LogoEcobubble Srl
Società benefit: no
Start up: Start up iscritta al registro delle imprese
Sito web:www.ecobubble.it
CittàRoma (Roma)
SettoreGreen Cities - Environment
Età rappresentante legale: 3
ProgettistaNicola Nescatelli
TemaSmart Cities and communities
DescrizioneEcobubble è una start-up innovativa in ambito Green Tech, costitutita nel Gennaio 2019. La società promuove un nuovo modo di progettare e gestire le aree verdi, ottimizzando la gestione idrica, riducendo gli inquinanti locali e migliorando la qualità di prodotti agricoli in ambienti urbani. La startup è anche impegnata nella realizzazione di un giardino pensile altamente tecnologico e capace di ridurre efficientemente gli inquinanti locali. Le città urbane stanno affrontando numerosi problemi ambientali e di gestione urbana come l'approvvigionamento idrico, la biodiversità, la conservazione del territorio, il trattamento delle acque reflue e gli inquinanti atmosferici. Una risposta efficace a questi problemi nel territorio urbano è rappresentata dai giardini pensili, i quali sono senza troppe riserve una delle migliori risorse a disposizione dei pianificatori urbani e dei costruttori di edifici che supportano modelli ecosostenibili. I giardini pensili hanno un significativo numero di benefici ambientali, sociali ed economici che sono sia di natura privata che pubblica. A partire da queste considerazioni, abbiamo concepito Ecobubble: il primo giardino pensile ottimizzato per ridurre gli inquinanti atmosferici, gli sprechi idrici e creare una rete di monitoraggio ambientale. Ecobubble è un progetto di tipo "Nature Based Solution" (NBS), in grado di integrare la natura con l'intelligenza artificiale. A differenza di altri giardini pensili sul mercato, Ecobubble ha un dispositivo di accumulo di acqua (sotto lo strato del terreno) collegato con un sistema informatico che regola periodicamente ed efficientemente la quantità di acqua che può essere raccolta, distribuita o scaricata dal giardino. Queste bolle ecologiche sono inoltre progettate per ottimizzare la tecnica del fitorimedio, in modo che le piante siano opportunamente selezionate per intercettare e assorbire efficacemente le sostanze inquinanti. Tali piante vengono automaticamente monitorate e gestite attraverso il nostro sistema domotico (Ecomotica) consentendo anche ai meno esperti la gestione del verde e il monitoraggio degli inquinanti. Il giardino pensile è concepito come struttura di design ed è completamente adattato alle esigenze del cliente e alle condizioni locali: inquinanti specifici, microclima, posizione, tetto struttura, personalizzazione del cliente sono solo alcuni degli input impiegati per selezionare la vegetazione e per settare il sistema. Tutte le risorse sono gestite automaticamente: dall'illuminazione all'irrigazione, dallo stoccaggio dell'acqua al deflusso e accumulo idrico, dalla raccolta di dati microclimatici e ambientali alla gestione del verde e al relativo approvvigionamento energetico. Riteniamo che la nostra soluzione sia completamente nuova nel mercato dei giardini pensili e attualmente, per quanto ne sappiamo, nessuno su scala mondiale offre una progettazione integrata con una realizzazione di questo tipo. Pertanto, lo scopo del progetto è la produzione su larga scala di giardini pensili altamente tecnologici ed efficaci nel contenere gli inquinanti locali e gli sprechi idrici. Ecobubble è progettato per essere di facile manutenzione e conforme alla norma UNI 11235-15 che rappresenta uno degli standard di costruzione di verde pensile più evoluti al mondo. Al fine di facilitare il raggiungimento di questo obiettivo, abbiamo partecipato ad eventi nazionali ed internazionali e abbiamo trovato partnership e collaborazioni con diversi player del settore. Dopo aver vinto il concorso “Bioregenerative environmental control technologies” promosso da Lazio Innova, ESA e CNR, il progetto è stato selezionato come rappresentante italiano nel settore delle Smart City allo SMAU di Berlino e al Farnborough International AirShow.Recentemente Ecobubble è stato scelto come modello di startup innovativa nella trasmissione #Italiacheva.
Impatto ambientaleL’obiettivo dell’ideazione, dello sviluppo e della realizzazione del nostro progetto è esattamente quello di “restaurare” una qualità ambientale che nelle nostre città è stata gravemente compromessa. Quindi gli effetti positivi sull’ecosistema urbano non rappresentano delle ricadute secondarie ma sono integrati nel progetto stesso. Più saremo in grado di far conoscere il nostro progetto e coinvolgere partner, istituzioni e cittadini e più potrà materializzarsi l’idea una green network efficace. Non è sempre facile quantificare in termini di prestazioni le differenze tra i giardini pensili esistenti (o in generale aree verdi) e le aree ottimizzate con Ecobubble, ma possiamo provare a dare qui un'indicazione con alcuni risultati generali delle piante che sono in grado di fito-estrarre metalli pesanti e/o indurre la degradazione di composti organici in terreni contaminati. Un iperaccumulatore di metalli e una specie vegetale in grado di accumulare 100 volte pi u metallo di una comune pianta non-accumulatrice (Henry J. R. In An Overview of Phytoremediation of Lead and Mercury, Rapporto NNEMS. Washington DC). Pertanto, un iperaccumulatore può concentrare più di 1000 μg/g di Co, Cu, Cr, Pb o l'1% di Zn e Ni nella propria sostanza secca fogliare. Ad esempio piante come la Brassica juncea, la Eichhornia crassipes, Ambrosia artemisiifolia etc possono assorbire i metalli, con efficienze che variano dal 35% al 40% a seconda del metallo considerato e dai parametri di posizione. Con il nostro modo di progettare, basandoci su modelli predittivi è possibile ipotizzare che dopo 4-5 cicli stagionali successivi, è possibile raggiungere circa il 100% di estrazione della frazione di metallo biodisponibile. Il modello di progettazione inoltre può essere esportato (attualmente senza la domotica) ai terreni agricoli o in generale a qualsiasi area verde. Nello specifico il team ha intenzione di realizzare un portale web di auto-progettazione in modo da rendere accessibile e a bassissimo costo la tecnica della phytoremediation ottimizzata anche nei paesi in via di sviluppo. Il fitorimedio riesce con successo ad essere applicato anche nel caso di inquinamento di origine atmosferica dove piante come la Stephanandra Incisa o la Skimmia Japonica possono accumulare notevoli quantitativi di PM (nel periodo 2009-2010 le ricerche di S b , Popek, Nawrot, Gawronska e Gawronski hanno indicato assorbimenti di circa 75 e 55 g/cm2 di PM). Per rendere pratico questo esempio, nel periodo considerato, ogni cm2 di foglia di tale pianta assorbe il particolato emesso da circa 1 o 2 sigarette. L'enorme numero di possibili combinazioni di piante e inquinanti (attualmente il nostro DB contiene più di 6.000 specie vegetali adattabili a centinaia di inquinanti differenti e a numerosissime condizioni climatiche, ambientali e strutturali) ci impedisce di creare qui una tabella comparativa di prestazioni unica, ma questi esempi possono dare un'idea del grande miglioramento dell’efficienza ecologica che i nostri giardini pensili o il nostro portale di phytoremediation possono portare sul mercato. Il solo utilizzo del portale porterebbe immensi vantaggi anche sulla qualità del cibo di migliaia di agricoltori urbani dove il beneficio nutrizionale dei loro prodotti viene solitamente controbilanciato dalla minaccia di contaminazione da inquinanti e dalle malattie associate. Una validazione del know-how riguardo le tecnologie e la ricerca sulla quale si basano i prodotti e i servizi Ecobubble viene dal premio internazionale vinto al concorso “Bioregenerative environmental control technologies” promosso dall'Agenzia spaziale europea (ESA), Lazio Innova e CNR-IBAF. Le stime al primo bilancio successivo alla prototipizzazione indicano 2500 m2 di giardini verdi pensili con vegetazione a fusto medio-alta e 15000 m2 a basso fusto o erbacee. La stima sul SOM indica circa 8500 clienti del portale possessori di aree verdi con superfic
Innovatività e replicabilità

IRRIGAZIONE A differenza di altri sistemi di irrigazione, il nostro sistema domotico lega automaticamente e dinamicamente la quantità di acqua da erogare alle piante al loro livello di rigogliosità. Questo miglioramento della tecnologia del sistema di irrigazione è ottenuto grazie ad una fotocamera infrarossa che cattura sistematicamente lo stato di benessere della vegetazione. Tali immagini sono poi elaborate dal processore e tradotte in indice di rigogliosità (primo deposito di brevetto industriale) che serve come indice nel monitoraggio automatizzato delle aree verdi. Le caratteristiche dell'area in cui è stata collocata la coltura e le continue variazioni delle condizioni meteorologiche sono elaborate dal sistema domotico che definisce anche un coefficiente ottimale di correzione idrica. Tale sistema fornisce un mantenimento efficiente del bilancio idrico attraverso la gestione automatizzata dei dispositivi di irrigazione, accumulo e di deflusso. Questo mantenimento dell'equilibrio idrico ottimale consente di accumulare il maggior contributo di acqua sostenibile dalla struttura evitando inutili irrigazioni o appesantimenti delle reti idriche con circa 85% di acqua riutilizzata (secondo deposito di brevetto in fase di elaborazione). Questo è un nuovo modo di approcciare al bilancio idrico perchè ad esempio quando le previsioni meteo indicano grandi piogge torrenziali il sistema automatizzato può decidere se svuotare e come il contenitore di accumulo, in modo da migliorare la gestione del deflusso delle acque piovane nella rete idrica locale. AMBIENTE Ecobubble è un nuovo modo di progettare aree verdi (oltre ai giardini pensili urbani la startup progetta anche terreni agricoli, orti urbani, parchi ecc.) orientato ad ottimizzare la gestione del verde e ridurre gli inquinanti locali. Le Ecobolle sfruttano la Phytoremediation (scienza che utilizza le piante per bonificare l’ambiente) e ne migliorano l’efficienza abbinandola ai parametri specifici del luogo. Inquinanti specifici, microclima, posizione, tipologia, struttura, personalizzazione del cliente sono solo alcuni degli input utilizzati per selezionare la vegetazione più adatta a massimizzare la rimozione degli inquinanti e ridurre al minimo le emissioni di composti volatili (VOC). Per la progettazione delle aree verdi abbiamo sviluppato un database esclusivo, in continuo aggiornamento, che attualmente contiene più di 6.000 specie vegetali adattabili a numerosissime condizioni climatiche, ambientali e strutturali. La conoscenza che il nostro team ha acquisito, tramite lo studio di numerose ricerche scientifiche, ci consente di selezionare da questo Database le piante che meglio possono essere utilizzate per l’assorbimento, la rimozione o la mitigazione degli inquinanti locali.

Le innovazioni sono:

  • La capacità di integrare tutte le ricerche scientifiche di phytoremediation in un database unico e renderlo facilmente accessibile ai progettisti e al sistema di gestione automatizzato del giardino.
  • Una migliore efficienza di mitigazione grazie all'interconnessione tra input strutturali, ambientali e climatici.
  • La capacità di diffondere queste conoscenze attraverso tecnologie a basso costo pronte anche per i non esperti.

APPLICAZIONE ICT E BIG DATA - Ecomotica insieme al sistema IT offre l'opportunità di creare un'app innovativa che visualizza automaticamente i Green Big Data (GBD) relativi ai giardini (irrigazione, temperatura, fertilizzazione, umidità, illuminazione, ecc.) e alla qualità dell’ambiente (PM, VOC, ecc.) su una mappa. La mappa è visibile nell'app e su un sito desktop ed esprime un feedback in codice-colore del livello di inquinante misurato, consentendo di inviare dati aggiornati sull'inquinamento delle Ecobubble nelle differenti zone delle città. Questo sistema può in questo modo informare I cittadini e suggerire i percorsi meno inquinati.

Impatto dell’innovazioneI nostri due depositi di brevetto industriale e il terzo in preparazione uniti al lavoro di Ricerca e Sviluppo sul DB possono farci pensare di poter essere degli apripista nel settore delle coperture verdi pensili intelligenti. Uno dei principali vantaggi dei giardini pensili Ecobubble è che la nostra struttura risulta ecologicamente molto più efficiente di qualsiasi giardino pensile da noi trovato sul mercato e offre prestazioni migliori in ambito di phytoremediation e di gestione idrica. Ulteriore vantaggio dei giardini pensili Ecobubble è l'integrazione dei sistemi introdotta nelle fasi di progettazione, installazione e manutenzione. Attualmente se il cliente richiede un giardino pensile intelligente integrato (tetto verde, selezione delle piante, gestione idrica automatizzata, monitoraggio della qualità dell'aria, sistemi fotovoltaici, illuminazione e domotica del giardino) deve fare acquisti in diverse aziende e assemblare da solo le funzionalità desiderate, inclusa la manutenzione. Con i prodotti Ecobubble di tipo all-in-one che non sono attualmente commercializzati (per quanto ne sappiamo), vengono soddisfatte tali richieste sul mercato e vengono offerti al cliente prodotti a minori costi di realizzazione. Un'altra leva per entrare in maniera competitiva nel mercato è la sinergia tra Ecomotica, IT e Green Big Data (GBD). La nostra “Nature Based Solution” è stata progettata per catturare la connessione tra le comunità di monitoraggio ambientale (qualità dell'aria e meteo), i cittadini e le imprese. Il monitoraggio dei dati ambientali di tipo citizen-science diviene in questo modo una caratteristica totalmente nuova nel settore delle coperture verdi, capace di creare un accesso mobile intuitivo ai GBD e di consentire l'emergere della prima comunità di giardini pensili in cui i clienti possono accedere e condividere la loro storia ambientale. Tutti questi aspetti ci offrono un grande supporto per il posizionamento nel mercato della Green Industry e nei confronti della clientela rispettosa dell'ambiente. PRODOTTI - Il risultato delle nostre analisi è che i clienti target di Ecobubble sono i proprietari di superfici di oltre 35 mq che possono essere convertite in giardini pensili intelligenti (come ad esmpio attici, terrazzi, aree sopra parcheggi sotterranei e orti urbani). Le stime sulle vendite di ogni tipologia di Ecobubble per il primo budget operativo dopo l'ingresso sul mercato indica che possiamo ragionevolmente catturare tra il 2% e il 3% del TAM (Total Available Market) che corrisponde a circa 19000 mq di aree verdi urbane coperte dai nostri prodotti con una stima del margine di profitto (NET) del 10%. SERVIZI - Insieme a Fusion Digital abbiamo anche calcolato un Serviceable Obtainable Market (SOM) relativo ai servizi Web di auto-progettazione delle aree verdi di circa 8500 clienti, ad un prezzo medio di € 8. CONCORRENTI - Nei territori dell'UE tra i maggiori concorrenti di riferimento ci sono zinco- greenroof dalla Germania, arpogroup dall'Italia e vegetalid dalla Francia. Anche se sono tutti molto più grandi di noi (possono distribuire nella maggior parte delle più grandi città europee) abbiamo calcolato nel mercato italiano un TAM di circa il 10%. MERCATI DI ESPORTAZIONE - I nostri primi mercati sono gli stessi in cui i nostri partner già agiscono e consentono un miglior rapporto costo/opportunità rapporto. In particolare, sono Italia, Francia, Lituania, Algeria, Germania e Austria, che consentono la distribuzione e la manutenzione delle Ecobolle da parte del team Daku senza l'obbligo di avere sedi estere. I partner coinvolti negli studi, il loro impegno economico e lavorativo nel progetto suggeriscono come le nostre innovazioni possano emergere nel mercato dei competitor e come il nostro modello sia realistico e pertinente.
Fattori specificiPer evitare di valorizzare ogni tipo di progettazione delle Ecobolle e identificarne i relativi aspetti tecnologici, facciamo solo l’esempio della significatività del progetto in ambito di edilizia scolastica urbana rapportato al solo sistema informatizzato di selezione delle piante.Le ricerche di Sunyer (Association between traffic-related air pollution in schools and cognitive development in primary school children: a prospective cohort study) hanno mostrato che gli sviluppi cognitivi degli alunni delle scuole elementari sono statisticamente influenzati dal traffico locale. In altri studi Sunyer (The association between greenness and traffic-related air pollution at schools) indica anche i possibili rimedi per abbassare i livelli di inquinanti e migliorare le risposte cognitive. Le ricerche hanno mostrato che dei rilevanti miglioramenti nei TRAPs (traffic-related air pollutants) possono essere ottenuti anche con solo delle barriere di alberi poste intorno la scuola a circa 50 m di distanza. Se Sunyer ha ottenuto ottimi risultati inserendo vegetazione senza la tecnica del fitorimedio ottimizzata, quanto potrebbe migliorare con una progettazione del verde specifica? Le rilevazioni effettuate da Greenpeace nei pressi di dieci scuole di Roma, dove sono stati registrati valori maggiori delle soglie consentite dalle norme OMS, mostra come sia significativo il fenomeno TRAPs. Viene considerato come modello una scuola nei pressi della stazione Tiburtina con area di 177 mq convertibili a verde pensile, con una strada mediamente trafficata a 15 metri di distanza. Possiamo indicare che le criticità nella zona del sito sono costituite principalmente dall’NO2 che supera il valore prescritto dalla legge e dal PM10 che ha invece registrato un numero di superamenti orari vicino a quelli del valore soglia. Tali considerazioni portano ad individuare le piante più performanti nelle intercettazioni dei flussi dinamici di inquinanti locali e che vengono indirizzate nel ridurre NO2, PM10, alcuni IPA, i VOC e alcuni metalli da ferrovia. La selezione delle piante viene vincolata ad una bassa emissione di VOC, compatibile con la zona climatica 9b (USDA) ed una resistenza a venti medi sotto i 5 m/s. Lo studio selettivo tiene in considerazione di tolleranze a regimi estivi particolarmente caldi e siccitosi. La prima superficie viene allestita con delle rampicanti e una barriera verde di Eleagnus x Ebbingei caratterizzata da una copertura fitta dei tricomi stellati che può riuscire a raccogliere concentrazioni di circa 412 μg /kg di IPA totali sul residuo secco. Queste piante avendo come obiettivo quello di ridurre gli inquinanti da sigaretta e smog (grandi emissioni in piccoli periodi) hanno indice APTI notevoli (Air Pollution Tollerance Index, indice che descrive la tolleranza della pianta agli inquinanti atmosferici), grande produzione di biomassa e possono riuscire ad immagazzinare nelle radici di ogni pianta circa 7.5 mg di Al, 2 mg di Cu, 0.4 di Ni e 19.4 μg di Cd. Il Ligustrum Japonicum caratterizzante la seconda barriera presenta dei risultati inferiori sulla riduzione di IPA e CO2 ma migliori sotto il profilo della mitigazione da PM. Questa vegetazione viene utilizzata come fronte di mitigazione sul lato NE in modo tale da efficientare le mitigazioni delle polveri trasportate dai venti e incanalate nella struttura. Negli spazi esterni vengono inseriti - arbusti di Stephanandra incisa che assorbono come valore medio di PM calcolato su due anni circa 24-55 μg/cm2 - due Alnus glutinosa che riescono a catturare singolarmente circa 2.6 tonnellate di CO2 in 20 anni - due Sophora japonica adatte alla mitigazione da NO2. Il modello teorico indica che questa tipologia di composizione di piante e arbusti riesce a contenere le concentrazioni degli inquinanti locali abbondantemente sotto I valori soglia OMS e consentire maggiori miglioramenti degli sviluppi cognitivi normatizzati nel modello di Sunyer.
Modello di business
  • Vengono incontrati i partner commerciali (DAKU e Fusion Digital) per l'individuazione delle esigenze e osservazioni del committente, vengono effettuati sopralluoghi per l'acquisizione di rilievi metrici e fotograci con le misurazioni degli inquinanti locali (3 gg)
  • Viene sviluppato il progetto architettonico di massima con i relativi arredi e sistema di illuminazione se previsti (4 gg)
  • Viene elaborato il Progetto effettivo con acquisizione della documentazione strutturale e con annesso il setting del sistema domotico e la selezione piante e (opzionalmente) validazione del progetto da parte di Legambiente (8 gg)
  • Messa in opera degli componenti delle aree verdi da parte dell'installatore (DAKU) con relativa realizzazione dell'impianto di irrigazione automatica e di l'illuminazione, allestimento degli arredi esterni, installazione dei pannelli fotovoltaici se previsti (gg vincolati al progetto)
  • Installazione piante contestualmente all'inserimento dei sensori domotici (3 gg)
Fattibilità tecnica e team di sviluppoIl nostro modello di business e il relativo studio di fattibilità tecnica sono stati validati da Lazio Innova, Fusion Digital (azienda di comunicazione e marketing https://home.fusiondigital.it) e Daku (azienda leader europeo nel settore delle coperture verdi). Nello specifico con Fusion Digital e Daku abbiamo ottenuto due partnership che non solo consentono di integrare nel progetto le funzionalità di governo manageriale necessari per entrare con decisione nel settore della Green Industry ma anche di rendere maggiormente appetibile Ecobubble sul mercato del capitale di rischio, visto che proprio Daku ha deciso di mettere a disposizione risorse finanziarie per lo sviluppo di parte del prototipo. Per la sola fase dello sviluppo del prototipo, per integrare l’organico sotto un profilo tecnologico e statistico Ecobubble si può avvalere anche di consulenze esterne maturate attraverso la cooperazione con diverse aziende e enti pubblici. Tra cui la Strecof Dynamics (azienda innovativa nel settore delle scienze applicate) e il CNR (Sportello Matematico per l'Industria Italiana) possono essere utili per le successive fasi di upgrade del sistema (estensioni di analisi statistiche e vincoli su superfici inclinate con angoli maggiori di 12°). Per la fase di sviluppo del DB il team è ricorso alle consulenze di un chimico analitico (Dr. Riccardo Nescatelli) per integrare gli studi e le analisi di valutazione sugli inquinanti e i parametri vegetali. In outsourcing vengono svolte le fasi del processo di produzione e manutenzione dei sensori domotici e della piattaforma, la gestione del Web Service e parte dello sviluppo della Mobile e Web App. Il modello Ecobubble ha anche riscontrato pareri positivi da Legambiente con la quale abbiamo delineato come primo impegno una lettera di intenti per la collaborazione allo sviluppo di Ecobubble. TEAM Il responsabile del progetto e il socio fondatore è il dott. Nicola Nescatelli. La laurea in Fisica, i tre anni di dottorato in Matematica applicata, la School in Risk Measurement and control in Economics e le esperienze nel settore Finance contribuiscono a rendere idoneo il Dr. Nescatelli per la gestione delle varie discipline richieste dal progetto. Il Dr. Riccardo Benini socio fondatore, dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca in Fisica, ha svolto con successo attività di ricerca accademica e operativa. Ha anche lavorato come consulente per una società italiana di ingegneria ambientale (V. D. P. srl) e in Ecobubble organizza e dirige il gruppo di ricerca e sviluppo. Dr. Andrea Procaccini socio fondatore dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Fisica ha partecipato come ricercatore postdoc al progetto europeo STARFLAG che gli ha permesso di sviluppare eccellenti capacità nella formalizzazione di processi fisici di sistemi complessi come quelli relativi ad Ecomotica e al portale Ecobubble. È responsabile dello sviluppo della centralina domotica e del software. Il dott. Federico Di Vincenzo, socio fondatore e architetto di Ecobubble, gestisce la progettazione e l'installazione del verde sospeso e gestisce il progetto grafico. La dott.ssa Cristiana Benini è la responsabile della comunicazione Ecobubble. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione, fonda Fusion Digital, un'agenzia di comunicazione integrataspecializzata in marketing, pubbliche relazioni, eventi e social media, i cui clienti sono Universal Studios, Sony e Sky. La dott.ssa Chiara Scipioni, laureata in ingegneria ambientale, è esperta nel monitoraggio della qualità dell'aria e nella certificazione e diagnosi energetica. Per Ecobubble è responsabile del monitoraggio ambientale, della progettazione strutturale e tecnica. Fabio Pallini con oltre dieci anni di esperienza nel settore IT, per Ecobubble è responsabile del settore Web. Il Dott. Alessandro Talese, laureato in Antropologia, è esperto di rinnovabili, installazioni verdi e risparmio energetico. Per il progetto è responsabile del gruppo di installatori e fornitori.
Politiche di comunicazione

La notizia del primo giardino domotico specifico per il risparmio idrico e il fitorimedio (ovvero finalizzato alla mitigazione degli inquinanti per mezzo di piante specifiche) ha un grande potenziale mediatico ed è indirizzato principalmente ai temi ambientali, tecnologici e sociali del team. Lo sforzo fatto per migliorare l'informazione e la consapevolezza relativa alle prestazioni sociali (monitoraggio degli inquinanti tramite app, percorsi cittadini ottimizzati e raccolta di GBD) e ambientali (mitigazione ottimizzata degli inquinanti locali, risparmio idrico e gestione intelligente dei deflussi idrici durante grandi pioggie) del progetto è sostenuto in maniera trasparente tramite un autofinanziamento che il Team offre agli investitori. Ecobubble offre al finanziatore (ad esempio BNL ha mostrato grande interesse nel progetto ed attualmente è uno dei progetti giudicati finanziabili e sostenibili dal gruppo) in quanto investitore pioniere, un piano di comunicazione esterna del costo di 12 mila euro e di un valore compreso tra i 60 e gli 80 mila euro (si tratta di un valore indicativo), basato sulla previsione della copertura editoriale generata e stimato per difetto: il piano potrebbe avere un valore economico molto piu’ alto. In tale caso, ossia in cui il prototipo venisse finanziato da un gruppo esterno la strategia individuata di comunicazione sarebbe integrata con gli investitori. Inizialmente dovrebbe essere redatto un comunicato stampa congiunto tra il finanziatore ed Ecobubble che successivamente viene diramato con la seguente strategia

Fase 1 - Agenzie di stampa: il principale obiettivo e’ quello di ottenere il take di agenzia da parte dell’ansa. Per questo il referente ansa viene contattato precedentemente al lancio inaugurale, per concordare il periodo che porterebbe maggiore efficacia mediatica.

Fase 2 - Agenzie di stampa: il comunicato verra’ diramato lo stesso giorno, prima all’ansa e dopo alle altre agenzie se l’ansa lancera’ il suo take, la notizia avra’ molte probabilita’ di essere ripresa e pubblicata da tutti i media.

Fase 3 - Televisioni: anche i tg sono contattati nei giorni precedenti al lancio per valutare l’interesse nella notizia e se sara’ necessario produrre del materiale video: difficilmente le tv inviano una troupe per coprire questo tipo di notizie ma se viene fornito loro testo e video ci sono molte piu’ probabilita’ di avere un passaggio. Questo tipo di notizie trovano piu’ facilmente spazio nelle edizioni del fine settimana va tenuto presente che per policy i tg non menzionano nello speakerato marchi, ed e’ piu’ probabile facciano vedere il logo bnl in video.

Fase 4 - Quotidiani: l’obiettivo sara’ quello di far pubblicare un’intervista con il management del gruppo finanziatore e i ricercatori Ecobubble. L’optimum ricercato sara’ un’intervista su un quotidiano nazionale, si considerano molto buone le possibilita’ di un ampio articolo sui quotidiani locali, in primis il messaggero e l’edizione romana di Repubblica.

Fase 5 - Testate online: la combinazione di take ansa e invio del comunicato a tutte le potenziali testate in target generera’ molto probabilmente un’ampia copertura online.

Il comunicato viene inviato insieme a:

  • fotografie del giardino
  • infografica sistemi Ecobubble
  • grafici sugli inquinanti a Roma
  • video appositamente realizzato con immagini della costruzione del giardino, inaugurazione, interviste al management del gruppo finanziatore e dei ricercatori Ecobubble Le testate online contattate in ordine di priorita’:
  • siti dei quotidiani
  • siti business
  • siti di news come tgcom o panorama
  • siti green
  • siti lifestyle
  • siti femminili
Attori coinvoltiIl nostro progetto ha dimostrato di riuscire a coinvolgere diversi attori sociali. Di recente il team ha ottenuto due partnership: - una con Daku, leader europeo nel settore della fornitura e produzione di tetti verdi - una con Fusion Digital, un'agenzia di comunicazione integrata italiana specializzata in marketing e Comunicazione La prima di queste partnership consente ad Ecobubble di avere un supporto tecnico e finanziario nello sviluppo del prototipo dove Daku Italia SRL si impegna a fornire anche i materiali, il know how e l’assistenza alla posa. L’obiettivo generale della partnership è la sperimentazione di un processo di sviluppo del giardino pensile Smart, con la finalità di promuovere Ecobubble sul territorio nazionale e internazionale. La seconda invece è indirizzata ad un supporto alla Comunicazione e al Marketing di Ecobubble, dove Fusion Communications Srl ha offerto un’offerta a costo simbolico per la fornitura di servizi di comunicazione per la promozione di Ecobubble. Si tratta di un fee agevolato e riservato concordato con Ecobubble, in virtù della sensibilità del gruppo Fusion ai temi ambientali e sociali che il progetto diffonde. Il gruppo ha anche una lettera di intenti di Legambiente che ha espresso il proprio supporto nello sviluppo del progetto. Diverse istituzioni come Lazio Innova, CNR e ESA hanno premiato Ecobubble come vincitore del premio internazionale "Bioregenerative environmental control technologies" e mettendo a disposizione del team i loro esperti in modo da integrare le capacità manageriali. Ecobubble SRL è stata selezionata dalla regione Lazio come rappresentante delle startup innovative laziali allo SMAU di Berlino nel settore delle Smart City e al Farnborough International AirShow come modello di mitigazione atmosferica e rilevamento dati ambientali. Il progetto ha anche suscitato gli interessi di BNP Paribas Asset Management SA, che dopo aver validato la fattibilità tecnico – economica del progetto è in valutazione del possibile finanziamento del prototipo nella sede della Direzione Generale a Roma. Il gruppo BNP è particolarmente interessato a la consegna di un prototipo tecnologico di giardino pensile (con una richiesta di contributo economico di circa € 46.000) ottimizzato per la riduzione degli inquinanti atmosferici nella sede di Roma. In caso di rifiuto da parte di BNP, il nostro partner Daku ha espresso la volontà di sostenere la maggior parte dei costi di progettazione e sviluppo del prototipo. Questo indicativo di come il progetto abbia le potenziali opportunità di entrare nel mercato con successo dal punto di vista tecnico e commerciale. Ecobubble SRL è stata selezionata da Banca Intesa Sanpaolo come startup innovativa di rilievo nazionale in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale. In questo modo il progetto è stato partecipe della trasmissione televisiva "Italia che va" indirizzata al settore green. Attualmente il gruppo è in valutazione per un possibile supporto finanziario della parte domotica.
CertificazioniLe Ecobolle sono basate sui migliori standard tecnologici e qualitativi disponibili. Le coperture verdi Ecobubble–Daku si presentano ai propri clienti con una completa certificazione dei propri sistemi, delle loro componenti e prestazioni, conformi alla recente norma UNI 11235-15, garanzia irrinunciabile per chi fa della progettazione la propria mission. Tale normativa definisce i criteri di progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture continue a verde, in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico, di contesto edilizio e di destinazione d'impiego. Ecobubble è intenzionata anche a validare “ecologicamente“ i propri prodotti, a questo proposito ha avuto diversi colloqui con alcuni rappresentanti di Legambiente e CNR.