| Teti Srl |
Società benefit: no |
Start up: | Start up iscritta al registro delle imprese |
Sito web: | |
Città | Brindisi (Brindisi) |
Settore | Salvaguardia Degli Arenili Dall'erosione Costiera |
Età rappresentante legale: | 65 |
Progettista | Giuseppe Tamburrano |
Tema | Economia circolare |
Descrizione | Il Sistema Modulare Antierosione è un innovativo strumento di contrasto all’erosione costiera degli arenili. L’obbiettivo che il Sistema Modulare Antierosione si prefigge è duplice: trattenere la sabbia sulla linea di riva che per dilavamento verrebbe altrimenti trascinata e dispersa in mare; decantare la sabbia in sospensione contenuta nell’onda, per effetto della perdita di energia, facendola depositare sulla stessa linea di riva dando luogo al fenomeno di ripascimento. Il Sistema Modulare Antierosione consiste in una serie di moduli agganciati fra di loro attraverso due cavi paralleli che corrono lungo la base di ogni modulo e di un particolare sistema di ancoraggio a terra e in mare che, pur nella sua stabilità, non ne sacrifica la flessibilità.Ogni modulo è composto da tre elementi: una base, un’ala con un’inclinazione di circa 30o e due profilati. L’ala si inserisce ad incastro nella parte superiore della base mentre i due profilati bloccano i cavi d’ancoraggio inseriti nella parte inferiore della base. La base ha dimensioni 50×70 cm, l’ala presenta uno sviluppo in altezza di 40 cm, per un peso complessivo pari a 5 kg. Queste serie di moduli verranno collocati paralleli alla costa, lato aperto verso la spiaggia, facendo emergere per circa 5 cm il bordo superiore dell’ala dal livello massimo di marea locale (tavole di marea). Il materiale plastico di cui è composto il modulo potrà essere proveniente dal recupero per rigranulazione di polipropilene e/o polietilene. Il valore aggiunto di questo Sistema Modulare Antierosione: i moduli, che con l’utilizzo potrebbero risultare danneggiati o usurati, potranno essere nuovamente rigenerati; il montaggio/smontaggio risulta estremamente semplice e non necessita dell’intervento di mezzi né nautici né terrestri; peso, dimensioni e facilità di installazione permette, durante la stagione estiva, di disporre ed immagazzinare su pallet i moduli per poi ricollocali al termine della stessa. La reperibilità dei materiali, la possibilità di riciclo, la semplicità delle operazioni di montaggio, smontaggio ed eventuale stoccaggio, risultano essere tutte caratterizzate da un basso impatto economico e da una non trascurabile protezione dell’ambiente |
Impatto ambientale | L’aspetto della linea di riva nel periodo invernale, in una condizione di mare calmo, evidenzierà, in maniera appena percettibile, una linea data dal bordo superiore emergente del modulo, di pochi centimetri che, con l’avvio del ripascimento della sabbia, marcherà nettamente il confine tra il mare e la sabbia. Per quanto sopra esposto non risultano quindi ostacoli alla navigazione. Con l’avvento del periodo di balneazione, e la necessità di smontare l’impianto, sarà sufficiente ribaltare manualmente verso l’alto il vertice di ogni singolo modulo al fine di porre allo scoperto i sistemi di fissaggio ai cavi di ancoraggio, sganciando i singoli elementi,smontando gli elementi componenti di ogni singolo modulo avviandoli su pedane e quindi al deposito insieme ai cavi di ancoraggio rimossi. Il risultato, al termine dell’operazione di semplice e rapido smontaggio, sarà quello di riacquistare la fruibilità totale della spiaggia sia fisicamente che esteticamente. Gli unici elementi che possono stazionare in maniera permanente sono i corpi morti di ancoraggio che a terra risultano sepolti nella sabbia ed in mare al di sotto della linea di livello. Gli stessi corpi morti sono strutturati in sezioni componibili e qualora necessitasse la loro asportazione, sono smontabili e rimontabili manualmente con estrema facilità.Qualora vi fossero le condizioni morfologiche, come giacimenti sabbiosi prospicienti la spiaggia, si otterrebbe un ripascimento della sabbia trasportata come sospensioni dai fondali alla spiaggia attraverso le mareggiate. Le mareggiate quindi diventano un sistema di arricchimento di massa sabbiosa e non effettuano al contrario il processo di erosione. Differentemente dai fenomeni di variazione delle correnti, che si attivano con le tradizionali barriere emerse (frangiflutti),pennelli e barriere soffolte, spesso in danno delle aree limitrofe; il descritto sistema agisce col il riempimento di materiale sino, teoricamente, al livello massimo del margine superiore del modulo creando prima una trincea e poi un tutt’uno fra la precedente linea di riva e il bordo del modulo e quindi senza alterazione dei processi di scorrimento degli strati e delle correnti. La flessibilità del modulo permette di allocarlo ed adattarlo in qualsiasi area geografica e quindi,indipendentemente dalla corsa del livello di marea, tipica e diversa, nelle varie aree geografiche e senza variare le dimensioni dello stesso modulo, sarà sufficiente sistemarlo avendo cura di farne emergere alcuni centimetri (circa 5) dal livello storico medio di alta marea dell’area geografica interessata utilizzando quindi, per l’istallazione, le tabelle locali di marea. Se non c’è la necessità di rimuovere i corpi morti non ci sarà neanche la necessità di ricalcolare il riposizionamento ogni anno in quanto sarà sufficiente allocarlo con precisione nella posizione precedente e cioè nel punto d’incontro fra il cavo riveniente dal mare e quello riveniente dalla spiaggia. |
Innovatività e replicabilità | In un contesto ambientale in cui il fenomeno dell’erosione costiera ha assunto un interesse globale, ed in particolare in Italia con i suoi di km.1.540di spiagge occupate in concessione su km. 7.500 di coste complessive,delle quali km. 669 a rischio avanzato di erosione il progetto intende immettere sul mercato un sistema per bloccare l’erosione costiera estremamente originale ed innovativo. La produzione di questo sistema modulare consiste nel realizzare, attraverso lo stampaggio rotazionale, gli elementi che lo costituiscono per essere associati (non assemblati) ad altri elementi costruttivi (cavi,bulloneria,ecc.) tali da creare un kit da montare in situ (spiagge). Non si necessita di spazi vasti per la produzione del sistema modulare, atteso che la parte costruttiva degli elementi base, in questa prima fase, è da affidare in conto lavorazione e si limita al confezionamento di pedane finite, completate con altri elementi da associare e reperibili facilmente presso fornitori esterni. Il prodotto intende soddisfare l’esigenza che hanno i titolari di concessioni demaniali destinate alla balneazione che subiscono, anno per anno, l’erosione della superficie su cui insiste la loro attività. L’erosione riduce gli spazi asciutti e spesso pone in essere l’esistenza della stessa attività ricettiva in quanto la sabbia risulta un elemento irrinunciabile per l’attività, al pari di un bene strumentale. Per realizzare questo progetto sono richieste risorse economiche: (i)per la produzione degli stampi destinati alla realizzazione delle componenti necessarie per costruire l’elemento base del sistema modulare, in un numero sufficiente di elementi per fini dimostrativi – pubblicitari;(ii)per gli acquisti degli elementi complementari per confezionare il numero di moduli programmati;(iii)per i costi di destinazione e montaggio in situ. Questo progetto si colloca tra l’estrema esigenza degli operatori balneari di trovare una rapida soluzione al loro singolo problema causato dall’erosione della spiaggia in gestione e la insufficiente,se non assente, capacità di intervento collettivo su larga scala della struttura pubblica, spesso costosissima ed, a volte, con risultati mediocri, quando addirittura disastrosi. L’obbiettivo, al quanto realistico, è quello di soddisfare quella platea di operatori sopra elencati che hanno bisogno di una soluzione certa, semplice, rapida nella sua immediata fruibilità, economica rispetto alle opere fisse, rimovibile,riutilizzabile e da zero impatto ambientale. Tutti gli altri sistemi antierosione mirano a ridurre la forza d’impatto dell’onda sulla linea di riva, al contrario, la forma del modulo , per quanto possibile, ne agevola il flusso e l’avanzamento mentre ne ostacola ildeflusso risultando una barriera all’asportazione di sabbia e granuli degli strati superficiali della spiaggia lambiti dalle onde e, inoltre frenandone il deflusso, obbliga alla decantazione le sospensioni presenti nell’onda in partenza. Il principio di funzionamento rende al meglio in caso di mare mosso perché lo stesso mare carico di sospensioni, dovute alla maggiore turbolenza, nel ritorno come risacca ne deposita buona parte in quella zona d’acqua quasi ferma che si crea tra la linea di riva ed il bordo emergente del modulo che ne ostruisce il deflusso. Elemento di originalità è che il modulo è un sistema di elementi studiati che, oltre alla loro valenza operativa, associano la possibilità di essere costituiti da componenti ideati per essere montati facilmente e rapidamente durante il periodo invernale e smontati durante il periodo di balneazione senza l’ausilio di mezzi di movimentazione meccanica ne per terra ne per mare. |
Impatto dell’innovazione | a) Nel mercato dei sistemi di contrasto all’erosione ci sono tre attori che tendono a monopolizzare le risorse disponili e sono: i costruttori di dighe (quelle che sono a vista) generalmente gravitanti nell’area delle cave e del movimento terra; i costruttori di barriere soffolte (quelle che sono sotto il pelo dell’acqua) provenienti dal mondo del cemento e dei formati in calcestruzzo ed i costruttori di barriere nautiche che adottano il sistema di asportare la sabbia dal mare mediante sistemi di aspirazione e scarico sulla linea di riva. In ogni caso il committente, per il tipo di intervento scelto e sopra elencato, risulta la Pubblica Amministrazione, la quale interviene su stimolo dei gruppi di pressione, da identificarsi nelle organizzazioni degli operatori balneari e nelle sigle ambientaliste. Gli operatori sopra elencati punteranno a screditare l’innovazione che si propone di adottare il sistema modulare. b) Generalmente singoli piani di intervento raggiungono importi di centinaia di migliaia di Euro, per non elencare interventi più ampi su importi di milioni di Euro, e quindi si può immaginare quanto possa essere poco gradito l’ingresso di un ulteriore attore che mira ad attrarre i gruppi di pressione sopra elencati. c) Si presume che non ci sarà un contributo da parte della politica né locale né nazionale in quanto da sempre interessata a dare il suo sostegno nella logica di dinamiche economico-politiche che, nel riscontro fattuale,non producono effetti positivi nella tutela del bene comune. In sintesi, i predetti punti esprimono, secondo diverse prospettive, solo una mancanza di consenso che appare, tuttavia, trascurabile poiché il potenziale cliente è fondamentalmente il concessionario – operatore balneare,(circa 27.000 concessionari) ,che ritiene conveniente investire il proprio denaro nella sua attività non volendo e non potendo più attendere i tempi, le disponibilità e le logiche della pubblica amministrazione e considerando la sabbia, del proprio stabilimento balneare, come un bene strumentale. |
Fattori specifici | a) Il sistema modulare, qui descritto, si distingue per l’esclusiva brevettuale. b) Tutti i sistemi antierosione sino ad oggi applicati sono caratterizzati da strutture fisse, mentre il sistema modulare in argomento coniuga la capacità antierosiva con la possibilità di essere completamente e facilmente rimosso durante la stagione balneare e riposizionato alla fine della stessa. Le operazioni necessarie saranno esenti dall’ausilio di mezzi terrestri e/o marini. La capacità di acquisire un mercato di grandissimo respiro, in quanto, come noto, il problema l’erosione delle coste è una problematica non limitata all’ambito nazionale ma assume interesse globale. Ne deriva che il rapporto fra capitale investito (ove già esista una struttura per lo stampaggio degli elementi base) e capacità di rientro dello stesso è estremamente rapido, tanto da valutare la possibilità di ammortizzare quanto investito nello stesso primo anno di produzione, ove si consideri che la maggior parte dei costi viene assorbito dalla realizzazione degli stampi.d) Accanto al mercato primario di fornitura del modulo, è agevolmente ipotizzabile un ampio spazio di produzione dedicato alla ricambistica, atteso che gli elementi base tendono ad usurarsi nel tempo sicché, in un arco temporale che si stima di circa 5 anni, almeno un terzo dei componenti sarà stato sostituito. |
Modello di business | Il prodotto modulo sarà distribuito su di un pallet che raccoglie tutti gli elementi costruttivi per la sua messa in opera,accompagnato da un sistema di istruzioni atte al montaggio, come ad esempio: manuale di istruzioni, video dimostrativi su supporto digitale (cd, dvd)e su piattaforma internet. Il cliente che non intende montare in proprio il modulo, quantomeno in occasione della prima installazione,avrà la disponibilità di chiedere l’assistenza al fornitore e, in questa fase,si interverrebbe applicando la soluzione dell’affidamento in gestione autonoma ad una ditta con tariffa convenzionata; un esempio da trasferire è quello della grande compagnia di fornitura di mobili da arredo in kit da montare che, nel suo listino, prevede un onere accessorio per il montaggio in situ. L’eventuale affidamento del montaggio avverrebbe in concessione ad alcune aziende disposte sul territorio affinché possano, opportunamente preparate, assolvere al mandato in maniera autonoma sia dal punto di vista operativo sia sotto l’aspetto economico. In sintesi, assolvere ad un servizio richiesto rispettando le procedure di montaggio a costo zero per l’azienda produttrice. Appare, tuttavia, opportuno che nella prima fase di commercializzazione (ossia di lancio) del sistema sarà cura della stessa azienda fornitrice attivare la posa in opera,attesa la delicatezza della fase stessa, per poi affidare tale operazione a terzi operatori geograficamente distribuiti. |
Fattibilità tecnica e team di sviluppo | Il materiale, di cui sarà composto il modulo, sarà adatto a processi di formatura per stampaggio rotazionale ed essenzialmente costituito da resine polimeriche che ne garantiscono durata,resistenza,flessibilità, leggerezza e costi contenuti. Le resine da utilizzare possono essere quelle rivenienti da processi di recupero (rigranulazione) di altri prodotti e/o manufatti di scarto a base di resine polimeriche. Lo stessa componente polimerica del modulo, qualora danneggiata, potrà essere recuperata e riavviata al processo di rigenerazione. Gli elementi del modulo, eventualmente danneggiati per diverse ragioni, possono essere facilmente sostituiti con facilità ed a costi estremamente contenuti vista la produzione seriale dei singoli elementi. |
Politiche di comunicazione | Illustrazione delle dinamiche di funzionamento attraverso la stampa di settore specializzato e l'opportunità di essere presente alla prossima fiera internazionale di settore SUN NEXT 2019 quale vincitore di una postazione gratuita messa in palio da CNA Bologna per le start-up innovative. |
Attori coinvolti |
Risulta evidente che il sistema modulare potrà contare fra i suoi sostenitori: - Gli ambientalisti che da sempre contrastano le dighe come “opere di non ritorno” nelle loro diverse combinazioni per l’impatto ambientale e paesaggistico su cui insistono.
- Gli operatori balneari che posso risolvere l’annoso problema in maniera autonoma.
- La pubblica amministrazione che viene sollevata dall’onere dell’intervento.
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Certificazioni | Attestato di brevetto per invenzione industriale emesso il 16.11.2018 da Ministero dello Sviluppo Economico |