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Applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) nell’analisi della riduzione dell’impatto ambientale associato al riutilizzo di beni usati.
Sito web:www.mercatinousato.com
CittàVerona
Settoreservizi
Attività dell'impresaOpera nel settore dell’intermediazione dell’usato tramite una rete in franchising con 185 punti vendita. Il suo sistema virtuoso consente a due soggetti diversi un’azione di guadagno (chi vende espone gratis il proprio usato) e una di risparmio (chi compra lo fa a prezzi inferiori a quelli di mercato), nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
ProgettistaMercatino SRL in partenariato con il Centro di Ricerca Economica e Sociale Occhio del Riciclone (Roma e Messico), l’Università Leiden (Olanda), l’Università La Sapienza (Roma) e l’Università Sant’Anna di Pisa
Innovazionedi sistema
DescrizioneIl riuso di materiali e beni comporta il reinserimento all’interno della sfera economica di prodotti che altrimenti sarebbero destinati alla gestione dei rifiuti. Il riutilizzo tende quindi a far sì che la vita utile di un prodotto sia estesa rispetto al periodo di utilizzo del ‘primo acquirente’. Con ‘primo acquirente’ si intende il compratore del bene nuovo, che è quindi il primo in scala temporale ad usufruire della funzionalità del bene. La filiera del riutilizzo ha quindi il compito di sottrarre allo smaltimento il bene usato e di reinserirlo nella sfera economica, in maniera tale che il bene possa esercitare ancora una volta la sua funzione, sostituendo quindi l’acquisto di un corrispettivo bene nuovo. Ne risulta quindi che, a parità di funzione del bene, ci siano due sistemi da confrontare, da un lato il bene nuovo che deve essere prodotto, trasportato, utilizzato e poi smaltito; dall’altra il bene usato che dopo aver finito la propria vita di utilizzo presso un consumatore deve essere consegnato a punti vendita dell’usato. La differenza tra il primo sistema (bene nuovo) e il secondo (bene usato) rappresenta la riduzione dell’impatto ambientale conseguente all’acquisto di un bene usato. Tale riduzione è quantificata attraverso la determinazione di coefficienti di impatto (impatto sulla salute umana, impatto sugli ecosistemi, consumo di risorse e emissioni di gas serra) specifici per ogni classe di prodotto. Quanto appena descritto è l’obiettivo ultimo del seguente progetto innovativo. Nel 2013 la Mercatino SRL, in partenariato con il Centro di Ricerca Economica e Sociale Occhio del Riciclone (Roma e Messico), l’Università Leiden (Olanda), l’Università La Sapienza (Roma) e l’Università Sant’Anna di Pisa, ha calcolato i coefficienti di misurazione degli impatti ambientali dei beni riutilizzati. Lo studio è stato realizzato grazie alla sinergia tra la Mercatino (che ha messo a disposizione i suoi database e rilevato a campione il peso degli oggetti), ricercatori di Occhio del Riciclone ed accademici esperti di economia ed analisi di impatto ambientale. Coefficienti di impatto sono stati quindi determinati per prodotti tipo, selezionati in funzione della loro capacità di rappresentare adeguatamente l’ampia gamma di beni e materiali che contraddistingue le varie sottocategorie merceologiche applicate alla catalogazione dei prodotti usati che attraversano i punti vendita Mercatino. La metodologia utilizzata in questo progetto si compone di diverse fasi. Innanzitutto si è proceduto con l’analisi dei flussi di vendita a partire da una estensiva base dati della Mercatino Srl che ha consentito di analizzare le performance di vendita annuali relative al quinquennio 2008-2012. Le vendite dei beni sono state registrate in punti vendita campione dislocati sul territorio nazionale nelle varie regioni italiane. Nella seconda fase, a ogni sottocategoria è stato associato un prodotto di riferimento in grado di rappresentare il più possibile l’estrema varietà di beni ad essa potenzialmente riconducibili. Tale operazione ha richiesto quindi l’analisi materiale dei prodotti appartenenti a ciascuna sottocategoria. In seguito di tutti i materiali utilizzati si è estratto un comune mix di materie prime che hanno definito il bene di riferimento. Per quanto riguarda la definizione del peso attribuito al bene di riferimento, si è proceduti assegnando una media dei pesi rilevati presso i punti vendita di Mercatino attraverso un’analisi a campione. Si è quindi assunto che il bene nuovo, che equivale al bene sostituito, abbia le stesse caratteristiche definite nel bene di riferimento. La fase finale è stata l’analisi del ciclo di vita per ciascuno di essi. In tal modo si è potuto definire l’impatto ambientale associato a ogni bene di riferimento. In particolare l’analisi del ciclo di vita ha consentito di determinare specifici coefficienti (impatto sulla salute umana, impatto sugli ecosistemi, consumo di risorse e emissioni di gas serra) in grado di quantificare l’impatto ambientale evitato in conseguenza dell’acquisto di un bene usato. La metodologia sviluppata ha consentito di disporre per ogni prodotto acquisito in conto vendita, un set di coefficienti che implementati nel software gestionale di Mercatino, rendendo possibile il conteggio degli effetti ambientali del riuso. Tale informazione viene impiegata in azioni di comunicazione rivolte alla propria clientela, in particolare in fase di emissione di fattura: i clienti avranno a disposizione una quantificazione degli impatti ambientali positivi legati al riuso del bene usato. Questo progetto ha consentito alla Mercatino SRL di disporre di coefficienti di misurazione degli impatti ambientali dei beni venduti, generando indici utilizzabili nella operazioni di marketing e accreditando l’azienda in ambienti selezionati (accademici, istituzionali e nel settore ambientale) come co-sviluppatrice di una metodologia di avanguardia di misurazione degli impatti ambientali dei beni usati. Nel 2014, anno di inizio dello studio, grazie all’attività della Mercatino sono state recuperate 23 mila tonnellate di oggetti, con un risparmio di 107 mila tonnellate circa di CO2 e un risparmio di risorse non rinnovabili pari a quasi 1 miliardo e 600 milioni di MJ Primary (MJ di energia primaria). Questi dati non corrispondono a un’arbitraria autocertificazione: per ognuno degli oggetti rendicontati in termini di impatto ambientale è stata regolarmente pagata IVA. La metodologia sviluppata si poggia sull’applicazione dell’analisi semplificata del ciclo di vita dei prodotti (Life Cycle Assessment LCA) a 29 sottocategorie merceologiche trattate nei punti vendita. E’ stata analizzata la loro frequenza di vendita e la loro composizione in termini di materie prime. Individuato il set di prodotti “tipo” è stata realizzata per ognuno di essi un’analisi LCA semplificata, in modo da definire l’impatto ambientale associato a ogni bene di riferimento e, di conseguenza, a ogni sottocategoria. In particolare è stato possibile determinare specifici coefficienti (impatto sulla salute umana, impatto sugli ecosistemi, consumo di risorse, emissioni di gas serra) in grado di quantificare l’impatto ambientale evitato in conseguenza dell’acquisto di un bene usato. I risultati ambientali sono comunicati ai clienti, che così hanno modo di conoscere l’apporto ecologico della loro azione di riuso. La comunicazione del CO2 risparmiato compare sia nella Lista Oggetti Ricevuti, sia sulla Lista Oggetti Venduti (fattura con rimborso), in modo che il cliente possa conoscere il beneficio apportato all’ambiente portando in vendita quegli oggetti usati. Questo consente di informare e sensibilizzare il cliente sul valore ambientale della scelta di Riuso, in termini di risparmio nell’aria di emissioni di CO2 (anidride carbonica responsabile dell’aumento dell’effetto serra), recupero delle risorse energetiche non rinnovabili, riduzione (rispetto all’acquisto degli stessi oggetti nuovi) degli impatti sull’ecosistema terra, rispetto della vita, dell’ambiente e della terra. Inoltre i risultati ambientali sono comunicati alle istituzioni, che possono valutare il coinvolgimento della Mercatino nelle politiche ambientali a partire da dati concreti. Proprio grazie alle azioni di informazione e promozione dell’applicazione della misurazione dell’impatto ambientale conseguente alla riduzione dei rifiuti attraverso il loro riutilizzo, Mercatino SRL in qualità di vicepresidente di Rete ONU, il 19 Ottobre 2016 stipula un protocollo d’intesa per la promozione di azioni di riutilizzo dei beni tra la Città di Torino e Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato). Questo protocollo consente una sperimentazione della durata di 6 mesi, per la definizione ed applicazione di strumenti operativi per il calcolo del beneficio ambientale derivante dall’estensione della vita utile dei prodotti a seguito della sottrazione degli stessi al circuito dei rifiuti. Sull’esempio di Torino, il 03 Febbraio 2017, è stato stipulato un protocollo d’intesa tra il Comune di Cava De’ Tirreni e Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato). Questo protocollo consente una sperimentazione della durata di tutto l’anno 2017 per la definizione ed applicazione di strumenti operativi per il calcolo del beneficio ambientale derivante dall’estensione della vita utile dei prodotti a seguito della sottrazione degli stessi al circuito dei rifiuti. Al termine della fase sperimentale, in base ai risultati prodotti, il Comune interessato potrà decidere di produrre una previsione di sconto sulla Tari nell’annualità del 2018, sia agli operatori economici affiliati a Rete ONU che aderiranno all’iniziativa sia a tutti gli utenti TARI del Comune coinvolto in questa attività. Il protocollo è in fase di realizzazione anche sul Comune di Napoli, e il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere quanti più comuni possibili, proprio in virtù del fatto che l’economia circolare mira a sviluppare un modello produttivo nel quale le risorse vengono utilizzate da imprese e consumatori in modo più virtuoso, mantenendo quanto più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riducendo al minimo la produzione dei rifiuti.
Benefici ambientaliNell’anno 2016, grazie al sistema virtuoso “Mercatino”, il franchising ha consentito di: Risparmiare nell’aria l’emissione di 100.110 tonnellate di CO2 equivalente, responsabile dell’aumento dell’effetto serra, Recuperare risorse energetiche non rinnovabili pari a 1.406.951.279 MJ di energia, Ridurre rispetto all’acquisto di nuovi oggetti del 97,54% l’impatto sugli ecosistemi, Restituire 131 anni di vita complessiva all’intera popolazione della Terra pari a 48.000 giorni. Inoltre con il sistema di intermediazione di oggetti usati tra privati, “Mercatino” rende ogni anno, mediamente, 40.000.000 di euro ai clienti venditori. Questo sistema ha permesso di recuperare negli anni 48.660.120 oggetti, che equivalgono a 10.028.216 metri cubi, paragonabili a 1.115 grattacieli di 15 piani, 125.352 camion che coprono una lunghezza di 2.007 Km, la distanza che intercorre tra Catanzaro e Bruxelles.
Tra questi oggetti recuperati si contemplano anche gli “ingombranti” come mobili ed elettrodomestici di grosse dimensioni che solo il settore conto terzi è in grado di gestire in termini di spazi. Uno degli aspetti straordinari dell’attività riguarda la possibilità di posizionare sul mercato anche oggetti usati di basso valore e piccole dimensioni che altrimenti non troverebbero collocazione, come una padella, un bicchiere o un posacenere, finendo possibilmente tra i rifiuti domestici spesso anche nell’indifferenziata; lo stesso vale per i capi d’abbigliamento di ogni genere e firma. Proprio per il suo impegno nella sostenibilità ambientale il 31 Marzo 2017 la Mercatino srl è stata premiata per le molteplici azioni svolte durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti Edizione 2016. Inoltre Mercatino srl ha ricevuto il I Premio Sviluppo Sostenibile 2015 Settore Rifiuti e Risorse; al premio è stata conferita la Medaglia dal Presidente della Repubblica. E già nel 2013 ha ricevuto il Premio Nazionale sulla Prevenzione dei Rifiuti.
 Altri benefici ambientaliRiduzione rifiuti prodotti
 ValutazioneEstendere la vita dei prodotti tramite il riutilizzo può essere considerato un efficace mezzo sia per contribuire all'obiettivo della conservazione delle risorse (materiali ed energia) sia per ottenere una significativa riduzione dei rifiuti. Evitare di produrre rifiuti è infatti uno dei metodi più efficaci per ridurne l'accumulo. Meno rifiuti significa riduzione dell'impatto ambientale e risparmio nella gestione degli stessi con la conseguente riduzione delle emissioni di gas serra (in quanto è possibile soddisfare la domanda dei consumatori senza produrre e smaltire nuovi prodotti. L’innovazione introdotta da Mercatino srl consente di promuovere la buona pratica del riuso estendendola maggiormente alla popolazione italiana, contribuendo a favorire comportamenti virtuosi che allungano la vita dei prodotti e il loro riutilizzo, riconoscendo il valore ed il beneficio di azioni che riducono l’impatto ambientale. Risulta pertanto pienamente in linea con le misure adottate dalla Commissione Europea per incentivare la transizione dell’Europa verso un’economia circolare, rafforzandone la competitività a livello mondiale e stimolando la crescita economica sostenibile. Infatti le proposte della Commissione riguardano l’intero ciclo di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie.