LogoBlue Eco Line
Società benefit: no
Start up: Start up iscritta al registro delle imprese
Sito web:www.blueecoline.com
CittàFirenze
SettoreRecupero plastiche - Economia circolare - Salvaguardia ambientale
Età rappresentante legale: 25
ProgettistaLorenzo Lubrano Lavadera
TemaAgricoltura e Filiere Agro-alimentari
Descrizione

"Il progetto River Cleaner, è costituito dallo studio e sviluppo di un impianto atto alla raccolta dei rifiuti fluviali, con particolare attenzione alle macro-plastiche. Il sistema ha come obiettivi l’efficienza, l’integrabilità in qualsiasi contesto urbano ed extra-urbano, l’ecosostenibilità ed i ridotti costi di gestione e di installazione per l’ente utilizzatore. Si tratta di un impianto, sito su un argine del fiume, che consenta la raccolta dei rifiuti in maniera completamente automatizzata ed il loro trasporto al piano stradale, cosicché possano essere indirizzati allo smaltimento, con i regolari mezzi già a disposizione delle aziende addette alla gestione dei rifiuti urbani ed extra-urbani. Lo scopo dell’impianto è quello di contrastare efficacemente l’inquinamento marino dovuto alle plastiche, agendo prima che queste siano disperse in mare, in modo economico, sostenibile e consentendone il corretto avvio al riciclo. Il nostro obiettivo è quindi quello di responsabilizzare ogni territorio così che possa occuparsi anche dei rifiuti fluviali che produce, così da tutelare gli ambienti marini e le attività economiche derivanti da questi. Se ogni città che abbia un contributo significativo su un fiume, si occupasse anche dei propri rifiuti fluviali, sarebbe possibile prevenire sistematicamente l'inquinamento marino da plastiche.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, il sistema è costituito da:

  • una barriera flottante che permetta di intercettare i rifiuti transitanti nell’alveo del fiume;
  • una struttura rigida, solidale con l’argine, nella quale vengono convogliati i rifiuti;
  • un nastro trasportatore, che effettui il trasporto dei rifiuti dal pelo libero dell’acqua al piano stradale;
  • un sifone idraulico, nel quale se la zona di installazione lo consente, è allocata una turbina idraulica;
  • un sistema di paratie mobili;
  • un argano di tiro;
  • un sistema di movimentazione dei cassoni di raccolta;
  • un vano tecnico nel quale trovano alloggio i sistemi di gestione e controllo e i sistemi di conversione dell’energia elettrica;

L’impianto è gestito in locale da un PLC che, in funzione delle condizioni ambientali, adatta la configurazione del sistema stesso, in modo tale da poter controllare la maggior superficie di fiume, senza mettere a rischio la struttura o creare ostruzioni nell’alveo. Questo è reso possibile dall’acquisizione dei dati provenienti dai sensori dislocati nei diversi attuatori. Una volta che il cassone di stoccaggio temporaneo in riempimento risulta pieno, il sistema di controllo interconnesso con l’ambiente urbano, esegue il cambio del cassone ed invia un messaggio di segnalazione all’azienda di raccolta rifiuti locale, così che questa possa intervenire depositando un cassone vuoto e ritirando quello pieno. Oltre al sistema di controllo e gestione locale, ogni impianto è controllabile da remoto. Questa caratteristica risulta fondamentale per poter monitorare gli impianti dislocati sul territorio, ed avere così la possibilità di comandare gli attuatori, esaminare ed eseguire diagnostiche preliminari sul sistema in real time e senza il necessario intervento di operatori. Nel momento in cui la risoluzione dei problemi da remoto non dovesse essere sufficiente, il supervisore degli impianti, ha la possibilità di contattare la squadra di manutenzione presente sul territorio per un tempestivo intervento. Tali squadre di manutenzione potranno essere composte da operai ed ingegneri locali, che avranno sostenuto appositi corsi di formazione per la manutenzione ordinaria degli impianti. Per poter concretamente arrivare a questo obiettivo, la Blue Eco Line propone delle soluzioni strutturate che possano essere facilmente accettabili in termini economici dalla clientela, questo ha portato alla scelta di realizzare un impianto di raccolta automatizzato e con un sistema di gestione e controllo telegestibile."

Impatto ambientale"Secondo recenti stime, l’Europa, il secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina, riversa in mare ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche. Il suo principale serbatoio è proprio il Mediterraneo che rischia di trasformarsi in una vera “trappola di plastica”. I grandi pezzi di plastica feriscono, strangolano e causano spesso la morte di animali, incluse specie protette e a rischio come le tartarughe marine. L’80% di tutta questa plastica proviene da fonti terrestri e solamente il 20% da fonti marine (come pesca, acquacoltura e trasporto navale). Sulle coste del Mediterraneo vivono 150 milioni di persone, che producono tra i maggiori quantitativi di rifiuti solidi urbani pro capite, tra i 208 e i 760 kg l’anno. Gli oltre 200 milioni di turisti che ogni anno visitano il Mediterraneo generano un aumento del 40% dell’inquinamento estivo da plastica . La presenza di intense attività umane nelle città e lungo le zone costiere, il vento, le correnti sono tutti fattori che influenzano fortemente la dispersione di plastica in mare. A questi si aggiungono i rifiuti portati da fiumi che sfociano in mare dopo aver attraversato aree densamente popolate. Il mar Mediterraneo è un bacino semi-chiuso e influenzato da intense attività umane, caratteristiche che lo rendono uno tra i mari più a rischio del mondo per l’inquinamento da plastica, che si accumula in grandi quantità e vi permane per lunghi periodi di tempo, sminuzzandosi in particelle sempre più piccole e insidiose. River Cleaner si propone di contrastare il progressivo aumento delle plastiche nei nostri mari, al fine di tutelare e salvaguardare la fauna e la flora presente. L’impianto, grazie alla presenza di sistemi di generazione, quali turbina idraulica (dove possibile) o pannelli solari, riuscirà a coprire il proprio fabbisogno energetico, risultando così un sistema ad emissioni 0. Inoltre essendo progettato in modo tale da integrarsi nell’ambiente circostante, non creerà impatti visivi di rilievo."
Innovatività e replicabilità"Il progetto prevedendo la brevettabilità, si propone come soluzione innovativa per il problema legato alla raccolta di rifiuti plastici inquinanti trasportati dai regolari corsi d’acqua. Il sistema viene considerato innovativo in quanto tende a integrarsi nelle realtà urbane ed extraurbane, andando così ad intercettare i rifiuti prima che siano dispersi in mare. Questa soluzione permette di avere dei sistemi di pulizia che agiscano a ciclo continuo in completa autonomia, mantenendo costi inferiori rispetto alle soluzioni attualmente proposte dal mercato. Il risultato può essere ottenuto grazie all’installazione di impianti automatizzati che non prevedano l’intervento umano per il loro funzionamento. Il sistema sarà inoltre integrato nella realtà di gestione dei rifiuti urbani tramite un sistema di telegestione che avviserà i servizi locali della necessità di andare a prelevare i rifiuti estratti dal fiume. Questi rifiuti saranno presentati all’azienda addetta alla raccolta, nelle forme che meglio si adattino ai loro mezzi, ciò consente ad ogni azienda di raccolta, di non dover modificare il proprio parco mezzi per poter includere all’interno dei loro processi, i rifiuti derivanti da questo impianto. Il progetto River Cleaner, essendo installabile in qualsiasi corso d’acqua che abbia un regime minimo, ha delle ottime capacità di replicabilità. L’intero sistema di gestione e controllo da remoto, unito alla possibilità di identificare tecnici per il pronto intervento, direttamente sul territorio, permettono a questo sistema di essere esportato e replicato in qualsiasi paese."
Impatto dell’innovazione"L’inquinamento da plastica costituisce una grave minaccia per importanti settori economici del Mediterraneo, soprattutto la pesca e il turismo. Secondo alcune stime infatti, la presenza di plastica determina, minori catture (e quindi minori entrate), danni alle imbarcazioni e agli attrezzi da pesca, riduzione della domanda da parte dei consumatori (preoccupati dalla presenza di plastica nelle carni del pesce), e costa al settore della pesca dell’Unione Europea circa 61, 7 milioni di euro l’anno. Spiagge e porti sporchi inoltre scoraggiano il turismo, determinando la perdita di posti di lavoro e ingenti costi di pulizia. Proiezioni affermano che continuando con questo trend, nel 2025 si avrà in mare una tonnellata di plastica, per ogni tonnellata di pesce, mentre nel 2050, il rapporto sarà di 3:1. River Cleaner si propone di contrastare il fenomeno del progressivo inquinamento da plastica dei nostri mari, creando soluzioni strutturate ed un indotto di lavoratori, dedicati, direttamente o indirettamente, allo specifico problema."
Fattori specifici

"Ad oggi, non esistono soluzioni strutturate per affrontare il problema delle macroplastiche negli oceani. La Blue Eco Line è la prima startup che propone la realizzazione di un impianto posizionato sull’argine di un fiume, il cui compito sia quello di intercettare i rifiuti plastici che vi transitano e trasferirli al piano stradale, cosicché possano essere avviate al riciclo. Le poche soluzioni realizzative fino ad ora adottate a livello mondiale, consistono perlopiù nell’utilizzo di imbarcazioni o natanti che effettuino la raccolta all’interno del corso fluviale.

Queste metodologie comportano:

  1. la necessità di acquistare una flotta di imbarcazioni adatte alla mansione;
  2. la necessità di utilizzare mezzi addetti al trasferimento dei rifiuti dall’imbarcazione al suolo stradale;
  3. la possibilità di raccolta limitata esclusivamente a tratti del fiume navigabili;
  4. la necessità di formare personale altamente qualificato;
  5. la possibilità di effettuare la raccolta in alcune fasce orarie del giorno;
  6. la possibilità di effettuare la raccolta esclusivamente in condizioni di quiete delle acque, in modo tale da non mettere a rischio l’incolumità degli operatori;

Con l’utilizzo del sistema River Cleaner:

  • si limita l’impiego di risorse umane alla monitorizzazione e gestione da remoto, consentendo così di avere un impianto più efficiente, con ridotti costi di esercizio;
  • Permette di evitare l’invio nel corso d’acqua di operatori per effettuare la raccolta, sollevando l’ente dal doversi fornire di una flotta di mezzi fluviali e dal dover assumere e formare operatori per quello specifico compito;
  • Essendo il compito di gestione e controllo, affidato ad un PLC, l’impianto può operare in qualsiasi orario (24/24 7/7) ed in qualsiasi condizione di piena, senza mettere a rischio alcun operatore;
  • Lo stoccaggio dei rifiuti (in container scarrabili) permette alle aziende di raccolta, di poter facilmente inserire i rifiuti fluviali all’interno del loro sistema di gestione, senza costringerle a dover effettuare investimenti per adeguare il proprio parco mezzi a questa necessità;
  • La presenza della turbina idraulica consente di immettere energia in rete.

Questo comporta due significativi vantaggi, il primo consiste nel rendere l’intero impianto ecosostenibile ed a emissioni 0. Il secondo, economicamente più rilevante per il beneficiario dell’impianto, risiede nel fatto che immettendo energia in rete, è possibile stipulare un contratto con il gestore elettrico, il quale remunera ogni KW/h prodotto, avendo così la possibilità di un ammortamento del costo negli anni."

Modello di business"Il modello di business sviluppato da Blue Eco Line prevede la vendita di un “pacchetto” contenente: i progetti dell’impianto (opere Civili, Meccaniche ed Elettriche) Il software di controllo del sistema Il quadro PLC cablato Il contratto di assistenza e gestione da remoto"
Fattibilità tecnica e team di sviluppo

La fattibilità tecnica del sistema è stata al momento dimostrata in vasche fluviali di test, dove è emersa l’efficacia del metodo di intercettazione dei rifiuti plastici e del loro trasporto fino al piano stradale.
Tuttavia tali prove non sono completamente esaustive, al fine di valutare correttamente le dinamiche del fenomeno, risulta necessario eseguire dei test su un impianto pilota.
In questo modo, sarà possibile eliminare le inesattezze legate a rapporti di scala e testare il sistema in condizioni fluidodinamiche reali.

Al fine di avviare un impianto pilota, la Startup Blue Eco Line, ha stabilito delle collaborazioni con i Consorzi di Bonifica di Toscana così da identificare un sito plausibile e procedere auspicabilmente con la costruzione del sistema.

Al momento, il team di Blue Eco Line è composto da 5 persone di età compresa tra i 22 e 25 anni.

  • Lorenzo Lubrano Lavadera - Maturità di Perito elettrotecnico conseguita presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale Leonardo da Vinci Firenze, Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica conseguita presso l’Università degli Studi di Firenze, attualmente iscritto alla Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica e dell’Automazione presso l’Università degli Studi di Firenze.
    "L'inventore del progetto, responsabile della Produzione e Gestione degli impianti industriali meccanici, si occupa di disegnare e progettare soluzioni applicative per l’impianto. Lorenzo è un ingegnere meccanico, cresciuto con una una profonda passione per il mare; River Cleaner gli ha dato l’opportunità di impegnarsi nel preservare la salute degli ambienti marini."
  • Olimpia Rossi - Maturità conseguita presso Istituto Machiavelli Capponi indirizzo Linguistico Internazionale, laureata presso Università degli Studi di Firenze nella Scuola di Scienze Politiche.
    "Responsabile del marketing, ricerca, determina, esamina e valuta la domanda di un prodotto al fine di incrementarla sviluppando campagne e strategie promozionali indirizzate ad un determinato pubblico."
  • Alberto Luckenbach - Maturità di Perito elettrotecnico conseguita presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale Leonardo da Vinci Firenze
    "Responsabile della progettazione e realizzazione degli impianti elettrici e di automazione. Alberto è un perito elettrotecnico a cui piacciono le sfide e che predilige soluzioni innovative e all’avanguardia per problemi complessi e di difficile risoluzione."
  • Camilla Cantiani - Maturità conseguita presso Istituto Machiavelli Capponi indirizzo Scientifico Internazionale, attualmente iscritta alla Laurea Triennale in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Firenze
    "Responsabile della progettazione e gestione degli aspetti informatici necessari alle infrastrutture di controllo e all’elaborazione delle informazioni. Camilla, si occupa dello sviluppo di applicativi software."
  • Michael Mugnai - Maturità di Perito Informatico conseguita presso l’Istituto Tecnico Commerciale Alessandro Volta di Bagno a Ripoli, Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica conseguita presso l’Università degli Studi di Firenze, attualmente iscritto alla Laurea Magistrale in Robotica e Automazione presso l’Università degli Studi di Pisa
    "Con una passione per l’elettronica e l’informatica fin dalla tenera età, Michael vuole impiegare la robotica per rendere il mondo un posto migliore."
Politiche di comunicazione"Individuazione del pubblico: Dopo un’attenta analisi abbiamo individuati il nostro utente tipo, é giovane ha un eta compresa tra i 18 e 49 anni, senza una grande differenziazione tra uomo e donna. Il 62% dei follower sono uomini mediamente tra i 18 e i 44 ed il 37% sono donne dai 18-54 I nostri follower sono per il 97% italiani I nostri utenti tipo hanno una spiccata attenzione al green, alla differenziata e all’ambiente in generale. Sono bene informati amano la vita all’aria aperta, il mare e le creature che vi abitano per questo intendono preservarlo. Obiettivi della comunicazione: Attraverso la comunicazione sui social ci proponiamo di avviare un’opera di engagement della popolazione nel suo complesso per aumentare l’awareness sull’urgenza del problema legato all’inquinamento da plastica. Lavorare sullo share del nostro progetto permetterà di raggiungere tre obbiettivi principali: Invitare un numero sempre maggiore di cittadini ad avere comportamenti più ecosostenibili Mantenere il pubblico aggiornato sui progressi del progetto, con il tentativo di fidelizzare i nostri follower che, imparando a conoscereci come persone, ragazzi giovani ed universitari, vedano in noi un simbolo del prendere l’iniziativa e mettersi in gioco nel provare a migliorare il mondo che ci circonda. Riuscire inoltre ad ottenere un seguito importante, ci permetterebbe di avere più appeal per grandi aziende private che, per immagine, potrebbero essere interessate a sponsorizzare il progetto. Definizione del messaggio: Per raggiungere il primo obiettivo e quindi promuovere un atteggiamento sostenibile, dedichiamo una giornata della settimana a pubblicare tips per l’utilizzo di una minor quantità di plastica, associate ad articoli che supportino con dati scientifici, la necessità di un cambio di rotta da parte della popolazione. Per il secondo obiettivo, punteremo a coinvolgere i nostri follower, tenendoli aggiornati su tutte le fasi di sviluppo della startup, mediante post di aggiornamento settimanale al fine di renderli partecipi del cambiamento in atto."
Attori coinvolti"La pubblica amministrazione costituisce il nostro interlocutore principale in quanto rappresenta il cliente finale dell’impianto. In particolare, all’interno della pubblica amministrazione, abbiamo identificato i Consorzi di Bonifica regionali come i migliori attori a cui rivolgersi. Essendo questi i principali organi addetti alla salvaguardia e manutenzione dei reticoli idrografici, ci consentirebbero una semplificazione delle procedure di installazione e agirebbero da ‘’cassa di risonanza’’ per l’iniziativa."
Certificazioni"Incubazione nel Programma Hubble” Programma di accelerazione proposto da Nana Bianca, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione per la Ricerca e Innovazione Università degli Studi di Firenze “Premio Buone Pratiche Per L’innovazione 2019” consegnato da Angelo Gentili, Legambiente durante l’Evento Festambiente"