Cikis Srl | |
Società benefit: no | |
Start up: | Start up iscritta al registro delle imprese |
Sito web: | www.cikis.it |
Città | Milano (Milano) |
Settore | Moda Sostenibile |
Età rappresentante legale: | 27 |
Progettista | |
Tema | Economia circolare |
Descrizione | La moda è tra i settori più inquinanti al mondo. Le emissioni di gas serra generate dalla produzione tessile sono più che voli internazionali e spedizioni marittime insieme. Il 30% della produzione è destinato alle discariche. Il settore abbigliamento è inoltre legato a sfruttamento e mancanza di tutele, come dimostrato dal crollo di Rana Plaza dove sono morte 1134 persone. I consumatori sono diventati più consapevoli di tali problemi e la moda sostenibile è la nuova tendenza. Il 70% dei consumatori è disposto a spendere di più per un brand sostenibile e il 26% dei buyer ha tolto un brand dal proprio portafoglio perchè non sostenibile. Ma cosa significa “sostenibile”? Molti marchi stanno introducendo incredibili innovazioni anche in un’ottica di economia circolare, dalla fibra di bucce d’arancia alle borse di legno. Tuttavia una sola innovazione non è sufficiente per considerare un marchio sostenibile. Una t-shirt impatta l’ambiente e la società in ogni fase del ciclo di vita. Tramite interviste abbiamo constatato che i consumatori faticano a trovare capi che siano sostenibili lungo l’intera value chain sia dal punto di vista ambientale che sociale e a fidarsi delle affermazioni dei brand, mentre i marchi virtuosi faticano a raccontare il loro impegno e a differenziarsi da chi fa greenwashing. Per questo la trasparenza sull’intero ciclo di vita è chiave per differenziarsi ed è infatti il secondo trend 2019 per il 60% dei brand. La sola comunicazione da parte del brand senza validazione di terze parti però non basta a garantire affidabilità al consumatore, mentre le certificazioni esistenti analizzano solo alcuni aspetti. Cikis viene in aiuto dei brand con una piattaforma indipendente che analizza la sostenibilità dei brand lungo l’intera value chain, certifica i più virtuosi e rende la moda sostenibile accessibile ai consumatori. Cikis testa l'impatto ambientale e sociale dei marchi lungo l’intera value chain grazie a un algoritmo sviluppato tenendo conto delle ultime ricerche scientifiche, del contributo di esperti e dei certificati più affidabili. Se il marchio supera il test riceve il nostro logo che identifica il soddisfacimento degli standard più elevati; sul nostro sito viene inoltre pubblicato il suo Passaporto di sostenibilità che racconta in modo intuitivo ai consumatori punti di forza e aree di miglioramento del marchio. Analizzare l’intera catena del valore significa incentivare capi con design circolare, poichè vengono analizzati elementi come utilizzo di filati riciclati, progettazione di capi che vanno oltre le mode, minimizzazione delle microplastiche rilasciate durante l’utilizzo, servizi di riparazione e riciclo dei capi, riciclabilità dei capi a fine vita. Poiché la sostenibilità è un percorso, Cikis supporta i brand tramite servizi di consulenza. Cikis aiuta i clienti ad avere un'esperienza di acquisto consapevole e aiuta i marchi a migliorare impatto ambientale e sociale e brand image. |
Impatto ambientale | La moda è tra le industrie più inquinanti del mondo. Le emissioni di gas a effetto serra generate dai prodotti tessili sono più che voli internazionali e spedizioni marittime insieme. Il settore moda causa ogni anno 92 tonnellate di rifiuti tessili (Global Sustainability Report, McKinsey, 2019). È responsabile del 2%-10% dell’impatto ambientale del consumo EU (Environmental impact of the textiles and clothing industry, European Parliament, 2019). Il 30% dei capi prodotti finisce in discarica e solo l’1% viene riciclato.C'è anche un costo sociale. Nel disastro di Rana Plaza morirono 1129 lavoratori. L'80% dei lavoratori nel settore sono donne, sono sfruttate e lavorano in condizioni non sicure. La sostenibilità è la nuova tendenza. Marchi, blog e piattaforme che rivendicano la loro attenzione a questo tema sono in aumento. Tuttavia, la sostenibilità è un problema complesso. Abbiamo bisogno di fonti affidabili di informazioni complete per non cadere nel semplice Marketing. Alcuni esempi: il termine “biodegradabile”, utilizzato per molti capi composti da filati naturali, può essere fuorviante. Il filato può infatti essere in partenza biodegradabile, ma le successive lavorazioni possono aver eliminato tale caratteristica. Il consumatore finale però leggerà solo lo slogan del brand, rischiando di essere tratto in inganno e pensando erroneamente di acquistare un capo con una logica di economia circolare. L'algoritmo di Cikis tiene conto della ricerca scientifica, del contributo di esperti e di certificati affidabili ed è accessibile a piccoli e grandi marchi. Cikis mira ad accelerare il cambiamento di una delle più grandi industrie del mondo e a confermare la forza dell'Italia, dove la moda rappresenta oltre 78 miliardi di entrate. |
Innovatività e replicabilità | L’algoritmo del test di Cikis è stato sviluppato con il contributo di esperti del settore e tenendo conto della ricerca scientifica e delle certificazioni più affidabili. Analizza l’intera value chain ed è il primo a creare Passaporti di sostenibilità che mostrano in modo intuitivo l’impegno del brand nei 16 punti principali della value chain, promuovendo quindi capi disegnati per essere sostenibili dalla scelta dei materiali al fine vita dei prodotti, in un’ottica circolare. Il consumatore può cercare il logo Cikis sul sito del brand per assicurarsi che sia virtuoso e può approfondire le sue conoscenze sul marchio tramite il Passaporto pubblicato sulla piattaforma Cikis. La possibilità di raccontare l’impegno su tutta la catena produttiva è una novità rispetto alla certificazioni attuali, che analizzano solo alcuni aspetti e generalmente danno solo un logo di conformità, spesso incomprensibile per i consumatori senza competenze tecniche. La difficoltà di comprensione da parte dei consumatori rende molte certificazioni suscettibili di greenwashing: un brand può utilizzare ad esempio la dicitura “biologico” perchè il filato di partenza è tale, omettendo però che le lavorazioni successive non lo sono. Un altro esempio è l’utilizzo del logo GRS per capi che in realtà sono riciclati sono in minima parte. Il Passaporto di Cikis invece, analizzando ogni fase della value chain, premia i brand che hanno un impegno a 360 gradi rispetto a quelli che sono sostenibili solo su un aspetto e sono bravi a raccontarlo. L’attenzione posta su utilizzo di materiale riciclato, durevolezza dei capi e riciclabilità aumenta inoltre la consapevolezza dei brand, che ad esempio spesso mixano i filati rendendoli difficilmente riciclabili. Si ottiene così una maggiore trasparenza, che aiuta anche il consumatore a non sprecare tempo in infinite ricerche e a non farsi ingannare da claim di puro marketing. Il test di Cikis è replicabile anche in altri settori, dal turismo all’alimentazione. Esso infatti analizza la catena del valore, dall’approvvigionamento di materiali al fine vita dei prodotti / all’erogazione dei servizi, un concetto analizzabile in ogni settore. L’obiettivo è quello di stabilire un sistema di standard per il lifestyle sostenibile, ampliando il test a settori come la cosmesi e il design, nei quali è sempre maggiore l’attenzione alla sostenibilità e alla circolarità. |
Impatto dell’innovazione | L'analisi di sostenibilità effettuata sui brand ha ripercussioni positive sull'intera filiera: i brand acquisiscono consapevolezza sulle pratiche che possono migliorare il proprio impatto e di conseguenza chiedono maggior impegno ai propri fornitori e cambiano i prodotti e i servizi acquistati o i propri partner. Un esempio è quello di un brand italiano beta tester che grazie al test ha notato la mancanza di certificazione del tessutoapparentemente riciclato acquistato; il fornitore ha ora iniziato la procedura di certificazione. Un altro brand invece ha acquisito consapevolezza sulla scarsa riciclabilità dei filati usati. Il sistema moda in Italia coinvolge 82000 aziende. I brand sono i più esposti al giudizio dei consumatori e hanno quindi il maggiore incentivo a chiedere maggiore responsabilità ai fornitori; lavorando con i primi quindi Cikis impatta positivamente tutta la filiera. Cikis ha un impatto positivo anche sui consumi: aumenta la trasparenza su cosa significa sostenibilità lungo l'intera value chain, quindi aumenta la consapevolezza dei consumatori sui fattori da considerare prima di fare un acquisto, incentivando acquisti più responsabili. |
Fattori specifici | L’innovazione di Cikis permette di avere un vantaggio competitivo rispetto ai servizi esistenti. Ranking e indici: Cikis richiede documentazione, rendendo l’analisi più affidabile. Il test può essere adattato a collezioni specifiche, con la conseguente possibilità di differenziare tra collezioni più e meno sostenibili e aumentare la trasparenza. Ha uno spirito di dialogo e non giudizio. Certificazioni: Cikis analizza l’intera value chain, a differenza delle certificazioni che analizzano specifici aspetti come materiali e processi chimici. La struttura del Passaporto permette ai brand di raccontare l’impegno su ogni fronte, a differenza dei certificati attuali che utilizzano solo un logo di conformità che spesso non viene compreso dall’utente che non conosce le differenze tra gli standard. Cikis si differenzia dalla concorrenza in tre modi. Affidabilità: l’analisi è basata sull’intera value chain e viene richiesta documentazione. Il Passaporto mostra punti di forza e di miglioramento e aumenta la trasparenza del brand, che è tra i primi 5 obiettivi chiave secondo il 65% dei brand intervistati da McKinsey per The State of Fashion 2019. Accessibilità: il test è adattabile non solo alla grandezza del marchio ma anche a specifiche capsule collection sostenibili, quindi è utilizzabile da brand che hanno appena iniziato il percorso sostenibile. Creazione di dialogo: attraverso la nostra consulenza i brand acquisiscono maggiori strumenti per migliorare il loro impatto ambientale e sociale; inoltre il Passaporto è uno strumento intuitivo che aiuta i brand a comunicare il proprio impegno ai consumatori e dà credibilità poiché emesso da un ente indipendente. Il risultato è che Cikis offre un miglior servizio a brand e utenti, stimola la trasparenza e definisce così nuovi standard di sostenibilità. |
Modello di business | Modello di business B2B. Ricavi: Fee annuale per l’ottenimento e il mantenimento del logo Cikis e del Passaporto di sostenibilità. La fee è variabile in base alla grandezza dell’azienda (370-12.000€). Servizi di consulenza personalizzata (costo medio 5.000€). Aumento del lifetime value: tramite integrazione di blockchain, partecipazione a webinar sul miglioramento dell’impatto ambientale, partecipazione a eventi dei nostri partner, eventuale marketplace dedicato alla moda sostenibile con commissione sul venduto. Obiettivo: economie di scala sull’analisi e la creazione di Passaporti di sostenibilità, aumento del Lifetime Value. |
Fattibilità tecnica e team di sviluppo | L’algoritmo è già stato efficacemente testato su un gruppo di beta tester. Inoltre, se il test è attualmente svolto tramite richiesta di documentazione e un’intervista telefonica, potrà in seguito essere automatizzato (a esclusione della verifica della documentazione), rendendo così possibile ottenere economie di scala. Cikis nasce da un'idea di Serena Moro, 27 anni, da sempre appassionata alle tematiche ambientali. Dopo una doppia laurea in International Management Bocconi - ESADE Serena ha avuto un'esperienza di tre anni presso una grande Tech Company, acquisendo competenze in Sales e Account Management. Ha inoltre acquisito competenze tecniche in ambito sostenibilità grazie a corsi e seminari. Serena è supportata da Silvia Zancarli, course leader MAS Fashion Innovation presso l’Università SUPSI, come startup mentor esterna e da Andrea Dominique Illy, laureata in Environmental studies a New York, per lo sviluppo di partnership. È in corso la ricerca di una figura commerciale full time. |
Politiche di comunicazione | La sensibilizzazione alle tematiche ambientali e sociali è parte integrante del progetto. Tale sensibilizzazione avverrà in due modi. Con i brand, durante l'analisi di sostenibilità. Già durante i primi test è stata infatti riscontrata la difficoltà per i brand di approfondire il tema ambientale e sociale nella sua complessità a causa di carenza di tempo e figure tecniche. L'analisi di sostenibilità è stata e continuerà a essere un'occasione per i brand di capire i propri punti di miglioramento. Con i consumatori finali: le abitudini dei consumatori hanno un impatto fondamentale sull'ambiente. Si pensi ad esempio che raddoppiare il numero di utilizzi dei nostri capi ridurrebbe le emissioni del 44%. Il piano di comunicazione ai consumatori finali prevede quindi la sensibilizzazione ad acquisti e comportamenti consapevoli. Gli strumenti di comunicazione principali saranno blog e social media. Sono previste collaborazioni con diversi esperti, per garantire una visione multidisciplinare. Ad esempio, per trattare il tema delle microplastiche abbiamo coinvolto un divulgatore scientifico e una Fondazione per la tutela del mare. La comunicazione di Cikis non si limita al mondo della moda: all'interno del piano editoriale in fase di progettazione per i prossimi mesi vengono trattati temi relativi al lifestyle sostenibile in generale. Pensiamo infatti che la sostenibilità riguardi ogni aspetto della vita di tutti noi. Cikis partecipa anche a iniziative legate al mondo della sostenibilità e dell’economia circolare. Ad esempio, a ottobre interverrà durante un incontro sulla sostenibilità nel settore moda rivolto a giovani designer milanesi, durante il quale sarà possibile partecipare anche a uno scambio di abiti usati. |
Attori coinvolti | Industria tessile italiana: Cikis mira ad accelerare il cambiamento di una delle più grandi industrie del mondo e a confermare la forza dell'Italia, dove la moda rappresenta oltre 78 miliardi di entrate. La conversione alla sostenibilità è fondamentale affinché l'Italia mantenga la sua importanza nel sistema moda mondiale. Enti che si occupano di certificazione: il nostro intento è quello di promuovere maggiore armonia tra gli standard del settore. Per questo abbiamo intenzione di promuovere le certificazioni più stringenti ed efficaci. Anche se, come spiegato precedentemente, le certificazioni esistenti sono solo parziali e quindi non possono sostituire il lavoro svolto da Cikis, sono comunque un elementofondamentale poiché generalmente prevedono audit annuali; per questo, le certificazioni in possesso dai brand sono uno dei parametri di valutazione adottati da Cikis. Promuovere le più efficaci e stringenti permette di creare un clima collaborativo per l'obiettivo comune di alzare gli standard di sostenibilità del settore. Consumatori: il ruolo di sensibilizzazione svolto da Cikis è fondamentale poichè i consumatori, orientandosi verso scelte più sostenibili, incentivano l’industria ad adattarsi di conseguenza. |
Certificazioni | In corso di attivazione: certificazione “zero emission website” a seguito di compensazione emissioni per la gestione del sito. |