LogoVegea S.R.L.
Società benefit: si
Start up: Start up iscritta al registro delle imprese
Sito web:www.vegeacompany.com
CittàBergamo (Bergamo)
SettoreTessile-Chimco
Età rappresentante legale: 34
ProgettistaFrancesco Merlino
TemaEconomia circolare
DescrizioneVegea è una start-up innovativa con base a Milano (Italia) che propone un’innovazione rivoluzionaria per affrontare e risolvere una serie di problemi industriali e ambientali causati dall’industria tessile. Vegea è stata fondata dall’unione delle idee e delle competenze di due imprenditori: Gianpiero Tessitore, architetto ed eco-designer, che ha portato la sua esperienza nell’uso di materiali sostenibili nei settori della moda e del design, e Francesco Merlino, chimico, che collaborando con le Università e i Centri di Ricerca, ha scoperto che la vinaccia è la materia prima vegetale perfetta per essere trasformata in un tessuto spalmato bio-based. Le principali attività dell’azienda includono: analisi delle filiere agro-industriali locali per lo sviluppo di nuovi modelli di economia circolare, analisi di biomassa e caratterizzazione di biopolimeri per lo sviluppo di materiali eco-compatibili, e lo sviluppo di tecnologie d’innovazione per la creazione di prodotti bio-based. Il modello di economia adottato da Vegea, rappresenta la soluzione alle sfide derivanti dall’attuale modello lineare che sta diventando ogni giorno più insostenibile, inefficiente e costoso in quanto coinvolge l’utilizzo di fonti non rinnovabili. Vegea, con il progetto VegeaTextile, ha creato un nuovo processo ecologico per trasformare i rifiuti dell’industria vinicola in tessuti spalmati a basso impatto ambientale per il settore della moda, dell’arredamento, automobilistico e del packaging. I tessuti ottenuti con tale processo sono caratterizzati da proprietà fisiche, meccaniche ed estetiche equivalenti sia alla pelle sintetica che a pelle di derivazione animale. Con questa innovazione, Vegea si pone l'obiettivo di affrontare il problema derivante dalla crescente domanda dell’industria tessile, con la produzione di soluzioni caratterizzate da una maggiore sostenibilità. Vegea ha creato un modello di economia circolare, basato sul riutilizzo della vinaccia, prodotto di scarto del processo di vinificazione, che attualmente viene smaltita tramite impianti di incenerimento. Nel processo produttivo di Vegea, le diverse componenti della vinaccia vengono trasformate in due componenti: i polioli e una farina, i quali una volta purificati tramite processi chimici e fisici permettono di produrre tessuti bio-based. La produzione di tali componenti prevede l’utilizzo di quantità minime di composti chimici, anch’essi per la maggior parte derivati da risorse rinnovabili. Il progetto VegeaTextile garantisce quindi, un incremento complessivo della sostenibilità rispetto ai tradizionali processi di produzione della pelle, sia per la natura rinnovabile della materia prima, sia per il processo di produzione, il quale è notevolmente meno inquinante rispetto ai processi convenzionali.
Impatto ambientaleL’idea di Vegea si basa su due aspetti fondamentali: aumentare la sostenibilità del settore tessile e della moda ma anche di contribuire al crescente movimento di valorizzazione dei rifiuti agro-industriali con il fine di sostituire il petrolio come materia prima per l’industria chimica. Ogni anno vengono utilizzati circa 17 milioni di barili di petrolio per la produzione di pelle sintetica. In Vegea il petrolio è stato sostituito con una materia prima rinnovabile ed ecologica. Simultaneamente, ogni anno circa 1,3 milioni di tonnellate di vinacce (il 10% del totale) vengono versate irregolarmente nei terreni degli agricoltori che possiedono piccoli vigneti e che non possono sostenere i costi derivanti dal trasporto e dalla distribuzione delle vinacce. Vegea riutilizza tale materiale per un processo che non prevede la produzione di rifiuti. Per il primo anno di attività, è stata stimata una produzione di circa 1 milione di m2 di tessuto evitando così l'incenerimento di 2000 tonnellate di vinacce e conseguente emissione di 3000 tonnellate di CO2 e di altri gas inclusi metalli pesanti.Il processo di produzione di VegeaTextile può essere facilmente classificata come “a basso impatto ambientale” in quanto usa quantità minime di reagenti chimici, evitando la produzione di scarti.
Innovatività e replicabilitàVegeaTextile è un tessuto spalmato, ottenuto tramite un innovativo processo produttivo, che permette di creare un materiale ecosostenibile tramite l’unione di due settori molto importanti in Italia, quali la moda e il vino. Tramite tale progetto, è stato quindi possibile creare tessuti spalmati di natura ecologica che si basano sul riutilizzo di prodotti di scarto che altrimenti sarebbero destinati all’incenerimento. Quello prodotto da Vegea è un tessuto di natura non petrolchimica, “cruelty-free”, caratterizzato da eccellenti caratteristiche tecniche, quali resistenza all’abrasione e buona resistenza all’esposizione alla luce che gli permettono di avere un’alta competitività rispetto ai prodotti attualmente presenti sul mercato quali pelli sintetiche e pelli di origine animale. La sua produzione prevede un processo con basso impatto ambientale, in quanto si basa sull’utilizzo di materie chimiche derivanti da risorse rinnovabili e non causa emissioni di VOC (Composti Organici Volatili). Il processo produttivo sviluppato da Vegea è tutelato da un punto di vista legate grazie a due brevetti depositati presso l’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), che ne garantiscono anche la replicabilità industriale. La solidità del processo produttivo è inoltre garantita grazie alla partnership sviluppata con due importanti aziende Italiane che forniscono la materia prima, quale la vinaccia, e il supporto industriale per la produzione dei tessuti. La fornitura della materia prima non rappresenta un problema per Vegea, in quanto secondo un’indagine sulla produzione vitivinicola mondiale è stato evidenziato che dai 26 miliardi di litri di vino prodotti in tutto il mondo ogni anno, vengono ottenuti circa 7 miliardi di Kg di vinaccia, che garantiscono a VEGEA un potenziale di 2,6 miliardi di metri quadri di tessuto ogni anno. L’Italia insieme a Spagna e Francia, è uno dei maggiori paesi produttori di vino (l’Italia da sola produce circa il 18% della produzione globale di vino), rappresentando quindi il paese perfetto dove sviluppare il progetto VegeaTextile. Prendendo in considerazione le vinacce prodotte in Italia ogni anno Vegea, potenzialmente, potrebbe produrre fino a 450 milioni di metri quadrati di tessuto. Per i prossimi 5 anni Vegea si pone l’obiettivo di trasformare un decimo della produzione globale di pelletteria in produzione di VegeaTextile concedendo in licenza la tecnologia alle aziende che attualmente producono pelle sintetica.
Impatto dell’innovazioneVegea propone una forte alternativa alla produzione di pelle sintetica e di origine animale portando i produttori a puntare di più su tessuti bio-based che prevedono la riduzione al minimo dell’uso di prodotti chimici derivanti dal petrolio e dai loro impianti produttivi. Tale progetto avrà quindi effetto su entrambi i lati della catena produttiva, da una parte andando a creare nuovi rivali alla filiera della pelle sintetica ed animale e dell’altra andando a riutilizzare scarti dell’industria vitivinicola che altrimenti sarebbero inviati ad impianti di incenerimento (secondo la legge vigente) andando così ad aumentare il loro impatto ambientale. La legge italiana regolamenta lo smaltimento delle vinacce anche secondo usi alternativi incluso il loro utilizzo come fertilizzanti per il trattamento dei suoli coltivati. Visto l’ingente quantità di vino e conseguente vinaccia prodotta nel mondo e in particolare in Italia ogni anno, l’uso della stessa come materia prima non rappresenta un problema per Vegea che invece può rappresentare una soluzione al problema del suo smaltimento.
Fattori specificiVegeaTextile permette il riutilizzo di un materiale di scarto, le vinacce, per la produzione di tessuti spalmati riducendo al minimo l’uso di prodotti chimici derivati dalla lavorazione del petrolio. In tal modo Vegea non solo riduce l’impatto ambientale derivante dallo smaltimento delle vinacce, le quali devono essere incenerite per legge, ma evita inoltre l’utilizzo e la produzione di prodotti nocivi per l’uomo e l’ecosistema. Il processo produttivo che utilizza Vegea infatti, utilizza metodi che si basano sul trattamento idrotermico della matrice vitivinicola per ottenere un composto che aumenta per caratteristiche fisiche e meccaniche del tessuto finale. In tal modo, è stato possibile applicare una tecnica preesistente in modo innovativo, riducendo quindi notevolmente l’impatto ambientale che, la produzione di pelle sintetica e di origine animale, ha tutt’ora.
Modello di businessIl modello di business di Vegea è un “B2B”, che ha lo scopo di vendere i suoi prodotti ai brands del fashion, dell’arredamento, dell’automotive e del packaging. La domanda per materiali in pelle “green” e “cruelty-free” sta aumentando e ci si aspetta che continuerà a crescere nei prossimi anni. Le campagne di marketing sviluppate da Vegea e i premi ottenuti fino ad ora hanno permesso la creazione di contatti con diversi brands evidenziando il punto di forza comunicativo di VegeaTextile, quale la capacità di combinare l’industria del fashion e del vino entrambi riconosciuti a livello mondiale come icone del made in Italy. Con il progetto VegeaTextile è stato posto l'obiettivo di arrivare alla piena industrializzazione del processo entro il 2022 raggiungendo una produttività di 4,5 milioni di metri quadrati l’anno, raggiungendo un obiettivo di business di 8,64 milioni di euro di profitto netto in 4 anni di commercializzazione.
Fattibilità tecnica e team di sviluppoVegea per la produzione utilizza impianti industriali già esistenti e, per scalare il processo non solo in Italia ma anche in altri paesi, si pone l’obiettivo di concedere in licenza la tecnologia sviluppata. Internamente all’azienda è presente personale con capacità tecniche e commerciali ma per il futuro sarà necessario l’ampliamento del team con altre figure finanziare e commerciali. Attualmente il team di Vegea è composto da quattro figure quali: Gianpiero Tessitore: Proprietario e CEO. Laureato in Architettura all’Università di Milano (Italia). Architetto esperto nel campo dell’eco-design e dei materiali innovativi, con 12 anni di esperienza nella bio-architettura e progetti di arredamento eco-sostenibili. Per 10 anni ha coordinato un team di otto architetti con il ruolo di responsabile del design architettonico. Ha inoltre lavorato come consulente presso il Museo della Triennale di Milano per eventi riguardanti l’eco-sostenibilità nelle industrie di Fashion & Design. Gianpiero Tessitore è stato anche parte attiva del movimento globale della Fashion Revolution supportante il fashion sostenibile ed etico. All’interno di Vegea svolge il ruolo di responsabile del coordinamento e della pianificazione delle attività e degli studi di tutte le possibili applicazioni inclusi abbigliamento, arredamento. Francesco Merlino: Proprietario e CEO. Laureato in Chimica Industriale all’Università di Messina (Italia). Manager specializzato in chimica industriale, chimica dei nuovi materiali e analisi ambientali, ha lavorato per più di cinque anni come consulente tecnico ambientale principalmente per aziende industriali con esperienza nella valutazione dell’impatto ambientale. Ha inoltre lavorato con distillerie industriali per lo sviluppo di progetti innovativi per il recupero e riutilizzo degli scarti di produzione. I suoi campi di specializzazione comprendono la consulenza ambientale, la chimica analitica, la conformità e il management ambientale, lo sviluppo sostenibile e le tecnologie verdi e degli scarti. In Vegea è responsabile della direzione tecnica, gestendo le attività di R&D e dello sviluppo del processo produttivo.Valentina Longobardo: Specialista Amministrativa e Business development. Laureata in Legge all’Università di Napoli (Italia). Laura Girolomoni: Specialista di progetto R&D. Laureata in Biotecnologie Agro-Alimentari all’Università di Verona (Italia) successivamente ha conseguito PhD in Biotecnologie presso la medesima Istituzione. Ha lavorato per 5 anni nel campo delle biotecnologie verdi con particolare attenzione all’utilizzo di microalghe per la produzione di biocombustibili e di molecole ad alto valore aggiunto quali carotenoidi o derivati degli stessi. In seguito al dottorato ha lavorato come post-doc presso l’Università di Verona alternando con dei periodi di lavoro all’estero presso altri enti di Ricerca. Esperta nel campo della biochimica, biologia e microbiologia, ha all’attivo cinque articoli pubblicati su riviste internazionali e negli anni ha partecipato a decine di congressi scientifici presso i quali ha presentato i risultati del suo lavoro. Presso Vegea si occupa della scrittura e gestione dei progetti di ricerca.
Politiche di comunicazioneVegea è parte attiva nel movimento globale e no-profit della Fashion Revolution, campagna che si propone di portare una riforma sistematica del settore della moda. In particolare, pone attenzione sulla necessità di una maggior trasparenza della catena di approvvigionamento della stessa, sia sul piano ambientale che su quello sociale, con l’obiettivo di aumentare la protezione della salute dei lavoratori e il rispetto di un salario dignitoso. Tale movimento è presente in oltre 100 paesi in tutto il mondo ed ha designato il Fashion Revolution Day per l’anniversario del disastrato di Rana Plaza in Bangladesh. Dal 2014 milioni di persone in tutto il mondo hanno inviato marchi per rispondere alla domanda “Who made my clothes” creando un hashtag di tendenza sul portale di twitter. Vegea sta cercando di contribuire a questo cambiamento partecipando a cluster di innovazione locali e globali. In particolare Vegea è parte della community del Climate-KIC, programma di accelerazione di impresa gestito da Aster come partner dell’iniziativa europea Knowledge Innovation Community on Climate Change Climate-KIC, promossa dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT). Tale community si pone la sfida del “low-carbon” e del cambiamento climatico operando su tre macro aree d’attività - Innovazione, Educazione e Imprenditoria – coinvolgendo università, enti di ricerca, imprese, ONG e amministrazioni regionali e locali. Attualmente la community di Climate-KIC è composta da più di 200 membri facenti riferimento a diverse succursali presenti sul territorio nazionale.
Attori coinvoltiVegea attualmente collabora con importanti brands nel settore della moda, quale H&M, e dell’automotive, quale Bentley per l’utilizzo di tessuti VegeaTextile per i loro prodotti. Vegea si pone l'obiettivo di provare ad educare diversi attori della supply chain partendo dai piccoli produttori agricoli fino ai grandi marchi che utilizzano tessuti spalmati, puntando ad un’economia più verde.
CertificazioniVegea ha ricevuto il “Seal of Excellence” da parte della comunità europea in merito allo SME-Instrument Phase 2 di Horizon 2020. Tale riconoscimento è un certificato di qualità che viene assegnato ai progetti presentati giudicati meritevoli di finanziamento ma che non sono stati finanziati a causa dei limiti di budget.