LogoSienabioactive Spinoff Università Di Siena
Società benefit: si
Start up: Start up non ancora costitituita
Sito web:
CittàSiena (Siena)
SettoreBioeconomia
Età rappresentante legale: 45
ProgettistaAnnalisa Santucci
TemaEconomia circolare
DescrizioneIl progetto di costituzione della spin off nasce nell’ambito del Laboratorio di Biochimica del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia (DBCF). Il laboratorio, diretto dalla Prof.ssa Annalisa Santucci sin dalla sua costituzione nel 1998, presso l’allora Dipartimento di Biologia Molecolare e si è rafforzato nella sua struttura presso il Dipartimento di Biotecnologie, distinguendosi per la vitalità ed iniziativa per la ricerca e in campo biomedico, biofarmaceutico, agro-alimentare, della bioeconomia e per la partecipazione particolarmente attiva alla formazione nel campo della biochimica applicata e delle biotecnologie. La Prof.ssa Annalisa Santucci è membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare, referente per l’Università di Siena per il Cluster nazionale Bluw Growth, per il tavolo sulla Bioeconomy della Regione Toscana, per il PNR MIUR 2021-2017 sul settore Bioeconomy, Food & Blue Growth. E’ membro dei gruppi di lavoro Scienze delle Vita e Dottorati Industriali dell’Osservatorio Università-Imprese della CRUI, membro del Consiglio Direttivo del Centro Regionale di Medicina di Precisione. Il gruppo universitario DBCF ha partecipato con successo a progetti integrati di filiera nell’ambito della bioeconomia, attuando una virtuosa interazione pubblico-privato nell’ambito di progetti regionali (PIF) e nazionali (MTTM), come sotto dettagliato. La messa a sistema delle expertise universitarie nei campi delle biochimica e delle scienze sperimentali applicate con la conoscenza degli aspetti di produzione primaria, secondaria e terziaria delle aziende coinvolte ha dato ottimi frutti, stimolando sia la parte pubblica (DBCF) che privata (aziende) a partecipare all’attivazione della spin off, riconoscendo su entrambi i fronti il valore strategico dell’azione congiunta con approccio altamente multidisciplinare. Il focus sull’estrazione di sostanze bioattive da fonti residuali agricole, forestali, marine mira a produrre prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto (garantito solo da una adeguata ricerca di base) finalizzati anche all’uso per la salute ed il benessere dell’uomo (cosmetici, nutraceutici, integratori, coadiuvanti di terapie, ma anche smart/innovative biomaterials etc). La ricerca di base sui meccanismi molecolari sottesi alla loro azione può condurre allo sviluppo produttivo di queste sostanze bioattive che, se da una parte può contribuire in maniera importante a sostenere economicamente la produzione primaria, dall’altra è di grande interesse per il settore biotech-farma per il quale l'Italia è prima in Europa ed a cui il territorio senese fornisce un fortissimo contributo. In tal senso le imponenti infrastrutture biotech-farma sia di ricerca pubblica che industriali presenti sul nostro territorio possono essere messe a sistema in maniera integrata anche con la bio-based industry per gli aspetti sopra indicati e di interesse della spin off.
Impatto ambientaleIl nostro progetto si basa su un approccio combinato ed integrato di diverse tecnologie complementari, già mature presso i singoli partner sia industriali che accademici, volto ad utilizzare le scarti/rifiuti primari da produzioni agricole/forestali/alimentari/marine per ottenere prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto quali prodotti bioattivi (con generazione di un prototipo di estrattore automatizzato da materiale grezzo) da utilizzare nella biocosmesi (con generazione di prototipi di crema), in ambito nutraceutico e bionutraceutico, e potenziali integratori per la prevenzione di patologie e nuovi farmaci (in particolare per malattie del sistema osteoarticolare, osteoporosi, osteoartrosi, malattie infiammatorie, chemoterapici oncologici e nuovi antibiotici) nonché bio-fitostimolanti per applicazioni nel campo dell’agricoltura biologica ed eco-sostenibile. SienabioACTIVE ha deciso di fare rete sinergica con una start up ed un’altra spin-off dell’Università di Siena. Cognito srl (https://www.cognitosrl.it) è una start-up dell'Università di Siena che coniuga sofisticate tecnologie di neuro-marketing e di realtà virtuale e competenzescientifiche di tipo psicologico e cognitivo per migliorare le strategie di comunicazione e promozione e quindi fornirà competenze per le strategie di marketing, mentre LifeCARES, spin-off del DBCF finalizzato all’applicazione della metodologia Analisi del Ciclo di Vita - LCA, Life Cycle Assessment - per la valutazione degli impatti ambientali specifici che si hanno durante tutto il ciclo di vita del prodotto o del processo produttivo, collaborerà sui aspetti di sostenibilità ambientale centrali alla bioeconomia. La sinergia in rete tra queste tre aziende dell’Università di Siena, promossa da SienabioACTIVE costituisce un punto di forza della nascente spin-off e rappresenta anche un modello virtuoso di interazione all’interno dell’Ateneo in un’ottica pubblico-privata che potrà portare beneficio sia all’Università, consentendo lo sviluppo di collaborazioni di ricerca trasversale e multidisciplinare, che al mondo imprenditoriale, fecondando l’innovazione grazie alla contaminazione di conoscenze e competenze. Inoltre, è socio di SienabioACTIVE lo Studio Agricis (http://www.agricis.it) specializzato anche in progetti di animazione e divulgazione.
Innovatività e replicabilitàIl nostro progetto si basa su un approccio combinato ed integrato di diverse tecnologie complementari, già mature presso i singoli partner sia industriali che accademici, volto ad utilizzare le scarti/rifiuti primari da produzioni agricole/forestali/alimentari/marine per ottenere prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto quali prodotti bioattivi (con generazione di un prototipo di estrattore automatizzato da materiale grezzo) da utilizzare nella biocosmesi (con generazione di prototipi di crema), in ambito nutraceutico e bionutraceutico, e potenziali integratori per la prevenzione di patologie e nuovi farmaci (in particolare per malattie del sistema osteoarticolare, osteoporosi, osteoartrosi, malattie infiammatorie, chemoterapici oncologici e nuovi antibiotici) nonché bio-fitostimolanti per applicazioni nel campo dell’agricoltura biologica ed eco-sostenibile. La compagine societaria consente di avere a disposizione una filiera produttiva completa e già rodata in due progetti finanziati (OPEN RICCIO, OMNIALGAE) che comprende dal produttore primario fino alla commercializzazione del prodotto finito. Il processo produttivo si avvale altresì di automazione progettata ad hoc all’interno della società grazie alla presenza di enti, DBCF e Roggi srl, rispettivamente socio fondatore e membro del Competence Center nazionale Industria 4.0 ARTES 4.0. Di fatto la spin off qui proposta nasce già come una start up Industria 4.0. Non risulta ad oggi alcuna azienda al mondo che si occupi di estrazione ed utilizzo di sostanze bioattive da riccio di castagna e da macroalghe infestanti, per cui non sono noti né sul territorio nazionale né su quello internazionale competitor sia per quanto riguarda il processo che per quanto riguarda i prodotti. Il grado di innovazione è molto elevato così come il valore aggiunto ai prodotti proposti per la commercializzazione e questi sono essenzialmente legati all’attività di ricerca costantemente svolta per la comprensione dei meccanismi molecolari delle sostanze bioattive su cellule primarie umane. La dimostrazione scientifica dell’efficacia sia degli estratti che dei prodotti costituisce quasi un unicum nel panorama dell’industria cosmetica e nutraceutica essendo limitata a rarissimi casi di aziende di altissima gamma e quasi mai condotta all’interno dell’azienda stessa. La presenza di aziende ed Università consente invece di condurre ricerca applicata di altissimo livello con immediata ricaduta sull’economia del territorio e globale. La sinergia pubblico- privato è infatti nella nostra visione un’ulteriore carta vincente che caratterizza la nostra proposta. L’approccio metodologico di SienabioACTIVE è assolutamente innovativo e non ha al momento alcuna similarità con altre aziende nel campo della bioeconomia in Italia. La bioeconomia include tutte le attività economiche derivanti da prodotti e processi bio-based che hanno il potenziale di contribuire a soluzioni sostenibili per le sfide globali su cibo, salute, energia, ambiente. Sono attività bio-economiche: • Biomasse e relativi processi di trattamento fisico, chimico e biotecnologico, anche combinati• Attività di bio-trasformazione: consentono di dare valore aggiunto al prodotto mediante inclusione di un processo trasformativo fisico o chimico • Attività bio-based a monte: consentono di dare valore aggiunto attraverso fornitori di attività di biotrasformazione • Attività bio-based a valle: consentono di dare valore aggiunto attraverso utilizzatori di attività di biotrasformazione
Impatto dell’innovazione

Il processo produttivo integrato di filiera totalmente interno alla spin off costituisce già di per sé un elemento di innovazione tecnologica. All’interno di questo possiamo poi distinguere la produzione ed utilizzo di un sistema automatizzato (Industria 4.0) per l’estrazione di polifenoli mediante tecnologia ad ultrasuoni e bassa temperature ed altre rese. La parte di ricerca e sviluppo potrà avvalersi della biobanca esclusiva del gruppo DBCF costituita da una collezione di cellule umane del sistema osteoarticolare e di modelli cellulari umani di patologie del sistema osteoarticolare. Potrà inoltre avvalersi delle piattaforme tecnologiche del Dipartimento di Eccellenza in Biotecnologie Chimica e Farmacia (centro spettrometria di massa, sistema high-throughput di valutazione di bioattività su cellule umane, compound compiler automatizzato e termostatato – Industria 4.0 - per stoccaggio anche di composti naturali etc.), di quelle della Fondazione Toscana Life Sciences e del Competence Center ARTES 4.0. L’approccio metodologico di SienabioACTIVE è assolutamente innovativo e non ha al momento alcuna similarità con altre aziende nel campo della bioeconomia in Italia. La bioeconomia include tutte le attività economiche derivanti da prodotti e processi bio-based che hanno il potenziale di contribuire a soluzioni sostenibili per le sfide globali su cibo, salute, energia, ambiente. L’elevato grado di innovazione deriva da:

  • La presenza di una filiera multidisciplinare che consente a partire da uno scarto agricolo, forestale o marino una serie di prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto
  • La circolarità bio-based che consente di legare dal punto di vista imprenditoriale la capacità di estrazione di sostanze bioattive con aspetti relativi alla salute ed al benessere dell’uomo
  • L’approccio scientifico molecolare volto a delucidare i meccanismi di azione su cellule umane dei prodotti commercializzati, onde fornire dimostrazioni scientifiche peer-reviewed della bioattività. Questo aspetto è molto importante per dare un vero valore aggiunto alla crema o comunque al prodotto terziario per applicazioni per uso umano, che sia cosmetico, nutraceutico, biomedicale
  • L’altissimo valore aggiunto multicompetenza. L’analisi complessiva della filiera castanicola italiana evidenzia una situazione di non completo sfruttamento delle potenzialità di questo sistema produttivo in termini di creazione e distribuzione di valore. In quest’ottica, lo sfruttamento di parti meno nobili della castagna, quali ricci e bucce, si presenta come un settore ricco di potenzialità e sicuramente redditizio. L’adozione di un approccio innovativo al problema della razionalizzazione, standardizzazione e sostenibilità del processo di estrazione di polifenoli dai ricci e dalle bucce della castagna, si propone di puntare sulla nutraceutica e sull’industria cosmetica/cosmeceutica per contribuire alla crisi del settore castanicolo.
  • Gli studi pubblicati recentemente dal Nova Institute tedesco che sono i leading thinkers della bioeconomia bio-based mostrano che i prodotti chimici bio-based portano ad un livello di occupazione molto più alto di quanto non faccia la produzione di biocombustibile da fonti naturali.
  • La considerazione dell’Amenity value, il valore intangibile per il benessere psico-fisico, valore non commerciale ma ugualmente considerato importante in bieconomia; perché il mercato è legato alle richieste dei consumatori che sono sempre più consapevoli dell’importanza degli stili di vita, della prevenzione e del benessere
  • La scelta di essere una Benefit Company che si pone, oltre al profitto, anche obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale.
Fattori specificiIl valore aggiunto è dato dalla ricerca scientifica universitaria che fa parte della metodologia adottata dall’impresa. La circolarità bio-based che consente di legare dal punto di vista imprenditoriale la capacità di estrazione di sostanze bioattive con aspetti relativi alla salute ed al benessere dell’uomo L’approccio scientifico molecolare volto a delucidare i meccanismi di azione su cellule umane dei prodotti commercializzati, onde fornire dimostrazioni scientifiche peer-reviewed della bioattività. Questo aspetto è molto importante per dare un vero valore aggiunto alla crema o comunque al prodotto terziario per applicazioni per uso umano, che sia cosmetico, nutraceutico
Modello di businessSienabioACTIVE nasce con l’ambizione di essere da subito una benefit company. SienabioACTIVE è una spin off dell’Università di Siena centrata sulla bioeconomia. Offerta iniziale L’offerta principale inizialmente proposta dall’impresa è focalizzata e riconoscibile sia come prodotto offerto (linea cosmetica), sia come campo di applicazione specifico (settore cosmetico). L’elevata esperienza di tutti i soci dell’impresa consentirà di proporre una linea di prodotto, gestendo l’intero processo produttivo e tutti i vari step intermedi che lo caratterizzano, in tempi ragionevolmente brevi. Ampliamento dell’offerta Oltre al servizio principale proposto, l’impresa potrà sfruttare le esperienze acquisite da tutti i suoi soci per proporre una vasta gamma di altri prodotti (nutraceutici, cosmeceutici, biomateriali, new packaging etc) e servizi correlati alla bioeconomia e sostenibilità, che possono essere integrati in un’ottica di economia circolare.
Fattibilità tecnica e team di sviluppoIl processo produttivo integrato di filiera totalmente interno alla spin off costituisce già di per sé un elemento di innovazione tecnologica. All’interno di questo possiamo poi distinguere la produzione ed utilizzo di un sistema automatizzato (Industria 4.0) per l’estrazione di polifenoli mediante tecnologia ad ultrasuoni e bassa temperature ed altre rese. La parte di ricerca e sviluppo potrà avvalersi della biobanca esclusiva del gruppo DBCF costituita da una collezione di cellule umane del sistema osteoarticolare e di modelli cellulari umani di patologie del sistema osteoarticolare. Potrà inoltre avvalersi delle piattaforme tecnologiche del Dipartimento di Eccellenza in Biotecnologie Chimica e Farmacia (centro spettrometria di massa, sistema high-throughput di valutazione di bioattività su cellule umane, compound compiler automatizzato e termostatato – Industria 4.0 - per stoccaggio anche di composti naturali etc.), di quelle della Fondazione Toscana Life Sciences e del Competence Center ARTES 4.0. Tutti i partner soci dell’azienda sono stati precedentemente partner del Progetto Regione Toscana (D.D n. 2359 del 26/05/2015, PSR 2014-2020 “VACASTO PLUS”. L’intera filiera produttiva derivata dal progetto è stata direttamente traslata sul presente progetto imprenditoriale, costituendo così un virtuoso esempio di partnership in grado di dare vita ad una nuova entità imprenditoriale innovativa sulla base del successo del progetto di ricerca applicata. I soci che compongono l’impresa presentano un’ampia gamma di competenze specializzate, ma diversificate e declinate in molteplici campi applicativi. Perciò, durante i primi anni di vita del progetto d’impresa e finché questo resterà all’interno del contesto universitario, le eventuali competenze che risulteranno mancanti, potranno essere reperite direttamente all’interno del dipartimento e/o dell’Università di Siena.Annalisa Santucci – Professore Ordinario Università degli Studi di Siena (Socio proponente) Ottavia Spiga – Ricercatore Università degli Studi di Siena (Socio proponente) Elena Petricci – Professore Associato Università degli Studi di Siena (Socio proponente) Lia Millucci – Borsista Università degli Studi di Siena (Socio partecipante) Michela Geminiani - Borsista Università degli Studi di Siena (Socio partecipante) Qualiterbe srl – (Socio partecipante), rappresentato dal Dott. Giuseppe Trebalate Roggi srl – (Socio partecipante), rappresentato dal Sig. Massimo Roggi Renato Scapigliati – (Socio partecipante) Beatrice Gianani – (Socio partecipante) Studio Agricis - (Socio partecipante), rappresentato dal Dott. Giovanni Alessandri Lorenzo Fazzi - (Socio partecipante)
Politiche di comunicazioneIl processo di promozione della Bioeconomia, all’interno di un più ampio incoraggiamento allo sviluppo di un modello di economia circolare, deve necessariamente coinvolgere non soltanto il sistema produttivo/industriale, ma anche quello formativo, verso un paradigma educativo che permetta l’acquisizione di una serie di competenze aggiuntive e trasversali in termini di approcci, conoscenze, metodologie e soft skills, per favorire la crescita diffusa di un terreno comune di cultura sulla Bioeconomia. Tale paradigma dovrà proporre innovazione in termini di contenuti (da chimica a chimica da fonti rinnovabili, da raffineria a bioraffineria, da economia tradizionale a economica circolare) e favorire nuove figure professionali dalle competenze multisettoriali, in grado di lavorare in contesti nuovi e in rapida evoluzione, con una visione olistica delle professionalità, della cittadinanza attiva e dell’innovazione. SienabioACTIVE ha deciso di fare rete sinergica con una start up ed un’altra spin-off dell’Università di Siena. Cognito srl (https://www.cognitosrl.it) è una start-up dell'Università di Siena che coniuga sofisticate tecnologie di neuro-marketing e di realtà virtuale e competenze scientifiche di tipo psicologico e cognitivo per migliorare le strategie di comunicazione e promozione e quindi fornirà competenze per le strategie di marketing, mentre LifeCARES, spin-off del DBCF finalizzato all’applicazione della metodologia Analisi del Ciclo di Vita - LCA, Life Cycle Assessment - per la valutazione degli impatti ambientali specifici che si hanno durante tutto il ciclo di vita del prodotto o del processo produttivo, collaborerà sui aspetti di sostenibilità ambientale centrali alla bioeconomia. La sinergia in reta tra queste tre aziende dell’Università di Siena, promossa da SienabioACTIVE costituisce un punto di forza della nascente spin-off e rappresenta anche un modello virtuoso di interazione all’interno dell’Ateneo in un’ottica pubblico-privata che potrà portare beneficio sia all’Università, consentendo lo sviluppo di collaborazioni di ricerca trasversale e multidisciplinare, che al mondo imprenditoriale, fecondando l’innovazione grazie alla contaminazione di conoscenze e competenze. Inoltre, è socio di SienabioACTIVE lo Studio Agricis (http://www.agricis.it) specializzato anche in progetti di animazione e divulgazione.
Attori coinvoltiE’ previsto il supporto in termini di collaborazione e partnership nell’applicazione a finanziamenti specifici di Fondazione ITS VITA (anche per progetti di formazione, divulgazione e comunicazione) e Fondazione Toscana Life Sciences. SienabioACTIVE prevede incubazione immediata subito dopo la sua costituzione dentro la Fondazione Toscana Life Sciences Come sopra più volte riportato, SienabioACTIVE ha deciso di fare rete sinergica con una start up ed un’altra spin-off dell’Università di Siena. Cognito srl (https://www.cognitosrl.it) è una start-updell'Università di Siena che coniuga sofisticate tecnologie di neuro-marketing e di realtà virtuale e competenze scientifiche di tipo psicologico e cognitivo per migliorare le strategie di comunicazione e promozione e quindi fornirà competenze per le strategie di marketing, mentre LifeCARES, spin- off del DBCF finalizzato all’applicazione della metodologia Analisi del Ciclo di Vita - LCA, Life Cycle Assessment - per la valutazione degli impatti ambientali specifici che si hanno durante tutto il ciclo di vita del prodotto o del processo produttivo, collaborerà sui aspetti di sostenibilità ambientale centrali alla bioeconomia. La sinergia in reta tra queste tre aziende dell’Università di Siena, promossa da SienabioACTIVE costituisce un punto di forza della nascente spin-off e rappresenta anche un modello virtuoso di interazione all’interno dell’Ateneo in un’ottica pubblico-privata che potrà portare beneficio sia all’Università, consentendo lo sviluppo di collaborazioni di ricerca trasversale e multidisciplinare, che al mondo imprenditoriale, fecondando l’innovazione grazie alla contaminazione di conoscenze e competenze.
Certificazioni• certificazione di prodotto (Ecolabel, Nordic Swan, Blue Angel)