuto sociale in modo duraturo. Soluzioni volte alla crescita economica, sostenibile, in grado di fornire occupazione e di mettere in rete realtà analoghe;

  • Economia circolare (SDG 8, 9, 12,13) = Valorizzazione di modelli di produzione e consumo che implicano condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti, estendendo il ciclo di vita dei prodotti e contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore;

  • Ecodesign (SDG 9,12) = L'applicazione a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto della direttiva Europea sull’ecodesign (Direttiva 2009/125/CE), con l’intento di ridurne l’impatto ambientale complessivo e migliorare la qualità della vita delle persone. Fondamentale quindi l’approvvigionamento e impiego delle materie prime, che devono essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche; la loro lavorazione nel processo produttivo e la distribuzione, che deve essere performante sia in termini di efficienza energetica (ridotto consumo energetico nelle fasi produttive) che di ridotto impatto ambientale. In futuro sarà impossibile progettare senza tenere conto del ciclo di vita completo dei prodotti. Grazie alla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), potrà essere valutato l’intero ciclo di vita dei prodotti e come questi “interagiscono” con l’ambiente, comprendendo le fasi di preproduzione (origine dei materiali), produzione, distribuzione, uso e riuso, smaltimento finale.
  • Transizione energetica (SDG 7,9,13) = I cambiamenti sociali, economici e culturali che sono in corso, vedono le città chiamate a modificarsi e riorganizzare gli spazi abitati in base a nuovi principi e a nuove logiche di sviluppo come sfruttare l’opportunità di ripensare le funzioni del territorio sviluppando nuove sinergie tra pubblico, privato e sociale. Risulta vincente assicurare a tutti l’accesso a nuove tecnologie ed energie rinnovabili, reti intelligenti, capacità di accumulo, gestione risorse limitate, sistemi autosufficienti, efficientamento energetico, progetti che evidenziano la sostenibilità e la qualità negli usi finali.