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DEMETRA - Il fitofarmaco totalmente naturale per il trattamento post raccolta della frutta, che stoppa la maturazione e allunga la shelf life dei prodotti ortofrutticoli, abbattendo gli sprechi e i consumi elettrici.
Sito web:www.g-code.it
CittàRovereto 
Settore Agrifood
Attività dell'impresa "Il nostro obiettivo consiste nello sviluppo di strategie green che riducano l’impatto dei processi antropici, a beneficio dell’ambiente e della salute umana. Adottando un approccio olistico, combiniamo biotecnologie,
ingegneria, e metodi tradizionali nello sviluppo di soluzioni efficienti e a basso impatto ambientale."
Progettista Green Code
Innovazione tecnologica
Descrizione

"Secondo stime recenti della Food and Agriculture Organisation of the United Nations (FAO), ogni anno viene sprecato un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo. Nel 2011, questo ammontava a 1.3 miliardi di tonnellate di materiale edibile, l’80% del quale ancora consumabile. Lo spreco alimentare è un problema emergente con gravi conseguenze ambientali, economiche, e sociali. La sua carbon footprint è stimata essere di 3.3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti, mentre 250 km3 di acqua e 1.4 miliardi di ettari di terra vengono impiegati ogni anno per produrre cibo che non verrà consumato.

Basandosi solamente sui prezzi dei produttori, il costo diretto annuo dello spreco alimentare ammonta a 750 miliardi di dollari. Come non bastasse, per poter sostenere l’attuale crescita demografica globale, la produzione agricola dovrà aumentare del 60% entro il 2050. Considerando che la maggior parte dei piccoli proprietari terrieri nei paesi in via di sviluppo vive ai margini dell’insicurezza alimentare, la prevenzione degli sprechi sarà un fattore chiave per l’evoluzione verso un’economia globale equa e sostenibile.

Processi a monte (raccolta e stoccaggio) e a valle (lavorazione, distribuzione, e consumo) della filiera alimentare contribuiscono in maniera equa allo spreco totale. Mentre le perdite a monte sono comparabili tra tutte le aree geografiche ed economiche, le perdite a valle sono molto più elevate nelle regioni ad alto e medio reddito. Nei paesi in via di sviluppo, le limitazioni strutturali e finanziarie, combinate ad un clima sfavorevole alla conservazione del cibo, influenzano enormemente le perdite post-raccolta. All’estremo opposto, lo spreco alimentare nei paesi sviluppati è principalmente imputabile a problemi sociali, come un inadeguato comportamento dei consumatori e standard di qualità troppo stringenti. Complessivamente, i cereali, la frutta, e gli ortaggi, sono punti caldi per le footprint di carbonio ed acqua nell’Asia industrializzata, in Europa, ed in America Latina; mentre la carne ha un elevato impatto su occupazione dei terreni e footprint di carbonio in tutti i paesi industrializzati. Solamente in Italia, lo spreco domestico ammonta a 8.1 miliardi di euro, evidenziando come il consumatore finale possa (e debba) essere incluso in qualsivoglia strategia di prevenzione degli sprechi, parimenti ai produttori e distributori dei prodotti alimentari.

A causa dell’eterogeneità delle cause che sottendono agli sprechi alimentari, è impossibile definire una singola strategia a lungo termine per la prevenzione del fenomeno. La maggior parte degli approcci proposti si concentra sul lato sociale del problema - educare e incentivare al consumo consapevole, migliorare la cooperatività tra gli agricoltori, modificare gli standard di mercato per i prodotti commercializzabili, e sviluppare mercati per prodotti che non rispettino questi standard ma che siano ugualmente edibili. Per quanto ragionevoli, tutte queste soluzioni mancano di un fattore chiave: rapidità. È plausibile supporre che tutte queste soluzioni richiedano almeno una generazione prima di riuscire a prevenire efficientemente qualsivoglia spreco. Allo stesso tempo, riteniamo sia possibile un approccio tecnologico tempestivo, al fine di ridurre le perdite e gli sprechi a tutti gli stadi della filiera. Un intervento di questo tipo coadiuverebbe il ricambio generazionale di cui sopra, contemporaneamente salvaguardando l’ambiente.

Attualmente, le strategie per la conservazione della qualità degli alimenti includono l’utilizzo di conservanti di sintesi o naturali, super-raffreddamento, nanoparticelle, elevata pressione idrostatica, e confezionamento attivo - nessuna delle quali è priva di difetti. Ad esempio, molti additivi sintetizzati chimicamente manifestano un grado elevato di tossicità e/o tumorigenicità. D’altra parte, i prodotti naturali, contenuti negli oli essenziali estratti da materiale vegetale, sono generalmente riconosciuti come sicuri (GRAS, generally recognised as safe). Nella creazione di DEMETRA abbiamo concentrato i nostri sforzi su questa seconda classe di composti.

Il nostro prodotto di punta consente, infatti, la riduzione degli sprechi ortofrutticoli in diverse fasi della filiera, dallo stoccaggio post-raccolta al consumo. Nella fase attuale di sviluppo e testing del prodotto, è nostra intenzione concentrarci su un numero limitato di settori produttivi.

Il presente documento farà pertanto riferimento prevalentemente all’industria melicola, in quanto settore produttivo di punta della regione Trentino -Alto -Adige e principale mercato ortofrutticolo d’Italia. È comunque importante esplicitare come la strategia di seguito discussa sia applicabile a tutta la frutta climaterica e, seppur con riserve, anche a quella non-climaterica. L’azione di DEMETRA consente l’arresto naturale della maturazione della frutta, prevenendo al contempo lo sviluppo di micosi e la proliferazione di batteri patogeni. Il risultato è un miglior mantenimento delle qualità organolettiche del frutto durante lo stoccaggio e il trasporto, un allungamento della sua shelf life, e una riduzione degli sprechi dovuti alla decomposizione.

Caratteristiche imprescindibili della nostra proposta sono il rispetto per l’ambiente e la sicurezza di utilizzo. DEMETRA è composto al 100% da prodotti naturali, è atossico, non inquinante, ed il suo utilizzo mitiga l’impatto ambientale degli sprechi alimentari. Non da meno, DEMETRA possiede un notevole potenziale per la diversificazione dei prodotti con ottimizzazioni ad hoc, e per una produzione ad impatto zero.

In virtù del suo ampio spettro di azione, dell’elevato potenziale di diversificazione, e delle sue caratteristiche GRAS, DEMETRA si presta bene al B2B, nostro focus immediato, quanto al B2C, per il quale abbiamo prototipato una gamma di soluzioni."

Benefici ambientali

"Trattare l'intera produzione melicola del Trentino Alto Adige con DEMETRA permetterebbe un risparmio elettrico capace di alimentare 23500 appartamenti.

L'impatto ambientale agricolo è enorme, non solo in termini di consumo di suolo e acqua, ma di emissioni di inquinanti relative alla conservazione degli alimenti. Con la capacità di DEMETRA di abbattere l'insorgenza di marcescenze, anche a temperatura ambiente, fino al 90% (per alcune cultivar naturalmente resistenti), si presta molto bene all'abbattimento degli sprechi alimentari, che hanno un costo, nel settore ortofrutticolo, enorme. Ogni anno infatti il 50% del cibo prodotto viene gettato, uno spreco di 3,3 miliardi di tonnellate. L'equivalente monetario è di 750 miliardi di dollari, superiore al PIL della Svizzera. Solo in Italia ogni anno vengono gettati oltre 8 miliardi di dollari in prodotti ortofrutticoli. Tutto questo ha un peso enorme: tonnellate di pesticidi e concimi, oltre all'acqua d'irrigazione, vengono sprecati per produrre beni che non verranno mai consumati. Oltre a questo, DEMETRA permetterebbe di alzare di qualche grado la temperatura di stoccaggio delle celle frigorifere (da 0,5 a 4 gradi), abbattendo del 30% i consumi energetici e del 50% le emissioni di inquinanti connesse allo stoccaggio."

 Altri benefici ambientali Diminuzione scarichi inquinanti
 Valutazione Siamo gli unici al mondo con una tecnologia simile, capace di rivoluzionare totalmente l'intera filiera alimentare ortofrutticola.