LogoPlaneta Renewables S.R.L.
Società benefit: no
Start up: Start up iscritta al registro delle imprese
Sito web:www.planetarenewables.com
CittàMilano (Milano)
Settore 
Età rappresentante legale: 22
Progettista 
TemaEconomia circolare
DescrizionePlaneta Renewables s.r.l. è una startup ospitata presso l’Università Cattolica di Milano che punta alla realizzazione, gestione e valorizzazione di una filiera industriale basata sull’utilizzo della biomassa legnosa Miscanthus x Giganteus (miscanto). Questa biomassa è una delle più promettenti coltivazioni energetiche non alimentari per il settore della bioeconomia. Solo in Italia sono presenti circa 4 milioni di ettari di terreni incolti dei quali, molto spesso, le amministrazioni pubbliche e i privati non sanno come renderli produttivi; queste superfici potrebbero adattarsi egregiamente alle colture bioenergetiche dedicate diventando così una risorsa preziosa. In Europa si prevede che entro il 2030, con il continuo abbandono delle terre per fattori socio-demografici, andranno a crearsi oltre 30 milioni di ettari in stato di abbandono. Per poter realizzare impianti cogenerativi sostenibili alimentati a Miscanthus è necessario andare a sviluppare in precedenza una serie di coltivazioni a filiera corta che, una volta a regime, possano essere utilizzate al fine di alimentare l’impianto sotto forma di derivati del Miscanthus quali cippato, bricchetti e pellets. La coltivazione avverrà prevalentemente su terreni marginali o comunque non adatti ad utilizzi alimentari, la crescita della pianta e l’utilizzo di un bio- attivatore biologico portano, oltre che alla produzione di biomassa, anche ad una proficua bonifica del terreno. Il Miscanto, una volta raccolto sotto forma di cippato, per agevolarne il trasporto e l’utilizzo, può essere lavorato e trasformato in sottoprodotti quali pellets, bricchetti e altri derivati. Gestendo direttamente il seguente processo, lo scopo è di realizzare una filiera ottimizzata in termini di costi economici e di sostenibilità ambientale; Una cospicua parte di sottoprodotti sarà destinata a mercati paralleli quali bioenergia domestica, lettiere animali, biocarburanti, bio- packaging, bio-edilizia e prodotti rientranti nella c.d. chimica verde. Queste lavorazioni avverranno all’interno di un biodistretto a filiera corta. La realizzazione della prima filiera locale completa pone le basi per l’avvio del primo biodistretto dotato impianto cogenerativo di piccola taglia (cd. impianto pilota) e l’avvio della realizzazione, attraverso un impianto proprietario, dei sottoprodotti rientranti nel mercato energetico e animale, dove vi è una possibilità di commercializzazione pressoché immediata, a fronte di una limitata lavorazione del materiale. Le attività all’interno degli altri mercati, dalle enormi possibilità, si possono considerare attualmente come “ricerca e sviluppo” in quanto essi, in territorio italiano, sono ancora in fase embrionale.
Impatto ambientaleIncrementare la produzione e diffusione della biomassa Miscanthus x Giganteus può fornire una serie di vantaggi per l’economia e la società in generale, dalla lotta al cambiamento climatico, al garantire la sicurezza alimentare, a produrre elementi costitutivi per materie prime nuove e sostenibili (bioraffinati e cd. chimica verde), nonché aiutare la diversificazione delle fonti energetiche territoriali. L’utilizzo del Miscanthus x Giganteus porterebbe alla valorizzazione e bonifica di terreni marginali e non adatti alle colture alimentari, migliorando l’eco-sostenibilità del territorio e creando economica circolare. L’Unione Europea prevede, come si legge in più pubblicazioni, una crescita del ruolo delle cd. energy crops nel mix energetico europeo del futuro, grazie alla maggiore disponibilità di biomasse. Nel contesto più ampio di una bioeconomia prospera e vivace, ciò favorirebbe l’espansione e lo sviluppo sostenibile di tutto il settore delle biotecnologie, nonché la crescita economica dell’UE nel lungo termine attraverso la creazione di svariati posti di lavoro qualificati.
Innovatività e replicabilità

Essendo in atto un radicale cambiamento climatico è necessario sviluppare energie da fonti rinnovabili, di cui le biomasse sono uno dei trend dal più promettente potenziale. Entro il 2050, le emissioni globali di "gas serra" devono essere ridotte del 50% rispetto ai livelli del 1990 (l’Unione Europea ha come obiettivo 80-90%), per poi raggiungere, entro la fine del secolo, la neutralità carbonica. La bioeconomia è uno dei settori più interessanti nell’ambito dell’economia circolare, non è solo questione di etica, ma anche di opportunità. In Europa il mercato vale oltre 2.000 miliardi di euro e da impiego a 22 milioni di persone. Fino ad oggi è stato fatto il palese errore di destinare in quota elevata i terreni agricoli con coltivazioni alimentari alla produzione di biomassa, questa pratica ha creato un paradosso negli ultimi anni. Risulta quindi necessario sviluppare una filiera che non competa e che non sottragga terreni indirettamente terreni e produzioni dedicate al settore food. Il Miscanthus x Giganteus è una graminacea poliennale con elevate prestazioni produttive, oltre a possedere tutti i comuni vantaggi tipici delle biomasse, dai dati e dagli studi condotti sin ora, risulta essere ancor più vantaggioso in quanto:

  • Facilmente coltivabile: non è richiesta un’esperienza agraria particolarmente approfondita per la sua coltivazione.
  • Non infestante: dopo la messa a dimora del rizoma, esso cresce e si espande nell’area di circa 1 mq. e non oltre anche grazie alla mancanza di semi che potrebbero essere spostati da agenti atmosferici.
  • Cresce su numerose tipologie di terreno: aree dismesse, degradate (dopo un’eventuale riqualificazione) e/o non adatte alla cultura alimentare. Questo porta ad un ulteriore vantaggio rispetto a biomasse simili, ad esempio il mais, che vengono sottratte dal mercato alimentare e soprattutto “occupano” preziosi terreni fertili.
  • Richiede ridotte quantità di acqua: solo durante il primo anno di crescita sono necessari due interventi di irrigazione con circa 200 m3 di acqua.
  • Non richiede fertilizzanti chimici: come per l’irrigazione, la piantagione necessita di una concimazione naturale (letame) di circa 70 t/ha per il primo anno di vita.
  • Favorisce la biodiversità: è una specie adatta ad ospitare fauna selvatica, soprattutto mammiferi e uccelli in quanto portatrice di determinate caratteristiche morfologiche.
  • Raccolta: eseguibile tramite comuni macchine falcia-trincia-caricatrici.
  • Pareggio di carbonio: il bilancio del carbonio del Miscanthus utilizzato per scopi energetici risulta essere in pareggio dato che il carbonio disperso nell’ambiente sotto forma di Co2 durante la combustione proviene da precedenti attività di sequestro da parte della pianta durante il suo ciclo vitale.

Planeta Renewables s.r.l. fin dall’idea d’impresa lavora allo studio della filiera produttiva, che ha portato all’acquisizione di un know-how, consolidatosi anche attraverso partnership con altre imprese e istituzioni, unico nel suo genere e difficilmente replicabile nell’immediato da terzi.

Impatto dell’innovazioneconsiderando una produzione media di 20 ton. di biomassa per ettaro coltivato, si ricava lo stesso potere calorifico di ca. 12 ton. di carbone e 7.000/8.000 litri di gasolio. Da una tonnellata di Miscanto si possono produrre circa 4.600 kWh di energia. Un ettaro coltivato consente di assorbire oltre 30 tonnellate di CO2 dall’atmosfera. I sottoprodotti derivati dal Miscanto sono realizzati in una piena ottica di economia circolare, dove non vi è scarto e tutto viene recuperato.
Fattori specificiIl Miscanto è una coltivazione energetica molto versatile, i suoi potenziali utilizzi sono: Energia: produzione di calore con utilizzi sia industriali che domestici;Animali: produzione di lettiere per allevamenti e pet domestici; Biorisanamento: bonifica di terreni contaminati attraverso processi di fitorisanamento; Chimica verde: produzione di bioraffinati quali bioetanolo, bioplastiche e biocarburanti; Edilizia: produzione di biocompositi e legno-cemento da fibra; Industria cartiera: la biomassa, essendo lignocellulosica, può essere utilizzata per produrre carta completamente ecosostenibile e a basso impatto ambientale. I vari utilizzi costituiscono mercati differenti i cui dati e numeri sono disponibili in approfondimenti separati. Il mercato di riferimento all’interno del quale stiamo avviando la prima commercializzazione è quello energetico e animale.
Modello di businessNel breve termine i principali ricavi saranno generati prevalentemente dalla vendita dei sottoprodotti di Miscanthus a gestori di impianti industriali a biomasse già esistenti e alla vendita al dettaglio. Nel medio-lungo termine i ricavi si sposteranno, in aggiunta, sui proventi derivanti dalla vendita in rete dell’energia elettrica e termica prodotta. Si prevede inoltre, un importante sviluppo della filiera dedicata alla produzione di biocarburanti e bioraffinati sia in conto proprio, con tecnologie in concessione che attraverso la fornitura di materia prima intermedia (es. farine o fibre) ad impianti esistenti.
Fattibilità tecnica e team di sviluppo

La fattibilità tecnica è costatata grazie all'attuale know-how ed esperienza della startup e dei suoi partner. Il miscanto è una coltivazione agricola non alimentare e non invasiva che può essere gestita attraverso l'attuale parco macchine diffuso nelle aziende agricole. Le lavorazioni e la realizzazione di sottoprodotti avviene attraverso processi agroindustriali collaudati. Gli impianti per la produzione di energia considerati potranno essere di due tipologie distinte:

Impianti ORC: la biomassa è bruciata in una caldaia che riscalda un fluido il quale vaporizzando porta alla produzione simultanea di energia elettrica e termica attraverso un turbogeneratore ORC;

Impianti a Syngas: basati su un processo di pirogassificazione della biomassa, che consiste nella trasformazione di un combustibile solido (cippato o pellet di Miscanthus) in un gas di sintesi, detto syngas, che viene successivamente utilizzato in normali motori a combustione interna che trasformano l’energia chimica in esso contenuto in energia meccanica (elettrica) e termica.

Il team è composto da:

  • Lorenzo Avello, Founder & CEO, laureando in Scienze Bancarie.
  • Raffaele Rattini, CFO. Laureato in Scienze Bancarie.
  • Nicola Locascio, COO. Laureato in Economia e Strategia di impresa.
  • Andrea Fossati, Business Dev. Laureato in Economia e gestione di impresa.
  • Roberto Lecciso, Partner & Advisor. Executive di una multinazionale.

Il team si avvale inoltre della collaborazione di:

Andrea Ferrarini, PhD in Scienze Agrarie e ricercatore.

Politiche di comunicazioneLa startup sin dalla sua costituzione è attiva nel comunicare e divulgare le attività che svolge. Il progetto è stato più volte ripreso dalla stampa nazionale ed internazionale con articoli su testate come: Corriere della Sera, Il Giornale, Il Giorno,Milano Finanza, TGCom24, Il Manifesto, Millionaire, Startupbusiness, Cattolica News, Biomassapp etc. Planeta Renewables partecipa annualmente come espositore e visitatore a diverse fiere di settore come Ecomondo, Flormart, Biomass Innovation Expo, Fiera Cavalli Verona, Progetto Fuoco. L’approccio comunicativo è finalizzato a diffondere i benefici ambientali e sociali che la filiera del miscanto contribuisce a portare sul territorio italiano, nonché a far conoscere la coltivazione ad agricoltori e possibili acquirenti commerciali.
Attori coinvolti
  • Agricoltori che coltivano la biomassa e che possono quindi diversificare la loro produzione agricola e ricevere un reddito integrativo;
  • Industrie di lavorazione che ricevono da Planeta Renewables la biomassa da trasformare in sottoprodotti;
  • Clientela finale sia B2B che B2C la quale può utilizzare un prodotto sostenibile e naturale;
  • Università Cattolica del Sacro Cuore coinvolta per quanto riguarda progetti di ricerca.
Certificazioni