Felfil S.R.L. | |
Società benefit: no | |
Start up: | Start up iscritta al registro delle imprese |
Sito web: | www.felfil.com |
Città | Torino (Torino) |
Settore | Economica Circolare |
Età rappresentante legale: | 31 |
Progettista | Felfil |
Tema | Economia circolare |
Descrizione | ll sistema Felfil è composto da 3 prodotti, compatti, economici e facili da utilizzare: Felfil Evo è un estrusore polimerico che consente a chiunque di autoprodursi il filamento comunemente utilizzato nelle stampanti 3d a partire da rifiuti plastici, stampe 3d sbagliate e granulato industriale. Felfil Spooler automatizza e velocizza il processo Felfil Shredder è un piccolo trituratore domestico che consente a chiunque di preparare i propri rifiuti per la trasformazione. Potenzialmente con questo sistema possiamo trasformare i tappi di bottiglia, che di solito buttiamo, in filamento per stampare in 3d qualsiasi cosa, come quel ricambio, molto caro e difficilmente provabile, che fa tornare a funzionare l'aspirapolvere della nonna. |
Impatto ambientale | Il sistema di prodotti Felfil permette a chiunque, con un utilizzo molto semplice, di trasformare i propri rifiuti plastici in filamento standard, col quale si può stampare in 3d praticamente ogni cosa. Il nostro obbiettivo è quindi trasformare i rifiuti in una nuova potenzialità. |
Innovatività e replicabilità | Dato il suo valoro sociale, il progetto è completamente aperto ed opensource: ciò permette a chiunque di ripararlo o modificarlo per meglio adattare alle proprie necessità. |
Impatto dell’innovazione | Un'azienda manifatturiera può riciclare sino al 100% dei propri scarti di stampa 3d (stampe sbagliate, prototipi dismessi, supporti di stampa) e risparmiare sino al 90% sul costo annuale dei materiali di stampa 3d. Può inoltre avviare alla trasformazione alcuni dei rifiuti plastici che vengono prodotti dalle lavorazioni o dai dipendenti. |
Fattori specifici | Già andare in azienda e far capire che i rifiuti possono essere una risorsa è di per se un'innovazione. Ancora già stupore suscita il fatto che per fare tutto ciò basta un macchinario grosso quanto una scatola di scarpe, e molto economico rispetto al costo medio dei macchinari per la manifattura. |
Modello di business | Il fatturato aziendale deriva in maggior parte dalla vendita dei macchinari. Vengono inoltre offerti workshop con l'obbiettivo di sensibilizzare i ragazzi alla potenzialità del rifiuto come risorsa. |
Fattibilità tecnica e team di sviluppo | l team è composto interamente da Ecodesigner, quindi molto forte sulla fase progettuale. La progettazione dei nuovi macchinari è interna, la produzione invece si avvale prevalentemente di imprese artigianali dislocate nella provincia torinese. |
Politiche di comunicazione | Attraverso sito, materiale cartaceo e campagne pubblicitarie su canali social, proponiamo attraverso l'utilizzo dei nostri prodotti il riciclo dei materiali plastici. Inoltre abbiamo creato materiale propedeutico all'organizzazione di workshop per studenti, gratuitamente scaricabili da insegnanti ed associazioni. |
Attori coinvolti | Il progetto è nato all'interno del corso di Ecodesign del politecnico di Torino. È poi cresciuto al Fablab Torino, ambiente di scambio di conoscenze ed attrezzature. È stato affiancato dall'incubatore per startup I3p. È stato inizialmente finanziato dal basso, tramite la piattaforma Kickstarter. Data la sua natura open, è stato supportato è finanziato da OpenMaker, con Bando Horizon 2020. È stato successivamente finanziato da oltre 60 investitori privati, tramite la piattaforma Mamacrowd. Data la sua natura sociale, è stato supportato da SocialFare, acceleratore di imprese ad impatto sociale. |
Certificazioni | Certificazione CE |