Frieco Società Benefit Srl | |
Società benefit: si | |
Start up: | Start up iscritta al registro delle imprese |
Sito web: | www.frieco.it |
Città | Orbassano (Torino) |
Settore | Cleantech&Energy |
Età rappresentante legale: | 37 |
Progettista | Roberto Frisina |
Tema | Economia circolare |
Descrizione |
FRIECO SOCIETA’ BENEFIT SRL è una startup innovativa ai sensi della legge 221/2012 nasce per ottimizzare la gestione ed il riciclo dei rifiuti offrendo un modello più sostenibile sul piano economico, sociale, ambientale attraverso: L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA:
L’INNOVAZIONE SOCIALE :
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Impatto ambientale |
Attraverso l’approccio di filiera integrata di Frieco sarà possibile: Riduzione Inquinamento consentendo di:
Per tutte le tipologie di frazioni è sempre di primaria scelta la collaborazione con artigiani di zona, oltre ad essere di fondamentale importanza la Ricerca di nuovi utilizzi capace di apportare maggior valore dai materiali di scarto, come ad esempio applicazioni nel settore fashion. |
Innovatività e replicabilità | Frieco Professional32.28 è un prodotto innovativo sviluppato dal team e protetto da un brevetto internazionale che grazie alla semplicità di utilizzo ed al suo design può essere facilmente collocato presso imprese, attività commerciali, che potranno beneficiare fin da subito del maggior spazio disponibile per altre attività (rapporto di riduzione 7:1, immaginate di trovare 250 bottiglie da 0,5 lt ridotte in piccoli pezzi contenute in un cestino). E’ un elettrodomestico compatto (dimensioni 600X600x850 mm) e facile da utilizzare. Basta inserire al suo interno il materiale di scarto, chiudere il portello ed in secondi viene ridotto in piccoli frammenti convogliati in un pratico cestino estraibile. La tecnologia brevettata risiede nella modalità di Triturazione dei rifiuti. FRIECO ha sviluppato inoltre servizio di ritiro dello scarto, per avviarlo ad un percorso di recupero che prevede la selezione automatizzata dei materiali i quali potranno essere quindi valorizzati e trasformati in nuovi prodotti, applicando così un nuovo processo sostenibile di avvio a riciclo del materiali di scarto “a filiera corta”. Ciò avverrà attraverso la creazione di HUB (centri operativi 500-800 mq) a servizio di una predefinita area geografica, quindi una definita quantità di utenze (attività commerciali), che tratteranno gli scarti triturati realizzando nuovi prodotti eco-sostenibili. |
Impatto dell’innovazione | Con la nostra innovazione otterremo un duplice impatto, il primo sul sistema di filiera del riciclo in quanto la fornitura di una macchina per riduzione volumetrica alla fonte ci permette in primis una minor frequenza di ritiro presso le utenze, in secundis l’utilizzo di mezzi meno impattanti. L’impiantistica necessaria alla stoccaggio,selezione e trasformazione del materiale già triturato è meno ingombrante e meno costosa sia in termini di investimento aziendale che in termini Ambientali. Il secondo impatto è sui consumi nel mercato dei prodotti eco-sostenibili provenienti dalla nostra filiera, infatti i consumatori si stanno orientando in maniera sempre più crescente verso i brand che utilizzano pratiche sostenibili e trasparenti, privilegiando sempre più gli acquisti da quei marchi che si impegnano per un cambiamento sociale e ambientale positivo. |
Fattori specifici | Valorizzeremo i fattori specifici della nostra innovazione attraverso ila partnership e la comunicazione dei risultati dei progetti messi in campo con enti pubblici, privati associazioni e scuole. |
Modello di business | La proposta di servizio è sotto forma di contratti di noleggio operativo a 48 mesi comprendenti: • Prodotti: macchina/e per riduzione volumetrica, cestini in polipropilene codificato, carrello/i porta cestino con ruote utile a movimentare i cestini pieni. • Servizi: assistenza 24/7, ritiro del materiale di scarto, Manutenzione ordinaria straordinaria. L’ attrezzatura ed i servizi sono livellati in base alla produzione di rifiuti e quindi alla dimensione del Cliente che di volta in volta verrà analizzato. |
Fattibilità tecnica e team di sviluppo |
Team: I fondatori del progetto sono Roberto e Danilo Frisina. Roberto, con oltre 15 anni di esperienza imprenditoriale nelle attività di gestione tecnica ed amministrativa in aggiunta alle competenze formative prima come Perito in Elettronica e Telecomunicazioni poi in Ingegneria della Produzione Industriale ( PoliTo,Torino ITA - UIC,Barcellona ESP); Danilo, oltre 15 anni di esperienza imprenditoriale nelle attività di gestione qualità e commerciale in aggiunta a competenze formative prima con corsi di formazione professionale di meccanica poi patentini di saldatura (WAC,Genova) ed infine come International Welding Inspector (IIS,Genova). Le competenze imprenditoriali (tecnico/organizzative) maturate nel settore metalmeccanico, in particolare nella produzione di componentistica nei settori automotive, moto, nautica e della carpenteria lavorazione lamiera, permette al Team di approcciare l’iniziativa in modo autonomo ed autorevole. Le attività vitali per il progetto, in fase di avvio, sono suddivise tra i due founder In fase successiva per sviluppare e rendere efficienti nuovi processi sarà necessario integrare altre competenze. Di seguito le principali figure previste nell’ambito organizzativo:
Fattibilità tecnica Nel primo anno per evitare ingenti investimenti iniziali ed avviare in breve tempo le vendite dei contratti prevediamo di terzializzare molte attività in specifico l’attività di assistenza/manutenzione, poi con aziende terze già autorizzate l’attività di micro raccolta ed infine l’attività di selezionare e trasformare il rifiuto in Materia prima seconda. Nel secondo anno la priorità sarà lo sviluppo del concetto di HUB e “Filiera Integrata” per fare efficienza e maggiore marginalità sui processi di ritiro e riciclo minimizzando le spese di logistica . Si eseguirà un progetto pilota in un area promettente in termini di clientela e la scelta sarà frutto dei dati rilevati dalle vendite perseguite nel primo anno. In concreto si svilupperà la selezionatrice di nuova concezione per poter dividere i materiali in modo omogeneo e si provvederà al ritiro in conto proprio dei materiali preso i clienti. |
Politiche di comunicazione | In prima battuta per comunicare al meglio il fine della nostra iniziativa partiamo da ciò che abbiamo indicato nel nostro statuto, di seguito l’estratto: “la società intende perseguire una o più finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse. La società privilegia la realizzazione di progetti di beneficio comune legati all’ambiente, all’igiene urbana, alla ottimizzazione di processi e lavorazioni di rifiuti.La società potrà gestire, qualora ve ne siano lo condizioni di legge, processi interi o parziali di lavorazione del rifiuto, dalla sua riduzione volumetrica, al trasporto, allo stoccaggio, alla lavorazione e/o trasformazione, fino al suo riutilizzo e sua eventuale commercializzazione.” Le metriche per misurare e così comunicare la nostra azione sono a breve termine il miglioramento dell’igiene urbana, il miglioramento dell’ impatto acustico, il miglioramento economico per le attività ed enti locali, Kg di materiale inorganico trasportato e processato per diventare nuovo prodotto, Metri cubi di spazio risparmiato. A lungo termine invece sono la riduzione delle emissioni Co2 e miglioramento condizioni sanitarie. Avvieremo progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale in collaborazione con scuole, associazioni ed enti. Tutto ciò, oltre che attraverso i canali di comunicazione on line, in quanto Società Benefit verrà reso pubblico con la relazione annuale d’impatto sociale e ambientale. |
Attori coinvolti |
Il tema affrontato dalla nostra innovazione coinvolge ed influenza tutti i cittadini ma anche le amministrazioni pubbliche in quanto il problema rifiuti (lungo tutta la filiera) contribuisce in modo massiccio al grave fenomeno dell’aumento di temperatura. In Italia produciamo 30 mil/ton di rifiuti all’anno (500 kg a persona), il 59% è inorganico composto per lo più da imballaggi in plastica,vetro o metalli ciò comporta rilevanti difficoltà organizzative e logistiche come ad esempio l’eccessivo ingombro, la difficile gestione per il riciclo(Fonte:ISPRA). Altro dato rilevante è che il 56%, dei rifiuti annui, finisce in discarica o incenerito elevando così i valori di polveri sottili e delle emissioni di gas serra che sono tra le cause dei cambiamenti climatici che stiamo assistendo. (Fonte:ISPRA) Non trascurabile inoltre il costo economico in capo al sistema sanitario Nazionale riferito all’inquinamento che incide per il 4% del PIL (97 Miliardi di Dollari, Fonte: OMS). Il nuovo modello proposto genera:
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Certificazioni |
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