LogoRecreo - Gruppo Informale, Costituendo Spin-Off
Società benefit: no
Start up: Start up non ancora costitituita
Sito web:www.recreo.network
CittàFirenze (Firenze)
SettoreSviluppo Locale
Età rappresentante legale: 32
Progettista 
TemaAree interne in rete
DescrizioneReCreo è una piattaforma che agevola il recupero di immobili e terreni delle aree rurali grazie ad una mappatura open-source delle risorse abbandonate a cui si associano strumenti di aggregazione e matching e ad un modello d’impresa innovativo: l’eCo-Living. L’abbandono rurale In Italia è particolarmente marcata la presenza di un enorme potenziale di risorse sotto¬utilizzate di varia natura: in particolare i beni immobili inutilizzati nelle aree rurali italiane sono circa 2 milioni. A fronte di questo abbandono di lunga data, emerge in controtendenza un’attenzione alle opportunità di riutilizzo e valorizzazione degli spazi inutilizzati, insieme ad un rinnovato interesse verso l’ambiente e la sostenibilità complessiva delle attività economiche. Attraverso il nostro progetto vogliamo venire incontro a questo fenomeno offrendo strumenti dedicati e costruendo reti fra le esperienze più avanzate. La mappa della rigenerazione Per affrontare il problema dell’abbandono rurale, ReCreo mette in campo, in primo luogo, una mappa della rigenerazione (www.map.ReCreo.network) che evidenzia il potenziale di risorse inutilizzato. Si tratta di una piattaforma open-source in continuo aggiornamento in cui chiunque, in qualunque territorio italiano, può fotografare un bene e aggiungerlo alla mappa inserendone le caratteristiche. La mappa permette di collocare in un unico database strutture inutilizzate quali casali, terreni, boschi e beni storico-culturali. Questo database geografico è disponibile per chi sia alla ricerca di una risorsa da rivitalizzare. La mappa svolge quindi un’importante funzione di matching, favorendo l’incontro fra domanda ed offerta di risorse in abbandono. Stiamo inoltre sviluppando specifici strumenti di aggregazione di risorse e competenze (crowdsourcing) finalizzati all’avvio di progetti di recupero da parte di gruppi di acquisto/investimento. La mappatura ha un’ulteriore utilità, consentendoci di individuare le risorse più adatte per le quali possiamo promuovere direttamente attività imprenditoriali legate al contesto rurale, di tipo residenziale temporaneo. In particolare, ReCreo focalizza la sua azione al recupero del tipico casolare agricolo, nel quale vediamo lo spazio ideale per implementare un nuovo modello d’impresa, specificamente pensato per creare opportunità occupazionali in zone marginali del paese: l’eCo-Living. eCo-Living Gli eCo-Living sono strutture eco-sostenibili che offrono esperienze di coabitazione temporanea a chi è interessato a sperimentare una vita in contatto con la natura. All’interno degli eCo-Living gli abitanti vivono e lavorano in condivisione con altre persone, grazie anche alla presenza di spazi comuni quali sale da pranzo, living e postazioni di coworking. Il modello eCo-Living sfrutta uno schema ricettivo ibrido che massimizza i tassi di occupazione in tutte le stagioni. Durante la stagione invernale l’eCo-living fa leva su una offerta di tipo residenziale, offrendo soggiorni a medio/lungo termine a persone interessate a vivere e lavorare in un contesto rurale. Durante la stagione estiva, gli eCo-Living offrono soggiorni brevi di tipo turistico, indirizzati ad un segmento di mercato attratto dal turismo slow ed esperienziale. Tale segmento sarà raggiunto anche attraverso la proposta di corsi, eventi ed attività promosse dal gestore dell’eCo-Living e legate al contesto rurale. Le strutture più adatte a questo tipo di offerta ricettiva sono casolari e cascine: le caratteristiche architettoniche delle case coloniche, legate al tradizionale modello di convivenza della famiglia contadina, possono ritrovare funzionalità nel nuovo contesto del vivere condiviso. Spesso, queste strutture posseggono spazi quali granai, stalle e fienili che non trovano uso nell’era dell’economia digitale ma che possono diventare spazi funzionali alla condivisione abitativa (sale pranzo, cucine e living), lavorativa (sala coworking) o ricreativa (sale per workshop e corsi).
Impatto ambientaleLa sostenibilità ambientale è uno dei fattori distintivi dell’eCo-Living e di ReCreo più in generale. L’attenzione all’impatto ambientale entra sotto vari aspetti della nostra proposta. Recupero vs Consumo di suolo Il recupero di strutture rurali e dei terreni annessi rappresenta l’elemento più importante in termini di salvaguardia dell’ambiente, permettendo al contempo il riuso e la valorizzazione del patrimonio edilizio e ambientale esistente. A fronte del progressivo abbandono del territorio rurale italiano, vi è infatti la contrastante tendenza al consumo di suolo che mette in luce una evidente dominazione dell’urbano sul rurale: al 2014 in Italia si raggiunge un 7,3% di consumo di suolo a fronte della media europea del 2,3% . A questi dati si devono aggiungere quelli relativi all’abbandono dei terreni coltivati e boschivi. In Toscana si è osservato un significativo calo nell’ultimo trentennio, passando da una Superficie Agricola Totale (SAT) di circa 1,8 M di ettari nel 1982, a circa 1,1 M di ettari nel 2016 (di cui il 40% non utilizzata o improduttiva, fonte agriregione europa). In Italia, i boschi hanno conquistato oltre 3 milioni di ettari negli ultimi 30 anni, e oggi coprono il 38% della nostra penisola (Crea nell'Annuario dell'agricoltura italiana 2018). Sebbene questi dati possano essere letti come un risultato positivo in termini ambientali, i problemi connessi alla mancata manutenzione del territorio interessano questioni che vanno dal rischio idrogeologico, rischio incendi e, in ultima analisi, degrado paesaggistico. La creazione di strumenti aggregativi e collaborativi dedicati al contesto rurale fa fronte a questo processo di abbandono rafforzando la tendenza, già in atto, che vede nelle nuove generazioni (i millennials) i pionieri di un nuovo “ritorno alla terra”, capace di trasferire competenze e tecnologie avanzate nelle aree rurali (l’Italia è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35, dati Coldiretti). Living-eco L’attenzione all’impatto ambientale non si esaurisce nella sola promozione del recupero e riuso del patrimonio esistente, ma è un elemento distintivo anche della proposta eCo-Living. L’impegno verso l’ambiente è infatti il fattore più caratterizzante nei confronti dei segmenti di mercato cui ci rivolgiamo. Nomadi digitali, freelance, turisti slow e le nuove generazioni sono alla ricerca di modelli di vivere alternativi, in contatto con la natura e più rispettosi dell’ambiente che ci circonda. GLi eCo-Living faranno quindi della sostenibilità l’elemento centrale della loro offerta, ponendo l’attenzione alle tematiche ambientali ed energetiche sia in fase operativa della struttura, attraverso la definizione di linee guida gestionali ecologiche, sia nella fase di recupero, attraverso criteri di progettazione sostenibile. In relazione a quest’ultimo fattore, è necessario specificare che il nostro gruppo proviene dall’ambiente universitario. Abbiamo, in particolare, strette relazioni con settori dell’ingegneria e architettura che si occupano di progettazione di edifici a basso impatto ambientale. Siamo in grado quindi di proporre progetti di recupero innovativi, che puntino a minimizzare i costi energetici di gestione (mediante approcci di tipo Nearly Zero Energy Buildings, NZEB) e l’impatto ambientale su tutto il ciclo di vita dell’immobile (attraverso criteri di bioedilizia e Life Cycle Assessment, LCA). A tal fine, il gruppo sta lavorando alla realizzazione di un primo eCo-Living con cui dimostrare la sostenibilità economica/ambientale della nostra proposta di recupero. Una volta testato il caso pilota, vogliamo proporre questo modello gestionale a futuri gestori.
Innovatività e replicabilitàInnovatività: mappatura e matching ReCreo offre una piattaforma online il cui obbiettivo è duplice: far emergere il potenziale latente nei territori rurali e permettere il matching fra domanda ed offerta di strutture e terreni abbandonati.La piattaforma mappa le strutture abbandonate attraverso una geolocalizzazione differenziata per tipologia di immobile (edificio, casale, campo, bene storico, ecc.. ) e condizioni della struttura (rudere, da ripristinare, in buono stato). La mappatura agevola la conoscenza delle opportunità del territorio, favorendo al contempo una sensibilizzazione rispetto al tema dell’abbandono rurale. Il passo successivo alla mappatura è il matching. ReCreo intende mettere in comunicazione i proprietari di beni inutilizzati con le persone che hanno mezzi e idee progettuali per avviare un progetto di recupero. Punto centrale di questa fase è il coinvolgimento dei proprietari, con cui viene concordato di mettere a disposizione a condizioni agevolate un bene che non utilizzano. Tramite la piattaforma, sarà quindi possibile mettere in connessione persone o gruppi interessati al recupero ed a sperimentare nuove idee di gestione, permettendo così di creare una rete di rigenerazione rurale diffusa. Innovatività: eCo-Living Attraverso gli eCo-Living, ReCreo intende creare un’offerta nei territori rurali e marginali indirizzata a due segmenti di mercato che si stanno espandendo e che si muovono in contesti diversi da quelli tradizionali dei centri urbani o di villeggiatura turistica. In particolare, il mercato dell’eCo- Living si divide in due segmenti principali: 1) i “nomadi digitali” e lavoratori freelance, professionisti non vincolati al luogo fisico di lavoro in cerca di ambienti stimolanti; 2) persone in cerca di una vacanza diversa dal solito o di un’esperienza abitativa di durata variabile (il turismo esperienziale in senso lato). In relazione al segmento 1), il mercato primario è quello internazionale, di cui gli Stati Uniti rappresentano la parte maggioritaria, per cui si stima un numero pari a 5 milioni di nomadi digitali che si muovono tutti gli anni verso l’estero. Per il segmento 2), risulta interessante il mercato Europeo ed in particolare quello tedesco, che costituisce il bacino principale del turismo lento italiano. L’innovatività principale legata agli eCo-Living consiste quindi nella capacità di richiamare nei territori rurali un nuovo mercato, garantendo opportunità occupazionali che favoriscano la rinascita di un tessuto economico e sociale nelle aree più marginali del paese. Replicabilità ReCreo è un progetto facilmente replicabile sul territorio rurale italiano. Tale possibilità è garantita in primo luogo dalla immediata scalabilità della mappatura. ReCreo intende avviare collaborazioni con enti locali e associazioni nazionali del territorio quali, in primis, Legambiente, Italianostra o il FAI. Il modello eCo-Living è anch’esso ripetibile in quanto si basa su uno schema d’impresa standardizzato negli aspetti di sostenibilità ambientale, condivisione e valorizzazione delle risorse locali, che ne caratterizzano l’offerta verso i segmenti di mercato individuati. In particolare, gli eCo-Living sono gestiti da soggetti terzi (“gestori”) secondo un modello di management che prevede: • Promozione di esperienze di scambio e condivisione o attività ed eventi quali workshop, seminari, corsi di cucina o di arte; • Rispetto di precise linee guida relative alla sostenibilità ambientale che prevedano l’impiego di energie rinnovabili, materiali naturali e l’introduzione di criteri di riduzione e riciclo di rifiuti; • valorizzazione delle specificità del territorio attraverso l’autoproduzione e la promozione di prodotti gastronomici e artigianali locali. ReCreo si impegna attivamente nel promuovere la nascita di nuovi eCo-Living offrendo ai gestori un modello di impresa validato ed un supporto nella fase di avvio e di esercizio (analisi di fattibilità, ricerca fondi, progettazione e formazione)
Impatto dell’innovazioneAttraverso la piattaforma di mappatura dedicata al recupero vogliamo aggredire l’inefficienza rappresentata dall’inutilizzo e dall’abbandono,adottando un approccio bottom-up capace di generare valore economico per i soggetti coinvolti e, quindi, rigenerare il territorio in maniera diffusa. Gli strumenti di matching e crowdsourcing promuovono infatti l’aggregazione di risorse e competenze orientandole verso i contesti rurali e il recupero delle aree in abbandono, consentendo la nascita di attività economiche basate sulla sostenibilità ambientale e sociale; favoriscono l’identificazione e diffusione delle migliori pratiche esistenti in tal senso sul territorio; promuovono l’innovazione nei territori marginali e stili di vita e di consumo tesi a rafforzare la transizione verso modelli economici sostenibili. Il modello eCo-Living è inoltre la componente del nostro progetto specificatamente ideata per offrire opportunità occupazionali in aree marginali, attraverso un modello d’impresa replicabile, ambientalmente e socialmente sostenibile. Le strutture, per definirsi eCo-Living, dovranno rispondere a determinati criteri in tal senso, caratterizzandosi come attività economiche capaci di innovare mantenendo centrale la sostenibilità. La rete di eCo-Living dovrà costituire un esempio di gestione “verde” e un elemento di valorizzazione delle realtà produttive locali. In termini di impatto diretto sull’occupazione locale, è possibile una stima correlata alla singola struttura, scalabile con la realizzazione di una vera e propria rete: si prevede che ogni struttura potrà dare occupazione diretta a 3/4 persone, cui si aggiungeranno gli effetti occupazionali indiretti sul contesto in cui saranno inserite. Attraverso il progetto ReCreo intendiamo infine generare effetti positivi in termini di recupero e valorizzazione del patrimonio storico culturale del territorio rurale nel suo complesso, in particolar modo rappresentato dai casolari agricoli e dalle colture tradizionali, promuovendo collaborazioni con reti associative dedite alla promozione (pro-loco) e con le reti di consumo locale (km0).
Fattori specificiIl nostro progetto si basa su due fattori specifici: la condivisione di risorse attraverso modelli capaci di innovare l’uso delle medesime e la collaborazione fra persone attraverso strumenti aggregativi. Tali fattori sono pienamente valorizzati dal modello di coabitazione temporanea rappresentato dall’eco-living e dagli strumenti informatici, pensati sul modello delle piattaforme collaborative e parzialmente già realizzati in versione sperimentale. Condivisione La condivisione di risorse, di spazi abitativi e di lavoro, è una caratteristica dei modelli di coabitazione quale è l’eco-living, ed in generale dei modelli di recupero che intendiamo promuovere. Attraverso la condivisione è possibile ridurre la fragilità dei gruppi e delle comunità locali, aumentarne la resilienza, ridurre il senso di isolamento e di impotenza individuale, caratteristica dei sistemi sociali impoveriti e marginali. Crediamo inoltre che la promozione di modelli economici basati sulla condivisione possa essere sostenuta dalla tendenza in corso, che vede in crescita le attività con ambienti condivisi di vita, di lavoro, formazione, in particolare nell’ambito turistico. Consideriamo inoltre che il moderno nucleo familiare non sempre costituisce una rete di sicurezza sociale sufficiente, il che contribuisce alla necessità di creare nuovi modelli di condivisione d’uso e di proprietà. In questo senso, poiché il progetto ReCreo mette al centro l’elemento della condivisione, va incontro ad un bisogno diffuso, testimoniato dalla nascita di progetti e processi di valorizzazione rurale, realizzati dalla determinazione di individui e piccole comunità, che condividono obiettivi e risorse in un contesto pur sfavorevole. Collaborazione e aggregazione Collaborazione e aggregazione di persone e competenze (crowdsourcing) sono gli elementi caratterizzanti l’innovatività della piattaforma che permettono di contrastare le fragilità del tessuto economico delle aree interne e marginali, attraverso la costruzione di gruppi specificatamente dediti all’investimento per il recupero di risorse inutilizzate e la creazione di attività economiche locali e sostenibili.Oltre alla mappatura open-source, che crea un valore accessibile e condiviso per le comunità, stiamo sviluppando strumenti avanzati di matching tra proprietari e utilizzatori delle risorse che si basano su un principio di scambio e reciproco vantaggio fra le parti. In particolare, intendiamo sviluppare un sistema di accordi che preveda la concessione del bene inutilizzato da parte del proprietario a fronte del recupero e/o mantenimento da parte degli utilizzatori. Questo rapporto di scambio, modulabile secondo le esigenze specifiche, consente di abbattere uno dei fattori che impediscono il recupero e l’utilizzo delle strutture rurali, ovvero il costo di acquisto. Riteniamo che la collaborazione possa essere vantaggiosa per tutti i soggetti partecipanti: i proprietari posseggono strutture spesso deteriorate e fuori dal mercato immobiliare, con alti costi di manutenzione, riluttanti ad investire nel recupero della risorsa a causa del rischio connesso all’incertezza sul prezzo futuro di vendita; i potenziali utilizzatori, invece, sono molto spesso giovani, interessati ad avviare attività lavorative in contesti non urbani, a contatto con la natura. Questi non posseggono in genere le risorse per l’acquisto e il recupero di un immobile rurale e per l’avvio di un’attività e anch’essi hanno un alto rischio d’investimento, dovuto all’incertezza intrinseca alla scelta di vivere e lavorare in zone rurali. Al fine di abbattere questi ostacoli, stiamo lavorando alla messa a punto di strumenti di matching che facilitino lo scambio e l’aggregazione e modelli che prevedano la concessione agevolata a gruppi di acquisto o investimento, con particolare riferimento ai casolari rurali, vincolata al recupero strutturale e alla promozione di attività sostenibili.
Modello di businessReCreo si sostiene grazie a prestazioni offerte a soggetti che vogliano rigenerare un immobile in abbandono. A questi, ReCreo offre un modello gestione validato (l’eCo-Living), servizi di progettazione e analisi di fattibilità sugli immobili da rigenerare e un supporto nella ricerca di finanziamenti. I potenziali gestori possono essere sia giovani imprenditori interessati ad aprire una attività in aree rurali, sia gestori di agriturismi che vogliano riadattare il proprio business attraverso un modello innovativo. I principali soggetti interessati ad investire in progetti di recupero sono invece fondazioni bancarie legate al territorio, regioni o imprese che possono impegnare capitali in ottica di responsabilità sociale d’impresa e marketing. ReCreo, cerca in maniera diretta il coinvolgimento di questi soggetti, offrendo loro un ventaglio delle migliori idee di recupero e di impresa. Per contro, ReCreo trattiene quote nel caso di avvio e finanziamento di tali progetti.
Fattibilità tecnica e team di sviluppo

La missione di ReCreo è portare innovazione nelle aree rurali. I progetti di recupero che ReCreo intendiamo attivare conterranno aspetti altamente innovativi sia da un punto di vista tecnico (progettazione architettonica e impiantistica) che di modello d’impresa (grazie alla proposta di eCo-Living). Le competenze necessarie alla proposta ReCreo riguardano ambiti che spaziano dalla geografia all’architettura, la progettazione energetica ed ambientale, la ricerca fondi e gestione d’impresa. Queste competenze sono tutte presenti all’interno del nostro gruppo che, ad oggi, conta 4 persone:

Shirin Amini - Architetto. Laureata all’Università di Firenze in Progettazione dell’Architettura. Cultore della materia in progettazione architettonica ambientale. Ha collaborato fino al 2019 con il Comune di Prato per il Progetto “Riversibility -Parco Fluviale del Bisenzio”, progetto Vincitore del bando “URBANPROMO 2017 - Rigenerazione ambientale e sociale” e del concorso “City&Brand Landscape” alla Triennale di Milano. Per ReCreo si occupa dello studio delle soluzioni di recupero architettonico sostenibile.

Federico Mazzelli - Ricercatore e docente presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze. Coordina le attività del proprio gruppo di ricerca nel settore delle energiealternative, del freddo e la climatizzazione, con particolare attenzione a soluzioni con un ridotto impatto ambientale. Segue per ReCreo lo studio di applicazioni impiantistiche innovative in ambito rurale.

Leo Cusseau - Project manager. Laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università di Firenze, ha svolto esperienze professionali nell’ambito della cooperazione internazionale in Italia e all’estero riguardanti lo sviluppo delle aree rurali, e si è quindi specializzato nella gestione e supervisione di progetti di enti pubblici nel settore sociale. Sviluppa per ReCreo le attività di project management e ricerca fondi.

Leonardo Porcelloni - Geografo. Laureato in Scienze Geografiche presso l’Università di Firenze, ha collaborato in attività di ricerca sul territorio toscano in studi sul paesaggio e sugli itinerari culturali, ha successivamente partecipato a progetti di cooperazione internazionale sulla gestione amministrativa del territorio in Ecuador. Specializzato in sistemi di mappatura, è docente di geografia e nel 2018 vincitore per il bando di dottorato presso la School of Geography dell’Università di Nottingham. Svolge per ReCreo ricerca storiografica, studia soluzioni di mappatura e si occupa della comunicazione social.

Prevediamo l’integrazione del team con un economista dello sviluppo ed uno specialista nel settore delle scienze forestali ed agrarie. A tal proposito, abbiamo avviato una collaborazione con ricercatori della scuola di dottorato in economia dello sviluppo presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con l’obbiettivo di studiare in maniera più approfondita il modello di business e l’impatto sociale ed economico del progetto ReCreo sul territorio nazionale. Da un punto di vista giuridico, ReCreo non è ancora un soggetto costituito. Nell’ambito del bando in oggetto ReCreo intendiamo quindi provvedere alla costituzione, configurandoci come start-up innovativa a vocazione sociale. Inoltre, grazie agli stretti legami con l’università ReCreo prevediamo di costituirci ulteriormente come spin-off universitario. A tal proposito, il gruppo ha già completato un percorso di pre-incubazione presso l’Incubatore Universitario Fiorentino.

Politiche di comunicazione

ReCreo investe notevoli energie nella diffusione di buone pratiche ambientali e sociali e si impegna attivamente in forme di public engagement sia attraverso social media che canali più tradizionali (interviste giornalistiche, convegni, workshops). In primo luogo, la mappa open-source della rigenerazione (www.map.ReCreo.network) svolge la principale funzione di catalizzatore intorno al tema dell’abbandono. Attraverso la mappatura e il sito, ReCreo intende far nascere una vasta comunità di utenti che includa proprietari di immobili e terreni, gestori ed associazioni interessate alla valorizzazione del territorio. Tale comunità sarà attivata inizialmente attraverso il coinvolgimento nel progetto di mappatura open-source sull’abbandono rurale. In una seconda fase, intendiamo promuovere la partecipazione diretta delle comunità locali nel processo di rigenerazione del territorio attraverso, ad esempio, eventi di co-progettazione sulle risorse pubbliche abbandonate. A tal riguardo, il team ha già svolto più incontri presso l’associazione Panta Rei a Passignano sul Trasimeno per l’avvio di un primo eCo-Living e per organizzare un Workshop con il dipartimento di Architettura di Firenze sulla co- progettazione per la rigenerazione urbana. Inoltre, ReCreo sta avviando una collaborazione con gli psicologi di comunità di LabCom (http://www.lab-com.it/), spin-off dell’Università di Firenze che si occupa di gestione dei processi partecipativi. In termini di comunicazione social, ReCreo è presente in molteplici piattaforme, sfruttando ciascun canale in maniera diversificata e per raggiungere segmenti di utenza differenti:

  • La pagina Facebook di ReCreo è costantemente aggiornata con post riguardanti best practices e casi studio sulla rigenerazione delle aree rurali. La pagina ha raggiunto ad oggi circa 1517 followers ed è in costante crescita.
  • Il profilo Instagram è utilizzato per creare una comunità di persone interessate al tema dell’abbandono e del recupero attraverso l’hashtag: #ruralmappers. Il profilo viene utilizzato perpubblicare fotografie ad alta definizione di strutture abbandonate. Ad oggi il profilo conta 605 followers.
  • Linkedin viene utilizzato per entrare in contatto con possibili collaboratori o potenziali sponsor aziendali interessati ad investire sul territorio secondo un’ottica di responsabilità sociale di impresa (RSI). Il profilo conta ad oggi più di 100 followers.

La comunicazione su canali più tradizionali avviene attraverso interviste e partecipazioni a convegni/workshop. Nell’ultimo anno, ReCreo ha rilasciato varie interviste tra cui, di particolare rilievo sono state quelle con Italia Che Cambia (http://www.italiachecambia.org/2019/08/recreo- recuperare-casali-abbandonati-restituirli-cittadini/), e con Ogha (https://www.ohga.it/trovare-edifici- abbandonati-e-dare-loro-nuova-vita-dallidea-di-quattro-ragazzi-nasce-recreo/). Il team ha partecipato al “XXII congresso geografico italiano” con l’intervento “Abbandono e rigenerazione sul geoportale”, e al convegno “Territori Spezzati” dell’Università di Siena per parlare di abbandono in aree rurali. La presentazione è stata poi redatta in forma di articolo con la memoria dal titolo “Abbandono di aree rurali e reti innovative di rigenerazione” (https://www.unisi.it/sites/default/files/03_abstract.pdf). ReCreo ha inoltre partecipato all’edizione 2018 della Borsa della Ricerca tenutasi a Salerno ottenendo un buon riscontro da parte di imprese e soggetti investitori.

Attori coinvoltiReCreo costituisce un’utilità per i proprietari di immobili e terreni abbandonati, siano essi soggetti privati o enti locali, con particolare riferimento ai piccoli comuni. In particolare, i beneficiari diretti sono i proprietari di immobili o terreni in abbandono che scaricano il costo del loro mantenimento o mancato utilizzo attraverso una rete dedicata a valorizzarli. Possono ottenere così un recupero di un bene altrimenti a rischio di degrado. Le associazioni del territorio e i giovani con idee di impresa sono a loro volta beneficiari poiché possono reperire attraverso la mappa la risorsa immobiliare o agricola di cui necessitano e sono supportati nella realizzazione di progetti di recupero. Potranno inoltre disporre, una volta sviluppati, degli strumenti di crowdsourcing dedicati ad aggregare competenze e risorse per finalità progettuali, avendone un vantaggio diretto in termini di reperimento dei fattori necessari alla realizzazione di attività. Anche i piccoli comuni possono considerarsi beneficiari diretti, nel caso utilizzino le funzionalità della mappatura per dare visibilità ai propri beni inutilizzati ed attrarre potenziali investitori ed utilizzatori. Potranno anch’essi trarre utilità dagli strumenti di aggregazione e matching. Attraverso la proposta di eCo-Living, inoltre, ReCreo va incontro ai bisogni delle nuove generazioni interessate ad un ritorno alla natura e a vivere esperienze di condivisione abitativa e lavorativa. I beneficiari indiretti sono le comunità locali e gli enti pubblici dei territori coinvolti nell’attività di mappatura e rigenerazione, i quali godono dei benefici derivanti dall’avvio di nuove attività economiche che riguardano risorse inutilizzate. I principali vantaggi sono quindi individuabili nel recupero di strutture che generalmente rappresentano un costo per le amministrazioni, nonché nel contrasto all’abbandono e al degrado. Gli indicatori dei benefici sociali attesi saranno, con riguardo alle aree rurali: riduzione delle superfici coltivate in abbandono; riduzione del numero di immobili inutilizzati o in abbandono; numero di progetti di recupero avviati; numero di nuove attività economiche avviate; numero di persone occupate.
CertificazioniReCreo ha vinto il premio speciale del bando “Welfare che Impresa” promosso da Ubi Banca e Fondazione Accenture, aggiudicandosi unpercorso di accelerazione di impresa presso Nana Bianca (sito) del valore di 5000 Euro. Il bando rivolto a start-up di tutta Italia ha visto la partecipazione di 250 progetti, di cui 12 finalisti, 4 vincitori e 2 premi speciali. ReCreo ha vinto il bando di pre-incubazione dell’Incubatore Universitario Fiorentino (IUF), completando un percorso annuale di formazione su economia aziendale, marketing e comunicazione, fundraising, crowdsourcing, normative di riferimento per start-up innovative. Inoltre, il bando prevede un supporto specifico volto alla costituzione in termini di start-up innovativa e spin-off universitario attraverso una mentorship personalizzata.