 | Federazione Gomma Plastica – Assogomma |
| piú Aria, meno Benzina / piú Sicurezza, meno Smog | |
| Sito web: | www.federazionegommaplastica.it |
| Città | Milano |
| Settore | Associazione di categoria di Confindustria |
| Attività dell'impresa | Federazione Gomma Plastica è una Organizzazione, senza fini di lucro, che rappresenta gli interessi delle Industrie della Gomma, Cavi Elettrici e delle Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche ed Affini. E' stata costituita nel 2005 dalla aggregazione di Assogomma e Unionplast. |
| Progettista | Fabio Bertolotti |
| Innovazione | innovazione di sistema / innovazione gestionale |
| Descrizione | Il Gruppo Produttori Pneumatici di Assogomma, l’Associazione Nazionale fra le Industrie della Gomma, Cavi elettrici ed Affini e Federpneus, l’Associazione Nazionale dei Rivenditori specialisti di pneumatici, promuovono dal 2000 una serie di iniziative nell’ambito della sicurezza stradale e del rispetto dell’ambiente sotto l’egida di “Pneumatici sotto controllo®”(è questo un marchio registrato di proprietà Assogomma). I progetti realizzati nel corso degli anni hanno come scopo quello di sensibilizzare gli automobilisti e più in generale gli utenti dei veicoli al corretto uso e manutenzione dei propri pneumatici come strumento di sicurezza attiva e come contributo fondamentale nella ottimizzazione dei consumi di carburante e quindi nella riduzione di improduttive quanto dannose emissioni di scarico. In questo ambito rientra il progetto di comunicazione “più Aria, meno Benzina / più Sicurezza, meno Smog”, nato nel 2006, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del gonfiaggio regolare dei pneumatici non solo per garantire la sicurezza del proprio veicolo e la corretta usura dei pneumatici, ma, cosa mai fatta in precedenza, di trasmettere il messaggio che il corretto gonfiaggio dei pneumatici permette un’ottimizzazione dei consumi di carburante del veicolo con vantaggi per l’ambiente ed un diretto nonché significativo risparmio per gli automobilisti. L’idea innovativa di comunicare i consumi di carburante aggiuntivi dovuti al non corretto gonfiaggio dei pneumatici si è affiancata ad un’azione di rappresentanza nei confronti delle Autorità nazionali ed europee che, accertata la correttezza delle informazioni ricevute anche attraverso studi specifici, hanno condotto all’obbligo di montare sugli autoveicoli e di manutenere specifici dispositivi di monitoraggio della pressione denominati TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). Tali dispositivi, che per legge devono essere installati sui veicoli di nuova immatricolazione a partire dalla fine del 2014, sono fondamentali per il monitoraggio costante della pressione dei pneumatici e richiedono una manutenzione da parte di personale qualificato che disponga anche delle necessarie dotazioni tecniche. In questo senso è importante la continua opera di sensibilizzazione che “Pneumatici sotto controllo®” svolge al fine di una qualificazione della figura dei rivenditori specialisti che devono disporre dell’attrezzatura minima necessaria per poter svolgere correttamente la loro attività. Si tenga anche conto che in Italia il parco vetture è pari ad oltre 37 milioni di auto (fonte ACI) e che quelle che dispongono di TPMS sono solo un 10%. Per veicolare il messaggio di comunicazione sono state realizzate brochure informative (centinaia di migliaia di copie stampate) che sono state distribuite presso le decine di migliaia di punti vendita di gommisti presenti su tutto il territorio nazionale, che si sono resi disponibili a fare gratuitamente un controllo gomme (vd. all.”depliant più aria, meno benzina”). Iniziative specifiche sono state realizzate localmente, come nel caso del comune di Bergamo (vd all. ”locandina BG”) in corrispondenza dell’accensione dei riscaldamenti e conseguente superamento delle previste soglie di inquinanti, che hanno dato luogo a risultati positivi e quindi ad una conferma dell’iniziativa nel corso degli anni. La distribuzione dei materiali è avvenuta anche in contesti fieristici ed attraverso associazioni ed Istituzioni, accompagnata da una specifica attività di comunicazione che ha trovato ampio seguito su importanti e qualificati media. Le iniziative di “Pneumatici sotto controllo®” sono da sempre presenti all’evento “No Smog Mobility” dedicato alla mobilità sostenibile che si tiene ogni anno a Palermo nel mese di settembre/ottobre. A conferma della loro valenza di sostenibilità , nell’anno 2016 “Pneumatici sotto controllo®” ha ricevuto il premio “Green Prix”. Nella brochure (vd. all.”depliant più aria, meno benzina”) vengono fornite all’automobilista alcune fondamentali informazioni sui pneumatici sottolineando che un sottogonfiaggio può dar luogo a :
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| Benefici ambientali | Sono numerose le indagini condotte in UE sul sottogonfiaggio dei pneumatici che purtroppo hanno evidenziato questa cattiva abitudine in proporzioni decisamente superiori alla metà dei veicoli controllati. L’Italia non fa eccezione: infatti il 52% degli automobilisti italiani non gonfia le gomme della propria auto. Sono altresì numerosi i test effettuati sugli effetti negativi del sottogonfiaggio e tra questi merita evidenza quello pubblicato dalla rivista Quattroruote che ha accertato una diretta correlazione tra pneumatici sgonfi e consumo aggiuntivo di carburante nella misura del 15% (vd all. “articolo 4ruote pressioni”). Secondo un’elaborazione Assogomma in Italia nel 2016 sono stati consumati circa 10 miliardi di litri di benzina e 27 miliardi di litri di gasolio per una spesa complessiva pari ad oltre 50 miliardi di euro. Dato che per ogni litro di benzina e di gasolio consumati si producono rispettivamente 2.380 e 2.650 gr di CO2 ne segue che in Italia sono stati immessi in atmosfera circa 100 milioni di tonnellate di CO2. Tenuto conto che questo dato è inficiato da un parco macchine circolante che per più della metà ha pneumatici sottogonfiati e che questo produce un quantitativo aggiuntivo di carburanti consumati (stimabile tra un 4% fino al 15%), ne segue che un periodico controllo delle gomme potrebbe dare luogo ad una riduzione di emissioni di CO2 da 4 a 15 milioni di tonnellate. |
| Altri benefici ambientali | Ricorso a risorse locali |
| Valutazione | Trattandosi di una innovazione in termini di comunicazione e non di prodotto o processo, va valutato il seguito dell’iniziativa da parte dei media che, inizialmente limitato a qualche decina di articoli, nel corso degli anni è fortemente cresciuto attestandosi attorno ai 2.000 ritorni per ogni anno, interessando sia quotidiani che riviste di settore, come pure tv, radio, web, ecc. Tutto ciò senza alcun apporto pubblicitario. Questo a testimonianza della bontà delle iniziative realizzate e del riscontro da parte dei giornalisti e dei loro lettori. |
